la festa di primavera dell’istituto comprensivo “don Mario Squillace”

Festeggiata presso lo stadio comunale di località Mannis,la festa di primavera organizzata dall’istituto comprensivo don “Mario Squillace” di Montepaone,presenti il dirigente scolastico Giovanna Esposito Vivino,i docenti, l’assessore comunale allo sport Massimo Rattà, il presidente del consiglio comunale Tina Montillo,il presidente della scuola calcio Real Montepaone Antonio Lombardo a cui sono andati i ringraziamenti dei presenti per la fattiva collaborazione, i para sanitari della Montepaone soccorso e loro, gli studenti,tanti e allegri con tanta voglia di divertirsi . Si iniziava  con la banda della scuola che eseguiva l’inno nazionale,mentre a bordo campo le majorettes,intonavano i loro cori con belle coreografie,poi alcuni studenti hanno suonato brani che hanno riscosso molto successo da parte dei presenti,poi si dava inizio alla partita di calcio tra le rappresentative scolastiche arbitrata dall’insostituibile Luciano Zoleo,una gara combattuta ma corretta in campo ,alla fine medaglie per tutti,poi i discorsi di ringraziamenti da parte dei docenti e dell’amministrazione comunale,al termine della bella giornata sono stati piantumati all’interno dell’edificio scolastico degli alberi,tra questi una palma e diversi salici.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

apre la bottega d’arte Antonino Maria Garufi

Apre a Montepaone lido,con una presenza di autorità e appassionati,lo studio d’arte di Antonino Maria Garufi,uno stile il suo ,che riempie il cuore e illumina gli occhi,lo stile di Caravaggio è forte e presente nelle tele che il maestro Garufi espone nella sua bottega,riferimenti ai santi,al passato,ma  anche nature morte,paesaggi con una tecnica antica e collaudata,questo è il maestro Antonino Maria Garufi,i suoi quadri incantano,la sua sensibilità è forte come è forte la sua voglia di trasmettere il bello,una tecnica avanzata che sembra fare muovere gli oggetti presenti nelle sue opere,il gioco del chiaro scuro è forte,e questo svolge naturalmente una funzione importantissima ,fare affiorare dalle tenebre la realtà. Le sue opere sono state esposte in mostre d’arte internazionali,basti pensare  a quelle di New York,Ginevra,Parigi,Norimberga,Roma,Montreaux,solo per citarne qualcuna,ma basta osservare le sue opere e notare i particolari,i volti,le mani,le vene,i capelli,tutto concorre a far sì che si possa chiamare arte con la A maiuscola,tanti sono i particolari,assolutamente perfetti e fruibili da tutti,i colori poi nel caso del dipinto della poltrona rossa o in quella dei tappeti,in cui sembra di udire il dolce fruscio delle stoffe,sono esaltati dal colpo di luce e giochi di chiaroscuro,in questo grande è il maestro Garufi. Il percorso pittorico di Garufi è composto da sessanta anni di arte,con unanimi consensi,nato a Messina ma cittadino del mondo come lui ama definirsi,Garufi restituisce alla pittura il suo linguaggio ab origine,il gusto appare chiaro e temporale,segno questo del ritrovamento del gusto del bello.

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le vacanze montepaonesi del famoso arbitro

in vacanza  in Calabria per qualche giorno, fermo il campionato spagnolo il famoso arbitro internazionale Lucianos Zoleos de Mejos, ha voluto essere presente ad una partita amichevole. La liga spagnola in programma sabato attende il suo direttore di gara più in forma. Ad accoglierlo a Montepaone una sua vecchia conoscenza, l’ex capitano della gloriosa squadra  gialloverde,  Alessandro Pisano,  che ha dichiarato, “è uno spettacolo guardare una partita di calcio arbitrata da un direttore di lusso come Lucianos Zoleos de Mejos, spero che gli facciano dirigere la finalissima dei Mondiali sempre che la spagna non vada in finale.”

Gianni Romano

In scena”U Gabbu Coggji” al piccolo teatro d'arte

Continua la rassegna teatrale “Vernaculandu”al piccolo teatro d’arte di Montepaone lido,del presidente Edoardo Servello,in scena questa volta con un teatro gremito in ogni ordine di posto,la compagnia teatrale “Giovanni Vercillo”di Lamezia Terme,applausi a scena aperta per un collaudato gruppo che ha messo in scena una commedia brillante in due atti,”U Gabbu Coggji,” La commedia in vernacolo lametino  diretta dal regista Raffaele Paonessa, è divisa in due atti e affronta i temi  dell’infelicità coniugale e della cecità del marito tradito. Con ironica riflessione, assistiamo ad un complesso intrigo  tra don Peppe,  donna Teresa e don Giovanni.  Don Peppe  si presenta come  un uomo fortunato e nessuno è più felice di Lui perché ha al suo fianco  una moglie che lo rispetta,  che accudisce la casa e che nutre nei suoi confronti un amore senza se e senza ma. Una vita tranquilla tra alti e bassi coniugali ma lontana da qualsiasi tentazione, fino al momento in cui però l’equilibrio, solo apparente, viene turbato dall’arrivo di don Giovanni che cerca rifugio a casa di don Peppe, dopo aver ferito in piazza, durante una violenta lite, un creditore. Donna Teresa vive momenti di tormentoso conflitto perché Don Giovanni le farà riscoprire quella femminilità e sensualità  che credeva ormai spente. In una cornice di matrimoni  felici solo in una costruita e finta apparenza, donna Teresa  è combattuta tra lasciare il marito e la vita monotona di tutti i giorni,o lasciarsi andare sentendo forte il richiamo del cuore, rinunciando  così alla vita scontata e quieta a cui il marito l’aveva destinata. Momenti veri di alta recitazione ,con i giusti tempi e gli interventi tra gli attori,che non hanno dato mai niente per scontato,questo è il segreto del teatro italiano,le pause,gli ammiccamenti,i doppi sensi e le battute finali,per un crescendo che ha veramente divertito il folto pubblico. Il “Gruppo Teatro Giovanni Vercillo” di Lamezia Terme è nato circa 20 anni fa nella parrocchia di San Francesco da Paola a Lamezia Terme e  nel corso degli anni, se pur subendo continui cambiamenti, ha mantenuto fede al progetto iniziale, quello di portare sul palcoscenico di un Teatro, la commedia  in vernacolo lametino, con le espressioni, l’atmosfera e le emozioni tipiche della società lametina! E così,  il Gruppo, un gruppo di amici, tra risate, imprevisti e fatiche, si è cimentato con i capolavori di Eduardo e Peppino de Filippo. Dopo un periodo di pausa durato qualche anno, il  gruppo, intitolato  a P. Giovanni Vercillo, colui che  ha segnato una  “stagione” nuova sotto il profilo cristiano,  ha ridato energia al desiderio di fare teatro, conquistando nuove platee e sostenendo negli anni, numerose iniziative di solidarietà, testimoniando un Teatro che è sorriso ma che è soprattutto vita, in tutte le sue forme. Instancabili, hanno acceso in questi anni, il sorriso di tante platee calabresi Un gruppo, nato in amicizia e animato da valori semplici e autentici, per la Stagione Teatrale 2013/2014 ha deciso di portare in scena la Commedia liberamente Tratta da Eduardo: “ U Gabbu Coggji”.

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Famiglie in gioco,convegno sul gioco di azzardo

Riuscito l’incontro”famiglie in gioco,” tenuto presso la sala conferenza dell’istituto  tecnico per geometri”Malafarina”di Soverato illustri i relatori tra questi S.E. Mons.Vincenzo  Bertolone arcivescovo metropolita di Catanzaro -Squillace, per l’incontro-dibattito sul tema “Famiglie in gioco, no al gioco d’azzardo, sì alla vita”. L’importante appuntamento culturale moderato dal giornalista Francesco Pungitore. Tra gli interventi programmati : la psicologa Giorgia Ritrovato, la psicologa Donatella Ponterio, il prof. Antonio Costarella e il prof. Francesco Raspa.,don Roberto Corapi con i giovani di Stalettì,e l’organizzatore dell’incontro Gianni Sgrò.Nello specifico, il prof. Costarella  ha introdotto  i lavori che sono seguite con le relazioni tematiche. Il prof. Raspa . Il gioco imposto come fenomeno di costume e di modello vincente. Giochi a premi e pacchi, una società proiettata al facile fortuito”. La dottoressa Donatella Ponterio  su “Da dove nasce la dipendenza. Il rapporto genitori e figli fondamento per una crescita equilibrata”. La dottoressa Giorgia Ritrovato il tema “Come riconoscere e prevenire la ludopatia, programma e trattamento in famiglia e in comunità”.Subito in tema l’intervento di Costarella”soldi sottratti alle famiglie e alle imprese,quali le reali riflessioni,emerge una tematica importante l’azione educativa della famiglia per estirpare questo male e per dire nò al gioco d’azzardo”,Per Francesco Raspa”il gioco è riuscito ad entrare nella vita quotidiana,una frammentazione che porta nelle famiglie disagio,questo crea la dipendenza dal gioco,il modo come viene utilizzato,basti pensare all’ingresso delle scommesse,inserita oggi nella vita comune e grazie ad internet questi giochi hanno preso piede in modo veloce,ma lo stato dovrebbe creare dei paletti.” Per Donatella Ponterio”il gioco è una sostanza come un’altra droga,il legame e la dipendenza sono naturali,ma molto dipende da positive emotività,basti pensare alla piramide dei bisogni,famiglia,scuola,stato,questi i nutrimenti,ma veri e propri tradimenti si formano, creando un vuoto esistenziale il gioco è una funzione,ma bisogna certo avere un comportamento responsabile e come consumatori siamo molto corteggiati.” Giorgia Ritrovato”,perché si gioca? Per creare facili illusioni e un facile  e un guadagno immaginario,questi criteri fanno identificare il gioco di azzardo come patologico,persone assorbite nel tempo libero e lavorativo,facile capire chi è dipendente da questi,una vita sociale la loro assente,sono molti gli aspetti negativi,un senso diffuso di onnipresenza,il giocatore è convinto di smettere quando vuole,ma sappiamo tutti che così non è,si ricordano solo delle piccole vincite e non delle grandi perdite.”Concludeva l’interessante giornata S. E. Mons. Vincenzo Bertolone,”la vita non è un gioco,cosa resta oggi nel cuore di tutti noi di questo convegno?Un argomento complesso quello del gioco di azzardo,il giocatore perde sempre,la vita non è un pacco vincente, la vita è altro,dobbiamo lottare contro molte tentazioni,la vita è impegno,la vita è sacrificio,la vita è missione,una fragilità spirituale spinge milioni di persone a giocare in giochi di azzardo,alla ricerca di una fortuna che non arriva mai,le famiglie italiane sono la primo posto mondiale per gioco d’azzardo,l’allarme sociale è molto serio,100 miliardi di euro giocati,altro che finanziaria,migliaia di famiglie rovinate che creano malattie sociali di dipendenza che porta lo stato a curarle,educare le coscienze,ed è lo stato che deve riappropriarsi di una moralità e di una etica che rischia di essere trascurata.”

[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

Convegno " Viaggio tra i nuovi poveri" a cura dell' associazione Ramo di speranza

Riceviamo e pubblichiamo:

“L’Associazione di Volontariato “Ramo di Speranza”, organizza, sabato 5 aprile alle ore 17,30, a Montepaone lido presso la Delegazione comunale, un convegno sulle nuove povertà.

Tale evento, moderato da Fabio Guarna, giornalista pubblicista, avrà come relatori:

  • Franco Froio, sindaco di Montepaone e medico di famiglia;
  • Don Roberto Celia, vice direttore Caritas Diocesi CZ-Squillace;
  • Maria Teresa Napoli, referente aziendale e coordinatrice Organismo Immigrazione ASP CZ
  • Paola Macrina, presidente Ass. “Ramo di Speranza”.

 In allegato il programma, scaricalo da qui

La Cittadinanza è invitata a partecipare

[box type=”info”] La redazione[/box]

Da Gasperina l'intervista di Gianni Romano a buongiorno Regione

nella trasmissione di oggi ore 7 e 30 su rai tre regione,da gasperina(CZ) la conduttrice Emanuela Gemelli ha intervistato il giornalista del quotidiano Gianni Romano,che ha illustrato le giornate calabro-umbre che si terranno ad assisi il 7 e 8 aprile,allo scopo Romano ha detto “sedici sindaci per sedici santuari mariani facenti parte del consorzio calabria giubileo 200,una grande opportunità di crescita e la possibilità di creare un indotto che sia davvero un volano di sviluppo culturale religioso ma anche e sopratutto economico con una possibile ricaduta sulle attività ricettive calabresi.

[box type=”info”] La redazione[/box]

lo chef soveratese Nicola Stratoti docente al corso “ LA LAVORAZIONE DEL PANE ARTISTICO”

Ancora un successo per lo chef soveratese,Nicola Stratoti,vero esperto e sculture di pasta di pane,opere d’arte che realizzava con antiche sapienze unite alla abile manipolazione della pasta,e Stratoti esperto presso l’istituto alberghiero di stato per i servizi della ristorazione,si è recato a Roccella dove da diretto il primo corso di lavorazione del pane artistico.Il corso, organizzato e coordinato dall’Associazione Cuochi Reggini in collaborazione con l’Hotel Parco dei Principi, dove ha avuto luogo il corso,  ha suscitato grande interesse da parte degli utenti, tutti cuochi professionisti, i quali si sono cimentati in un turnover mani in pasta. Lo chef Exsecutive Maestro Nicola Stratoti, quale Direttore del corso, sottolinea l’importanza sulle varie tematiche delle opere realizzate, partendo dall’impasto madre dove la farina assume un ruolo fondamentale fino all’ultimo dettaglio, quale la cottura in forno a ventilazione controllata o l’intaglio di un petalo per la creazione di un bocciolo.  Questa 1° edizione sulla lavorazione del pane artistico, afferma il prof. Cosimo Pasqualino Presidente dell’associazione reggina, dovrà essere volano di innovazione e di creazione per gli chef del comprensorio e non solo, ma soprattutto per le nuove leve che intraprenderanno questo percorso. Faccio specifico riferimento agli studenti delle nostre scuole alberghiere che negli ultimi anni a causa dei tagli hanno subito anche loro le opportune conseguenze.Lo scopo primario, aggiunge il Presidente dei cuochi,  merito all’avvio di questi nuovi corsi è finalizzato all’inserimento di nuove tecnologie all’interno delle nostre cucine o meglio dire laboratori dando risalto alle pietanze che vengono proposte sui nostri tavoli e certamente migliorando la propria visibilità, soprattutto, dei nostri illustri prodotti che pur essendo di qualità eccelse necessitano ancor di più  essere propositivi. Alla fine dei tre travagliati giorni di profondo lavoro, Il Direttore della prestigiosa struttura dott. Bruno Fabiano, al quale va formulato un meritato ringraziamento per l’impegno profuso sulle varie attività che l’Associazione Reggina svolge da moltissimi anni, si è congratulato con tutti i partecipanti e con lo staff organizzativo dell’Associazione Cuochi Reggina che da anni è presente sia sul territorio ionico che quello tirrenico mantenendo un congruente  numero di soci professionisti e allievi  creando e costruendo circuiti di informazione e formazione quali Corsi professionali, partecipazioni a competizioni nazionali,  contatti con i grandi maestri dell’enogastronomia e della cultura dell’alimentazione in genere. Il cibo, oggi, è qualcosa che deve esaudire i nostri sogni, cercando di non tralasciare le nostre culture, a non invadere i profumi originali ma soprattutto rimanere coerenti e costanti con le nostre idee che sicuramente sono conservatrici di saperi e sapori.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

rivalutiamo l’ambiente,a scuola le guardie faunistiche ambientali

Rivalutiamo l’ambiente,questo grazie ad un progetto PN del plesso scolastico di Torre di Ruggiero.Presenti alle scuole,il corpo agenti faunistici ambientali V nucleo ATC 2 di Chiaravalle Centrale,con il tenente Gabriele Riamondo,il maresciallo magg. Gianluca Panella,il tutor Miriam Comito.  PROGETTO P.O.N. Approfondendo tematiche per la salvaguardia del patrimonio naturalistico in particolare modo sulla salvaguardia del patrimonio boschivo – fauna protetta -prevenzione inquinamento ambientale – disastro idrogeologico – argomentazioni di protezione civile. Curiosità, Grande entusiasmo e partecipazione attiva hanno dimostrato gli alunni della scuola primaria coinvolti nel progetto. La questione ambientale è il grande tema che coinvolge, ormai da decenni, la comunità umana a livello globale; aumenta la consapevolezza dei gravissimi rischi connessi al possibile collasso della Terra, sottoposta a iper –s fruttamento di tutte le sue risorse. La grave crisi economica che stiamo vivendo è contemporanea, ma conseguenza e causa, di altre crisi del pianeta: esplosione demografica, crisi energetica, crisi climatica, crisi delle risorse, sperequazioni e tensioni sociali crescenti,… In questo contesto diventano particolarmente evidenti altre  questioni riguardanti più direttamente la pianificazione territoriale e l’uso delle risorse ed in particolare la gestione della fauna (oggetto del presente documento), rispetto alla quale risulta evidente la connessione con i grandi temi dell’ambiente.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

disabile cade a causa di una buca e denuncia il comune

Disabile cade a causa di una buca al centro del manto stradale  nei pressi della sua abitazione, nel comune di Centrache, e deve intervenire il 118 di Chiaravalle centrale per trasferirlo al reparto di pronto soccorso dell’ospedale civile di Soverato. Dopo le radiografie di rito che gli riscontrano un ”grave trauma discorsivo alla caviglia dx”  viene  trasferito al reparto di ortopedia per le dovute cure il disabile viene  dimesso con la diagnosi di otto giorni di guarigione. Al rientro il disabile residente a Centrache ha, grazie al suo legale di fiducia Ilario Sestito del foro di Catanzaro, denunciato il comune. Di  questa persona e della sua storia se ne era già occupato  il “Quotidiano. Difatti il disabile, che cammina grazie all’ausilio di una stampella, aveva già inoltrato al comune di residenza una regolare richiesta per la sistemazione della strada di accesso alla sua abitazione, piena di buche e ricoperta di erbacce, fatto questo che rendeva difficile se non impossibile l’accesso a lui e ai suoi familiari tutti disabili. Altro che abbattimento delle barriere architettoniche, altro  che aiuto alle persone con disabilità e problemi di deambulazione. Una storia di altri tempi che vede come scenario un paese collinare del soveratese, Centrache,  suo malgrado al centro di questa incresciosa vicenda con  questa strada che impedisce ad una famiglia di accedere in piena sicurezza alla loro povera  abitazione  rurale, costruita con fatica in blocchi di cemento e con altri mezzi di fortuna. La casa se così si può chiamare, situata in località contrada “Olivarelli” ospita una famiglia composta dalla mamma pensionata di anni 77 invalida al 100%, e due figli, uno  di anni 40, portatore di handicap che necessità di accompagnatore e con problemi depressivi,  e l’altro Giuseppe, di anni 36 invalido civile al 100%  che vive con una misera pensione di appena 283 euro. ”In questi giorni proprio per risolvere questo datato problema,queste le parole di Giuseppe, mio  fratello più grande T. O. aveva fermato  in una via centrale il sindaco  Fernando Sinopoli, per cercare di far mettere in sicurezza la strada in oggetto,ma il sindaco continua Giuseppe, apostrofava mio fratello, dicendogli di andare al comune per fare risolvere il problema e di non fermarlo per strada,anzi lo invitata a dargli del lei.”

[box type=”info”] articolo di Gianni Romano Il Quotidiano della Calabria[/box]

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