Risoluzione contratto casa accoglienza profughi cooperativa Chirone

Il comune di Torre di Ruggiero,aveva dopo regolare contratto affidato in gestione una struttura comunale situata in via del principe,adibita a struttura accoglienza profughi della cooperativa “Chirone”,ma una serie di inadempienza comprese quelle legate al pagamento del canone hanno fatto sì che il comune di Torre di Ruggiero procedesse a revoca. Ma non solo,sono stati effettuati sopralluoghi tecnici da parte della Regione Calabria Dipartimento 10 Settore Politiche Sociali di Catanzaro ,con cui è stato accertato che la struttura è risultata non conforme alla normativa vigente in materia, come si evince dal verbale trasmesso con nota 251/2014,depositato agli atti di questo Comune,sulla scorta di questo  la Prefettura di Catanzaro in riferimento all’ispezione espletata con i rappresentanti della Questura di Catanzaro e della Compagnia dei Carabinieri di Soverato, ed di un’ulteriore ispezione effettuata , comunica di aver avviato il procedimento finalizzato alla risoluzione della convenzione stipulata con la Cooperativa Social “CHIRONE” . La Prefettura di Catanzaro ,comunicava la risoluzione contrattuale con la Cooperativa Sociale “CHIRONE”,mentre il responsabile dell’ufficio di ragioneria del Comune di Torre di Ruggiero ,ha certificato che la Cooperativa Sociale “CHIRONE” al 31/12/2013 è morosa del pagamento del canone di € 4.495,00,ma non solo questo a seguito di ulteriori controlli pervenuti al Comune verbali di ispezione igienico-Sanitario dal quale si evince che la struttura in oggetto ” non possiede i requisiti minimi strutturali tali da renderla idonea per lo scopo,e  che l’art. 13 del predetto contratto vigente tra le parti contiene clausola risolutiva e revoca della concessione , previa diffida , per le cause tassativamente in esso indicate;e  più precisamente , le opere all’interno della struttura , secondo quanto accertato dall’Ufficio Tecnico Comunale sarebbero state eseguite in modo difforme rispetto al progetto;considerato che attualmente la struttura è completamente chiusa e non funzionante e priva di ospiti a causa del comportamento contro legem della Cooperativa Sociale“CHIRONE”;e che attualmente non vi sono lavoratori dipendenti;e che la Procura della Repubblica di Catanzaro, ha acquisito tutta la documentazione relativa alla Cooperativa CHIRONE;considerando che attualmente la struttura è priva di concessioni autorizzative. Il comune di Torre di Ruggiero,notifica preventivamente attraverso specifico atto di diffida alla Cooperativa Sociale “CHIRONE” la volontà del Comune di ricorrere alla clausola espressa ex art. 1456 del codice civile quivi contenuta , diffidando contestualmente la stessa a restituire al Comune l’immobile di proprietà comunale libero di persone o cose entro e non oltre giorni 15.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

trascorsi sei anni dall’omicidio di Vincenzo Bonifacio,ancora nessun indennizzo alla famiglia

Con oggi,sono trascorsi sei lunghi anni dal brutale omicidio della guardia giurata Vincenzo Bonifacio il cui corpo venne poi rinvenuto bruciato insieme alla sua autovettura di servizio,ma ad oggi nonostante siano passati sei anni,alla famiglia Bonifacio,la vedova e i tre figli maschi non viene riconosciuto nessun indennizzo e nessuna pensione,eppure Bonifacio era stato prelevato a forza e poi ucciso durante il solito lavoro di vigilante,uscito la mattina era andato come di consueto a ritirare gli incassi dei supermercati per conferirli al caveau dell’istituto di vigilanza,tutti i giorni,ma non quello,Vincenzo Bonifacio non fece più ritorno,da allora un continuo braccio di ferro tra la famiglia Bonifacio e il tribunale di Catanzaro,mentre sia L’INPS che L’INAIL non vogliono riconoscere nulla neanche una dignitosa pensione ala famiglia, i tre ragazzi sono costretti per mantenersi a lavorare in un autolavaggio,mentre la vedova rimane a casa tra mille problemi,nonostante l’azione legale sia cominciata da tempo,ancora nessun ente previdenziale riconosce un euro ad un caduto nel suo lavoro,anche se L’INAIL ritiene che Bonifacio sia stato ucciso prima dell’orario di servizio,poco conta sull’orario,contano i dati di fatto,una persona è stata uccisa nell’espletamento del suo lavoro e come tale la famiglia ha il sacrosanto diritto ad essere indennizzata. Ancora aperte le indagini per l’efferato omicidio di Vincenzo Bonifacio, guardia giurata, scomparso nel corso del suo servizio ,il 15 febbraio 2008, il cui corpo senza vita venne ritrovato in località “Gionti” o “Tre comuni” nel territorio di Cardinale, il 24 febbraio dello stesso anno. Un ritrovamento agghiacciante: la sua auto di servizio – una Fiat Punto – era stata data alle fiamme e all’interno del cofano vennero ritrovati pochi resti carbonizzati. I successivi esami eseguiti dal medico legale dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro, Giulio Di Mizio, oltre agli accertamenti dell’ Ateneo “Umberto I°” di Napoli effettuati con la comparazione del dna dei familiari, confermarono che i poveri resti ritrovati erano quelli di Vincenzo Bonifacio. Ma da allora più niente: le indagini in corso di competenza del sostituto procuratore in forza alla Direzione distrettuale antimafia, Vincenzo Capomolla, non si sono ancora concluse. E proprio per tale ragione i familiari di Bonifacio non potranno percepire nessun indennizzo. L’Inail, l’Istituto nazionale infortuni sul lavoro, senza la chiusura indagini non potrà erogare nessuna pensione ai familiari. Anche il legale della famiglia Bonifacio, sta cercando di trovare il bandolo della matassa che dia contezza dei fatti e un giusto indennizzo ai familiari. La moglie Francesca, i figli Francesco, Benito e Giuseppe vivono con l’unica entrata certa: una piccola pensione sociale  di appena 400 euro, utili solo a pagare l’affitto di casa. Una casa che la famiglia Bonifacio è stata costretta a prendere in fitto, perché la casa di edilizia popolare data loro dall’allora sindaco di Soverato Raffaele Mancini, era assolutamente inidonea per abitarci. L’appartamento infatti risultava senza sanitari, senza infissi e in uno stato totale di degrado da non poterci vivere, a tal punto che la casa in via Caduti a Soverato superiore, è stata a malincuore restituita all’Amministrazione comunale. Era stato allora che gli amministratori, avevano promesso di interessarsi per un’altra abitazione, ma per ora senza nessun esito. Anche la richiesta di lavoro almeno per un solo familiare è stata per il momento disattesa. «Ma spiega il fratello di Vincenzo Bonifacio, Giuseppe – come può vivere una famiglia composta da quattro persone con solo quattrocento euro al mese, se poi, alla fine, questa somma viene interamente assorbita dal pagamento dell’affitto dell’appartamento?». Ma i problemi si sommano, i tre figli di Bonifacio, Giuseppe, Benito e Francesco lavorano in un autolavaggio. Per tutto questo, la famiglia di Vincenzo Bonifacio vorrebbe incontrare il sostituto procuratore Vincenzo Capomolla, e spiegare tutti questi disagi. Per spiegare che senza una chiusura indagini che dura ormai da più di sei anni, l’ente previdenziale non potrà chiudere questa complicata vicenda, ed erogare il giusto vitalizio di un lavoratore che è morto in servizio, perché quando è stato prelevato e portato nel bosco di Cardinale, dove successivamente fu ucciso e il suo corpo dato alle fiamme, Vincenzo Bonifacio era in servizio. Dunque, una vittima sul lavoro, ma ancora non per l’Istituto previdenziale. E intanto la famiglia di Vincenzo Bonifacio vive in modo precario.

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Nel Vittoriosa Stars (calcio serie A Maltese) un po' di Calabria.

Da appena due mesi ricopre il ruolo di Direttore Generale, ed il calabrese,catanzarese DOC,Felice Bellini riscuote già consensi e risultati, dopo aver impostato una programmazione all’italiana.È questo il frutto immediato del suo impatto con la società di calcio maltese del Vittoriosa Stars Fc, che disputa il massimo campionato e cioè la BOV Premier League.Si sapeva da subito che l’avventura nella società della città turistica di Birgu, club ultracentenario essendo nato nel 1909, non era cosa facile. Ma Bellini, sfruttando la sua competenza, i suoi rapporti, i suoi contatti nel mondo del calcio che conta, sta cercando di pilotare da subito la squadra verso una salvezza tranquilla, per poi sferrare nella prossima stagione l’assalto alle prime sei posizioni che danno modo a Malta di disputarsi la poule scudetto ed i posti utili per i preliminari europei. Per intraprendere questa scalata, Bellini conta anche sull’apporto di due vecchie conoscenze degli sportivi calabresi. In campo, fiches puntate  su Federico Santaguida, attaccante ex Catanzaro e Vibonese in lega pro, mentre nel ruolo di Direttore Sportivo, la fiducia del dirigente calabres è riposta su Vincenzo Cosa, neo diplomato ds a Coverciano, nonché indimenticato bomber tra le altre di Cosenza, Vigor Lamezia, Rossanese e Castrovillari.In questo pur breve periodo, l’attività dirigenziale è stata di tutto prestigio, annoverando tra l’altro la prima presenza ufficiale di un club calcistico maltese nei saloni del calciomercato all’Ata Executive di Milano, dove il Vittoriosa Stars è stato presente ed operativo, nella sessione di gennaio, con Dg, Ds ed il presidente Erskine Vella, suscitando attenzione da parte di tutti i media nazionali oltre che ovviamente maltesi, e piazzando anche qualche colpo importante come l’acquisto del giovane e promettente difensore Torri dal Livorno.Sappiamo che gli italiani vivono di calcio, ed oramai è così anche al Vittoriosa dove si pensa veramente in grande. Ed a parte l’auspicato finale di stagione, dove si spera quanto meno di mantenere l’attuale posizione di classifica che vorrebbe significare salvezza tranquilla, si sta già programmando uno stage per il mese di giugno, dove verrà concessa a quei tanti bravi calciatori che in Italia sono penalizzati dalle regole su under ed età media, e che vi parteciperanno, la possibilità di strappare un contratto in serie A maltese per la successiva stagione. Se il buon giorno si vede dal mattino.

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approvato l'affidamento per la fornitura di arredi per allestire il museo della Grangia

Con apposita delibera  è stato approvato il progetto preliminare dei lavori di “Restauro Conservativo ed utilizzazione del complesso monumentale della Grangia di S. Anna in Montauro,e con nota della Presidenza del Consiglio dei Ministri è stato concesso un contributo di € 350.000,00 per l’esecuzione dei lavori di cui in oggetto, inerente al 3° stralcio di intervento – scavi archeologici, a dirlo il sindaco di Montauro,Pantaleone Procopio,”considerato  che l’intervento di cui in oggetto, riguarda specificatamente lavori di scavo archeologico, per cui ai fini dell’esecuzione dei lavori, così come è stato richiesto dalla specifica Soprintendenza, si è reso necessario affidare il servizio co -progettazione esecutiva e co-direzione lavori a figure professionali specializzati nel settore dell’Archeologia Medioevale e del Restauro,considerato continua il sindaco Procopio,che è stato rimodulato il quadro economico di perizia di variante tecnica e suppletiva approvato con deliberazione e senza variazione dei lavori, prevedendo nelle somme a disposizione dell’amministrazione, le figure professionali appositamente richiamate dal Ministero per i Beni e le Attività culturali – Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria.”Ora continua Procopio,bisogna allestire il museo con l’allestimento mostra a pannelli, per esposizione materiali di restauro, provenienti dagli scavi archeologici del  Complesso Monumentale della Grangia di Sant’Anna;visto,continua Procopio,il progetto all’uopo redatto dall’Arch. Maria Rosa Agresta comprensivo dell’abaco di allestimento dell’arredo del Museo,si ritiene continua Procopio,pertanto, dover procedere all’affidamento della fornitura dell’arredo di allestimento Museo considerato  che l’importo complessivo della fornitura è inferiore a € 40.000,00 e che,pertanto conformemente a quanto prescritto dall’art. 125 Lavori, servizi e forniture in economia, l’affidamento della fornitura può avvenire direttamente, da parte del Responsabile del Procedimento e so decide conclude il sindaco di Montauro,Pantaleone Procopio,il preventivo di spesa fornito dalla ditta Falegnameria Artigiana di Agresta Antonio, e di conseguentemente, alla medesima ditta la fornitura dell’allestimento dell’arredo del Museo della Grangia di S. Anna, secondo il progetto redatto dall’Arch. Maria Rosa Agresta.”

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il gruppo UDC,incontra il sindaco Franco Froio

Proficuo,l’incontro che il coordinamento cittadino dell’UDC ha avuto con il primo cittadino Franco Froio,invitato a questo confronto il sindaco non si è tirato certo indietro,decidendo di ascoltare le istanze portate avanti dall’UDC,”Il gruppo UDC di Montepaone, sentendo  il dovere di essere il portavoce di alcune  istanze dei  cittadini del nostro paese, ha chiesto ed ottenuto un incontro con il Sindaco Froio, queste le parole del coordinamento, per chiedere alcune risposte importanti,  su tematiche di grande rilevanza per l’intera comunità montepaonese.”Tra le molte tematiche a cuore,  oggetto degli  interrogativi, ci si è concentrati sulla questione ponte “Caccavari”, continua l’UDC,chiuso per i lavori da apportare,  a seguito dei danneggiamenti cagionati dall’ondata di maltempo risalente al Novembre 2013, e la cui chiusura ha provocato taluni disagi alla circolazione e anche naturalmente alle attività commerciali,  non facilmente raggiungibili dalla clientela.” E’ stato inoltre, continua l’UDC,affrontato il tema della  precarietà delle condizioni di alcune reti viarie, quello della vigilanza sul territorio,  per una proficua battaglia per la legalità, della bonifica e messa in sicurezza di zone del territorio, della raccolta dei rifiuti,della scarsa illuminazione in parti del paese ed ancora, della realizzazione di taluni progetti,  per la crescita d’immagine e per la attiva partecipazione sociale dei cittadini. “L’UDC, forza politica alternativa e d’opposizione all’amministrazione “Sole che sorge”, ritiene sia  cruciale  ottenere chiarezza sulle questioni del nostro paese, e spingere per un più deciso  interventismo; il partito e la gente di Montepaone, continua l’UDC,non pretende che venga tracciata una programmazione pluriennale  di sviluppo del paese,anche perché le prossime elezioni amministrative non sono poi così lontane per permetterlo, e forse perché in oltre dodici anni qualcosa in tal senso, si è certamente inceppato, ma unicamente, di prestare attenzione alle priorità dei concittadini e garantire l’efficace risoluzione di situazioni di criticità, che giornalmente si vengono a creare.”e risposte che il Sindaco ci ha fornito, continua l’UDC, sono state in parte rassicuranti ed hanno palesato la volontà di operare con maggiore celerità sulle vicende prima enunciate, ma il pensiero dell’UDC, resta quello di credere che, il bene dei cittadini non debba attendere tanto altro tempo ancora.”Ora ,conclude il coordinamento cittadino dell’UDC,la parola passa ai fatti, che poi   alla fine, sono quelli che   contano realmente.”

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bimba disabile non va a scuola. La replica del Sindaco

Si accendono i riflettori su Gagliato,piccolo centro del soveratese,una bambina di origini curde,non può frequentare la scuola perché ha gravi problemi di deambulazione e anche uscire di casa gli viene impedito dalla mancanza di una elettroscala che la scenda fino al piano terreno,di questo si era lamentata la famiglia  Kara,chiedono al sindaco Francesco Fodaro di prendere seri e urgenti provvedimenti,ora risponde il sindaco Fodaro,”Intanto mi scuso pubblicamente con la famiglia Kara per il tono e le parole usate in un momento di disappunto, ma spiego le ragioni del mio  sfogo,queste le parole di Fodaro, dopo giorni non facili con varie strumentalizzazioni sulla vicenda (siamo in un periodo delicato), sono caduto in un triste commento che non penso ed è scontato per me definire sbagliato.  Comprendo lo scalpore per le mie parole, ma le cose non sono così semplici come appaiono. “Per spiegare questo,continua Fodaro, torno a molti anni fa per cercare di  far capire meglio la vicenda.In risposta alla lettera del Segretario Generale della Cgil di Catanzaro Giuseppe Valentino. Innanzitutto vorrei spiegare come stanno le cose per non creare equivoci. Nel  1998 quando la famiglia Kara è arrivata nel nostro piccolo paese,continua Fodarocome tanti altri profughi, la popolazione gagliatese li ha accolti e sostenuti,  come tutta la mia famiglia, facendo volontariato nel centro di accoglienza situato nel nostro paese, che è stato uno dei primi a dare la disponibilità nell’accoglierli; inoltre la famiglia Kara è stata ospite gratuitamente a casa mia insieme ad un’altra famiglia con bambini, questo finché non gli è stata assegnata una casa popolare(a quel tempo io non ero ancora sindaco).Questo non per rinfacciare alcunché,continua Fodaro, ma per spiegare che sono stato per loro fin dall’inizio una persona amica e per questo non capisco quest’atteggiamento ostile nei miei confronti, nonostante io abbia spiegato le mie ragioni e offerto sempre loro  il mio aiuto privilegiando il dialogo.”Per ciò che riguarda la casa popolare che occupano, hanno scelto fin dall’inizio la casa al secondo piano,ho riproposto loro un appartamento al pianterreno ma l’offerta non ha tutt’oggi avuto riscontri positivi, in più sono morosi da 7 anni e nonostante ciò non ho provveduto allo sfratto come invece sarebbe per legge, questo sempre per venire loro incontro. “Per lo scuolabus ho spiegato più volte loro che non avendo i fondi per provvedere nell’immediato al riguardo e avere il tempo di chiedere aiuto a tutte le istituzioni competenti, avrei dato loro un contributo economico come ribadito anche per lettera. Nel frattempo mi sono rivolto al ministro dell’integrazione Kyenge, al ministro dell’istruzione Carrozza e alla Regione Calabria, oltre che a numerose associazioni per l’accompagnamento dei disabili, ma richiedono cifre esorbitanti per cui non ho, ripeto, le risorse sufficienti. Ad oggi,continua Fodaro, non ho avuto ancora nessuna risposta, di tutto questo la famiglia Kara è stata informata, mentre invece sembra che da me abbiano ricevuto sempre e solo porte in faccia.Per quale motivo non dovrei provvedere al bisogno di una bambina disabile se avessi le risorse? Forse ce ne ricavo qualcosa? Ho fatto tutti i passi che mi competono, ma non sono un supereroe, se mi sono alterato è perché vorrei che invece di attaccarci, collaborassimo già da oggi nel trovare una soluzione al problema. “Vi assicuro che,continua Fodaro, vorrei avere risorse sufficienti in primo luogo per dare alla bambina l’aiuto di cui ha bisogno e che merita, ma le vorrei avere anche per tutti i miei concittadini, per offrire loro sempre il meglio che cerco comunque di garantire come un buon padre di famiglia.”Ho spiegato più volte le mie ragioni e capisco le loro, ma fare muro contro muro, non risolverà certo nulla, lo so non è facile capire queste dinamiche (nemmeno io le capisco e devo farci i conti ogni giorno) ma il mio è un paesino di 500 anime più o meno, non possiedo risorse sufficienti per far fronte ad una simile spesa, mi rammarico per questo e non cerco facili consensi, attaccare me e il comune è facile,ma la famiglia Kara è sola, come lo siamo noi senza aiuti dalle istituzioni, continua Fodaro,per questo preferirei far fronte comune invece di perdere tempo nell’attaccarci a colpi di lettere,reclami e articoli di giornale. E’ mia premura tutelarli e avendo scelto di fare il sindaco affronto i problemi a cui ogni sindaco italiano, soprattutto oggi, deve far fronte con poche risorse e quasi  nessun aiuto dallo stato.Ho cercato sempre di gestire la cosa pubblica nel migliore dei modi e nella massima trasparenza, chi mi conosce lo sa e riparto da ciò per continuare a farlo.Chiudo con il rinnovare il mio impegno affinché Berivan torni a scuola, spero che si possa dialogare per trovare una soluzione e mi batterò affinché ciò avvenga. Continuerò,conclude il sindaco di Gagliato Francesco Fodaro, a chiedere aiuto alle istituzioni per porre fine a questa triste vicenda , poiché non è mia intenzione e non lo è mai stata, abbandonare questa bambina.”

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Torre di Ruggiero – incontro tra cittadini,amministratori ,progettisti e provincia per il ponte sul fiume Bruca.

Nella sala consiliare dello storico palazzo Martelli a Torre di Ruggiero,si è tenuto un partecipato incontro tra cittadini,amministratori dei comuni di Torre di Ruggiero con il sindaco Giuseppe Pitaro,Gabriele Raimondo responsabile protezione civile di Torre di Ruggiero ,e assessori,amministratori del comune di Cardinale con il sindaco Pino Marra,per la provincia di Catanzaro il responsabile viabilità Floriano Siniscalco,e Alfonso Squillacioti progettista del nuovo  ponte sul fiume Bruca,questo ponte era stato danneggiato e chiuso al traffico veicolare e pedonale a causa delle forti piogge del novembre dello scorso anno,interdetto il traffico,da subito i sindaci di Torre di Ruggiero e quello di Cardinale comuni contermini si erano messi subito all’opera chiamando la provincia,che aveva risposto presente da subito con una visita sui luoghi,ora in questa affollata  aula,sede consiliare del comune di Torre di Ruggiero, il sindaco Giuseppe Pitaro ha ripercorso tutto l’iter successo,”a causa di questi danni,con il collasso delle parti laterali del ponte sul fiume Bruca,abbiamo rinvenuto diceva Pitaro,sotto,un altro ponte costruito nei primi del novecento tutto in mattoni con uno splendido arco a vista,ringrazio  il commissario Wanda Ferro diceva Pitaro per essersi messa subito a disposizione  per  porre la parola  fine ad un isolamento importante che di fatto ad oggi divide in due questi paesi,attività commerciali,studenti,residenti e anziani soffrono di questo,rimarcava Pitaro,per un ponte all’ingresso del nostro paese e ad un passo dallo svincolo della trasversale delle serre.”Dello stesso tenore l’intervento del sindaco di Cardinale Pino Marra”il nostro impegno oggi è comune con quello di Torre di Ruggiero,il progetto è pronto,e sono stati rispettati i tempi  per dare risposte alle nostre due comunità  che a causa di una criticità che mette in ginocchio questo territorio,”per Floriano Siniscalco responsabile dell’ente provincia di Catanzaro,per il settore viabilità del soveratese,”il progetto è pronto,e i fondi necessari alla ricostruzione del ponte sono stati individuati,per un costo totale di duecentomila euro,diceva Siniscalco,noi come provincia abbiamo dovuto gestire molte emergenze legate alla criticità del territorio,un danno quello del ponte Bruca alquanto anomalo,e si è rilevato molto più complesso dovendo prevedere l’allargamento della sede stradale,ma un intervento poco invasivo diceva Siniscalco e per fortuna senza dovere aspettare permessi e pareri dell’autorità di bacino,i parametri sono idonei e a breve cominceranno i lavori.”Prendeva poi la parola l’ingegnere e progettista dell’opera Alfonso Squillacioti e, grazie all’ausilio di un proiettore si  rendeva  edotta la cittadinanza di come verrà costruito e messo finalmente in sicurezza questo sito,alla fine Siniscalco e Squillacioti hanno avuto modo di rispondere ai naturali quesiti posti dai cittadini preoccupati per questo isolamento,che si spera ultimato il ponte in tempi certi,finisca rendendo così nuovamente fruibile l’accesso tra i due comuni contermini.

[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

bimba disabile non va a scuola. La madre: “Mancano rampe e pulmino attrezzato”

Una famiglia di origini curde che risiede da tempo a Gagliato,lamenta il fatto che alla figlia  di tredici anni viene impedito di potere andare a scuola da Gagliato a Chiaravalle centrale,perché a loro dire l’autobus preposto dal comune a questi trasferimento è privo della pedana mobile, cosa queste che impedisce alla bambina che ha seri problemi di deambulazione di potersi muovere in sicurezza,giorni e giorni per la bambina senza che possa esercitare un suo sacrosanto diritto,andare a scuola in una fascia di età in cui l’istruzione è obbligatoria e garantita per la sua giovane età. E La Cgil, per conto dei signori Huseyin Kara e sua moglie Gulseren, residenti nel comune di Gagliato, invita il Sindaco  Francesco Fodaro,a prendere seri ed imminenti provvedimenti al fine di risolvere un’assurda situazione nella quale è costretta la famiglia Kara. I signori Kara, spiega il sindacato, sono genitori di un bambina di 13 anni, Berivan, affetta da grave handicap, iscritta all’Istituto Comprensivo Statale di Chiaravalle Centrale. Nonostante i ripetuti solleciti che la famiglia – in via verbale ed infine tramite lettera di un Legale convenzionato alla CGIL – ha rivolto al Comune di Gagliato, alla giovane Berivan viene impedito, per gravi inadempienze da parte dell’amministrazione comunale, di frequentare le lezioni regolarmente. Di fatti, seppur il servizio di trasporto degli alunni è stato affidato a terzi, l’amministrazione comunale non ha tenuto conto dell’esigenza di individuare un’azienda che abbia in dotazione un automezzo omologato per il trasporto dei disabili. Ci pare – dice Cgil – a questo punto superfluo, ribadire, che l’atteggiamento dell’amministrazione comunale, in presenza di diverse segnalazioni da parte dell’Istituto Comprensivo dove Berivan è iscritta e della stessa famiglia, nega alla ragazza il diritto all’istruzione ed alla propria formazione scolastica ed umana. La Cgil invita il Sindaco ed i rappresentanti delle Istituzioni, , ad attivarsi con ogni mezzo per garantire a Berivan un adeguato servizio di trasporto che le permetta di frequentare, come garantito agli altri alunni, la scuola dove è iscritta”.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

al piccolo teatro d’arte,lo spettacolo delle marionette

Un evento atteso dai bambini per lo spettacolo del  teatro delle marionette che si è tenuto presso il piccolo teatro d’arte di Montepaone lido,uno spettacolo che ha divertito grandi e piccini,e che riproposto la favola di Collodi”Pinocchio”,i burattini con la sapiente voce narrante ha entusiasmato i piccoli presenti che hanno sottolineato il loro gradimento con continui applausi. Geppetto,Pinocchio,il gatto e la volpe,Mangiafuoco,la balena e la fata turchina il grillo parlante per una favola quanto mai attuale ,questo rientra nelle manifestazioni che il piccolo teatro d’arte del presidente Edoardo Servello ha messo in cartellone,proprio per abbracciare tutte le fasce di età. Il teatro italiano  delle marionette,nasce a Milano nel 1930 dalla famiglia Pellegrini e tramandato di generazione in generazione  grazie alla passione e all’amore nutriti verso i burattini e marionette. IL teatro, fin dalle prime esibizioni, riscuoteva notevoli consensi, sia dai grandi che dai più piccini, fino a portare ad esibirsi in numerose manifestazioni. Il teatro e l’esiguo numero di persone addette al movimento dei personaggi hanno permesso di intermediare fra il burattino, comandato da sole tre dita, e la marionetta, comandata da aste e fili, creando un nuovo personaggio comandato da fili e dita. Grazie a questa invenzione, i grandi potranno fare un salto indietro nel tempo, tuffandosi insieme ai bambini nel mondo incantato delle fiabe . Alla fine della rappresentazione un ospite a sorpresa Peppa Pig che ha fatto letteralmente impazzire i tanti presenti.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

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