A due anni dall’ultima disastrosa alluvione, che solo all’epoca arrivò inaspettata, i cittadini di Squillace lido si trovano nella stessa situazione drammatica del 22/11/2011. C’è un popolare luogo comune che ritiene scontato risolvere una situazione problematica ricorrendo al c.d. senno del poi. Infatti, col senno del poi, è ovvio che un danno qualsiasi poteva essere previsto e, quindi, risolto preventivamente. Ma nel nostro caso, cioè quello dell’amministrazione comunale che tra alti e bassi (più bassi che alti) governa, era prevedibile che prima o poi ci saremmo (ri)trovati impreparati almeno tanto quanto l’ultima volta, quella di due anni fa. Ci si chiede come sia possibile ripetere un errore sapendo di sbagliare. Ora mi aspetto che tra la Provincia di Catanzaro, il Comune di Squillace e l’A.N.A.S. si farà a ”scarica barile” per determinare la responsabilità della omessa prevenzione, perchè è così che notoriamente usano fare in questi casi. A pagarne le conseguenze saremo noi abitanti del posto, solidali verso quelle persone che hanno subito direttamente sulla propria pelle.

[box type=”info”] articolo di Nausica Iuris[/box]

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