Si parte proprio da Stalettì ,lasciando alle spalle le sterili polemiche su colate inesistenti di cemento in località Panaja,per parlare delle giornate europee del patrimonio,con la visita ai siti archeologici presenti in gran numero,Grazie alla presenza di Alfredo Ruga ,della sopraintendenza dei beni archeologici,del FAI ,di Italia nostra,di  numerosi appassionati e conoscitori si sono dati appuntamento nell’incantevole cornice della baia di Caminia,presente l’amministrazione comunale,l’ex governatore Agazio Loiero,il consigliere regionale Arturo Bova,il parroco don Roberto Corapi e numerosi esponenti della sovraintendenza della Calabria. Il centro Ionico alle “Giornate Europee del Patrimonio 2015″ Il programma prevedeva il raduno alle ore 9 al parcheggio di Caminia. Poi, dopo l’illustrazione della giornata, visita al sito di “Panaja”. Alle 10,15 puntata in “Fosso Pignanello” per conoscere ed apprezzare da vicino la fornace di età classica. Un’ora dopo, intorno alle 11, visita ai resti della chiesetta di San martino nella frazione turistica di Copanello e ai “Vivaria” Cassiodorei.Come ogni anno, il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo aderisce alle Giornate Europee del Patrimonio (Gep), manifestazione promossa nel 1991 dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione Europea con l’intento di potenziare e favorire il dialogo e lo scambio in ambito culturale tra le Nazioni europee. Si tratta di un’occasione di straordinaria importanza per riaffermare il ruolo centrale della cultura nelle dinamiche della società italiana. La manifestazione avrà luogo sabato e domenica 19-20 settembre 2015 e riguarderà tutti i luoghi della cultura statali, compresi archivi e biblioteche, con costi di ingresso e adattamenti negli orari variabili da istituto a istituto. Nella serata di sabato 19 settembre, nei siti aderenti all’iniziativa, è inoltre prevista un’apertura straordinaria dalle 20.00 alle 24.00, a complemento degli eventi programmati nel corso delle due giornate della manifestazione. Una iniziativa cui, com’è ormai tradizione, hanno aderito anche moltissimi luoghi della cultura non statali tra musei civici, comuni, gallerie, fondazioni e associazioni private, costruendo un’offerta culturale estremamente variegata, con un calendario di quasi mille eventi organizzati in tutte le regioni coinvolte e divulgati attraverso la pagina dedicata alle Gep del sito web del Mibact. Uno straordinario racconto corale che rende bene l’idea della ricchezza e della dimensione “diffusa” del Patrimonio culturale nazionale: da quello più noto dei grandi musei alle meno conosciute eccellenze che quasi ogni paese può vantare e deve valorizzare. Per queste ragioni il Mibact ha sempre colto occasioni come quella delle Gep per promuovere la progettualità elaborata dai singoli Istituti e continuare a rafforzarne lo stretto legame con i rispettivi territori e con le loro identità culturali. Sotto quest’ultimo punto di vista la coincidenza delle Gep con il periodo di apertura dell’Expo ha offerto l’eccezionale opportunità di strutturare gli eventi, le aperture straordinarie, le visite guidate sperimentali e le iniziative intorno a una tematica, quella dell’ alimentazione, che da sempre risulta profondamente legata ai valori della cultura e dell’identità storica e artistica della nostra Nazione, in forme e con modalità che il grande pubblico non sempre ha avuto l’opportunità di conoscere e di approfondire, in un Paese che, peraltro, tra le sue eccellenze vanta appunto quelle legate alla qualità, universalmente riconosciuta, dei suoi prodotti enogastronomici.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

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