Montepaone – in pensione l’impiegato dell’ufficio stato civile, disagi alla delegazione comunale

L’impiegato all’ufficio anagrafe,della delegazione municipale di Montepaone lido ,Franco Galati va giustamente in pensione,ma iniziano da subito una serie di problemi,questo ufficio situato nella delegazione di Montepaone lido da sempre serve migliaia di residenti ,in quanto la densità è  più popolosa è proprio quella di Montepaone lido,a differenza di Montepaone centro che conta quasi mille residenti e ha sede il comune vero e proprio. Con il pensionamento di questa unità però da oggi viene a mancare proprio lo stato civile,rimane aperto,con una sola unità lavorativa ,solo  lo sportello  dell’ufficio anagrafe,per cui se i cittadini che abitano a Montepaone lido che sono quasi cinquemila abitanti,dovranno per un certificato  di stato  civile ,recarsi a Montepaone centro storico,dodici chilometri tra andata e ritorno,ma sono in molti a chiedersi,”come mai se Montepaone lido è più abitata,è quella con scuole,banca,centri commerciali,servizi maggiori e residenti in gran numero superiori di almeno cinque volte quello di Montepaone centro storico,ancora ci si ostina, dicono i cittadini,a tenere il comune in collina,e fare viaggiare le persone che devono necessariamente  fare uso di questi documenti?”Perché la delegazione municipale a Montepaone lido centro in grande crescita turistica – economica con presenze di ventimila turisti nel periodo estivo,non diventa comune sede e la delegazione non viene trasferita a Montepaone cento storico,dove le richieste sono certo minori?”Atti tipici dello stato civile sono:Atti di nascita Atti di morte Atti di matrimonio Cittadinanza Pubblicazioni matrimoniali . Tali atti vengono iscritti o trascritti nei registri comunali. Sono atti pubblici di cui art.2699 del codice civile, in quanto redatti da pubblico ufficiale a ciò autorizzato, quale è l’ufficiale dello stato civile. Il contenuto redatto dall’USC fa fede fino a querela di falso, mentre quanto dichiarato dai dichiaranti fa fede fino a prova contraria. Ai sensi dell’art. 450 del codice civile, i registri dello stato civile sono pubblici. Lo scopo dei registri è proprio quello de rendere pubbliche informazioni a chiunque, in quanto è proprio il motivo per cui sono stati istituiti tali registri. Gli ufficiali dello stato civile devono rilasciare gli estratti e i certificati con le indicazioni previste della legge. Essi devono altre Sì eseguire, negli atti affidati alla loro custodia, le indagini domandate da privati.

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Chiaravalle Centrale. Annozero chiede il commissariamento del Comune

Annozero chiede il commissariamento del Comune di Chiaravalle. In una missiva inviata al Prefetto di Catanzaro, il gruppo consiliare d’opposizione mette in evidenza la mancata convocazione del consiglio comunale entro la data obbligatoria del 30 novembre per l’approvazione dell’assestamento di bilancio 2014. Un atto ineludibile, secondo Annozero, anche alla luce della drammatica situazione economico-finanziaria dell’ente chiaravallese, incapace persino di pagare gli stipendi ai propri dipendenti da tre mesi a questa parte. Da qui la richiesta della nomina di un commissario ad acta per l’avvio delle necessarie procedure del caso, “visto l’assoluto immobilismo del sindaco e della sua maggioranza”. Il capogruppo di Annozero in seno al civico consesso, Claudio Foti, ha commentato la situazione evidenziando “l’inconsistenza delle argomentazioni utilizzate dall’esecutivo per motivare il disastro delle casse comunali”. “Non può il sindaco – ha dichiarato Foti – appellarsi alla mancata erogazione del fondo di rotazione da parte dello Stato per giustificarsi con gli impiegati che attendono da mesi il loro salario. Né può accusare gli istituti di credito che non concedono più anticipazioni di cassa, in presenza di un ente che, evidentemente, non è in grado di dare garanzie certe di restituzione del debito. Anche le rate dei mutui erano programmate già da tempo. Dunque, nulla di imprevisto o imprevedibile è accaduto. La verità è una: è mancata la capacità di programmazione, sono mancate le misure di salvaguardia, consistenti nell’accantonamento di adeguate risorse economiche, c’è stato sperpero di denaro pubblico per opere inutili e non urgenti (marciapiedi, aiole, rotatorie, voucher), si è perseguita la via della esternalizzazione dei servizi proprio lì dove era inutile e dispendiosa (trasporto alunni, lettura dei contatori idrici). Le elargizioni a scopo clientelare sono cadute a pioggia e ora fanno solo ridere le lacrime di coccodrillo di qualche esponente di maggioranza che ancora finge di non comprendere le proprie responsabilità politiche e amministrative per quanto sta accadendo”. “La grave situazione del comune di Chiaravalle – ha ribadito Foti – è giunta al collasso. Aumentano i fornitori in attesa di pagamento e le ditte che vantano crediti esorbitanti. In più non si capisce come siano stati stornati i soldi destinati al pagamento per lo straordinario elettorale delle Europee di maggio, perché nelle tasche dei dipendenti questi denari non sono mai arrivati. Insomma, viviamo una situazione di vera e propria emergenza, associata ad una gestione, quantomeno, miope e disinvolta delle norme. Serve, a questo punto, un intervento risolutivo da parte delle autorità competenti, perché ogni giorno che passa segna un ulteriore, grave danno economico per la nostra martoriata comunità”.

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Chiaravalle Centrale – Annozero denuncia: dipendenti comunali da tre mesi senza stipendio

“Passata la sfuriata elettorale, adesso il sindaco torni ad occuparsi delle cose di Chiaravalle”. Lo scrive in una nota il consigliere comunale di Annozero, Claudio Foti. L’esponente d’opposizione accusa il primo cittadino “di aver perso tempo inutilmente a raccattare voti per le Regionali ai suoi amici sconfitti di Forza Italia, mentre nel nostro paese si vivono emergenze ben più gravi”. In particolare, Foti punta l’indice contro “la cattiva gestione delle finanze locali che ha portato il Comune di Chiaravalle a non avere più neanche la liquidità minima per poter pagare gli stipendi ai propri dipendenti. Da tre mesi – sottolinea Foti – gli impiegati del Comune sopportano una gravissima situazione di disagio e sono, oramai, allo stremo. Mutui da pagare, tasse, bollette, spese quotidiane: ma niente stipendio! Una vicenda allucinante e grave che Chiaravalle e i Chiaravallesi non possono più sopportare”. Claudio Foti invita, dunque, la maggioranza “a promuovere un momento di riflessione su quanto sta accadendo, convocando urgentemente un consiglio comunale aperto per discutere delle misure necessarie da apportare per scongiurare il disastro definitivo, economico-finanziario, delle casse municipali”. “Un disastro – conclude Foti – che si sta consumando sulla pelle dei cittadini per responsabilità precisa e diretta di questo sindaco e della sua amministrazione”.

 

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Tasse,il sindaco scrive ai cittadini

Tasse,Tasi,Tari,Iuc,chiamale come vuoi ,ma sono sempre tasse,impopolari da applicare, ma importanti per i comuni che devono necessariamente fare pagare i tributi per dare i servizi,ed il sindaco Gregorio Gallello, scrive ai cittadini di Gasperina,”Care e cari concittadini,è doveroso comprendere quanto più possibile le ragioni del malcontento che molti di voi stanno vivendo per il pagamento della nuova tassa (TASI) introdotta dallo Stato centrale, ma soprattutto per l’introduzione delle nuove tariffe per il servizio di raccolta e di smaltimento dei rifiuti solidi urbani, la meglio conosciuta TARI. “Il malcontento è giustificato e comprensibile, visto che l’inasprimento dei tributi avviene in un periodo di crisi lavorativa e sociale nel quale in molte situazioni mancano gli elementi essenziali per una degna condotta familiare.”Il Comune di Gasperina, come tutti gli altri comuni italiani, non può e non deve essere considerato il “responsabile” di questo sistema iniquo, semmai è l’esecutore materiale di una politica fiscale oppressiva che lo Stato centrale sta sempre di più inasprendo. “Molto spesso lo Stato ha affidato a noi Comuni il ruolo di esattori delle tasse, condizionando fortemente la nostra autonomia. “Le nuove disposizioni ministeriali circa la TARI prevedono una diversa modalità di calcolo delle aliquote, che dovranno tenere conto non solo della superficie dell’immobile oggetto di tassazione, ma anche dei componenti il nucleo familiare occupante l’immobile stesso; a questo si aggiunga che l’Ente locale deve coprire con questa tassa l’intero costo del servizio, visto che, diversamente dagli anni precedenti, è stata eliminata la percentuale pagata direttamente con fondi di bilancio del Comune. “In poche parole, lo Stato ci obbliga con il gettito della TARI a coprire totalmente i costi per il trasporto, la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi, urbani e assimilati.”Ciò che in particolare preme evidenziare e sottolineare è che i significativi rincari che ci sono stati quest’anno non dipendono in alcun modo dal dissesto finanziario che il Comune di Gasperina sta vivendo; anche senza dissesto avremmo dovuto coprire i costi dell’intero servizio utilizzando quale fonte di finanziamento il solo ruolo TARI. Abbiamo comunque cercato di redistribuire quanto più possibile l’impatto della TARI applicando i coefficienti più vantaggiosi tra quelli previsti dalla legge e prevedendo alcune riduzioni. Abbiamo ridotto del 30% l’impatto del tributo per le abitazione tenute a disposizione per uso stagionale od altro uso limitato e discontinuo e per le abitazioni occupate da soggetti che risiedano o abbiano la dimora, per più di sei mesi all’anno, all’estero. Prima questa riduzione era prevista solo per gli iscritti all’AIRE. Abbiamo pensato anche di andare incontro alle attività commerciali, agli artigiani, riducendo anche ad essi del 30% l’impatto del tributo. È vero, in questo settore ci sono stati forti rincari, ma provate ad immaginare gli importi che ci sarebbero stati se non avessimo utilizzato questa riduzione.”Per le attività che producono rifiuti speciali e provvedono in maniera autonoma al successivo smaltimento, abbiamo previsto l’esonero dal pagamento di quella parte di tributo relativo alla spesa affrontata in maniera autonoma.”L’unica forma di miglioramento che si intravede per il futuro, stante la situazione attuale, è stabilita solamente dal sostegno di tutti noi al sistema di raccolta differenziata “porta a porta”; meno rifiuto indifferenziato portiamo in discarica, meno il Comune paga e più contenuto sarà il ruolo TARI da “chiedere” ai cittadini. Questa prima fase del nostro governo appare abbastanza difficile: per noi che stiamo lavorando con grande passione ben sapendo che i risultati del nostro impegno, almeno quelli più importanti, ci saranno solo fra qualche tempo; e per voi cittadini, costretti a sopportare sacrifici in un periodo già molto complicato. Ci stiamo spendendo tantissimo per attuare politiche efficaci ed eque, tagliando le spese inutili, impiegando bene i soldi pubblici e garantendo i servizi. Abbiamo intrapreso un cammino virtuoso e serio che ha costantemente la necessità del nostro impegno, ma anche del vostro sostegno.

 

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SOLIDARIETA’ DEL SINDACO PITARO ALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI SOVERATO

Sulle dimissioni di sette consiglieri comunali di Soverato l’intervento del sindaco di Torre di Ruggiero,Giuseppe Pitaro,”Ho appreso dagli organi di stampa delle dimissioni di sette consiglieri comunali della Città di Soverato dalla loro carica, con la conseguenza che, ancora una volta e a distanza di pochissimi mesi dallo svolgimento delle elezioni comunali, la Città di Soverato dovrà subire un ennesimo commissariamento.”Considero ,continua Pitaro,il gesto politico dei sette consiglieri comunali non utile al bene comune della Città di Soverato, con la cui amministrazione in questi mesi la mia amministrazione ha potuto lavorare in perfetta sintonia nell’interesse dell’intero comprensorio del Basso Ionio e delle Preserre Catanzaresi.”Ho potuto constatare personalmente che la città di Soverato, sotto la guida dell’amico Ernesto Alecci, stava assumendo il ruolo che le compete di coordinamento e di direzione politica del comprensorio.”Sono personalmente dispiaciuto dell’accaduto e sono certo che i sette consiglieri comunali dimessisi non hanno reso un buon servizio né ai cittadini della città di Soverato né a quelli dell’intero comprensorio.”Nell’esprimere la mia vicinanza politica, istituzionale ed umana al Consiglio Comunale di Soverato intendo anche dare un incoraggiamento al Sindaco Alecci e alla sua Giunta,conclude il sindaco di Torre di Ruggiero Giuseppe Pitaro, perché vadano avanti senza buttare la spugna sulla loro strada e non lascino il solco della buona politica che avevano intrapreso.”

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sbloccati fondi PISL

E’ un sindaco particolarmente soddisfatto quello di Torre di Ruggiero Giuseppe Pitaro,l’assessore regionale al bilancio e alla programmazione Giacomo Mancini con protocollo n° 75 REG.CAL. ha comunicato,”Signor Sindaco,venerdì u.s., la Giunta Regionale ha approvato su mia proposta lo scorrimento delle graduatorie definitive dei Progetti Integrati di Sviluppo Locale. “Sono lieto di comunicare a Lei e alla Sua comunità che il PISL denominato: Il Paese che “non c’è, del quale il Suo Comune fa parte, è tra quelli beneficiari del finanziamento.”Si legge nella nota inviata dalla regione Calabria”Nello specifico, per il Suo Comune è stata finanziata l’operazione che ha ad oggetto:Centro diversamente abili che ammonta ad euro 315.000,00 sulla linea di intervento 8.2.1.7.Nei prossimi giorni, sarà stipulata apposita Convenzione, tra la Regione e la sua Amministrazione, che consentirà la concreta realizzazione del progetto .” Questo rientra nelle attività che il sindaco Pitaro dell’intatto borgo delle preserre sta portando avanti con successo da anni,questo importo finanziato permetterà di acquisire lo storico palazzo del 1900 costruito dall’architetto Rossi di Milano,per realizzare quello che Pitaro insegue da anni,la costruzione di una sede importante per ragazzi disabili,allo scopo una associazione era stata già costituita”il melograno”di cui il sindaco Giuseppe Pitaro è il presidente”sto lavorando da anni,dice il sindaco Giuseppe Pitaro per realizzare questo centro che avesse la priorità come centro diurno per ragazzi disabili,ma,continua Pitaro un centro aperto non solo per Torre di Ruggiero ma rivolto all’intero comprensorio per cui mi batto da anni.” Questa è solo una delle iniziative del sindaco di Torre di Ruggiero,Giuseppe Pitaro,basti ricordare la sua scesa in campo per il sociale,l’intervento contro le chiusure di reparti dell’ospedale San Biagio di Chiaravalle Centrale,oppure contro la chiusura di sportelli delle poste italiane a Torre di Ruggiero e quello di Chiaravalle Centrale,ma ancora la sua continua battaglia contro l’incompiuta della trasversale delle serre,l’amore di Giuseppe Pitaro per questo territorio è la creazione di strutture come quelle finanziate oggi al servizio della comunità. Si tratta di un immobile di notevole pregio storico e d’imponenza l’immobile è situato nel centro storico e realizzato in pietra viva,due piani fuori terra e solidi solai in legno ,e circondato da grandi marciapiedi,superato l’ampio parapetto si passa attraverso un grande portone in legno ad un atrio che da accesso a grandi sale per poi attraverso un’ampia scala sviluppata con tre rampe ai piani superiori per poi portare ad un ampio terrazzo.

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Cinque candidati a governatore

Montepaone  sabato 25 ottobre 2014

tutti i nomi lista per lista per la circoscrizione Catanzaro – Crotone – Vibo Valentia

CONO CANTELMI
M5S – Silvia Scerbo (Catanzaro), Cono Cantelmi, (Catanzaro), Massimo Morelli (Vibo Valentia), Giuseppe Cortese (Castelsilano), Espedito Marinaro (Girifalco), Salvatore Donato (Chiaravalle Centrale), Domenico Scarpino (Savelli), Stefano Coratto

NICO D’ASCOLA
NCD – Alfonso Grillo, Sinibaldo (detto Baldo) Esposito, Francesco Salvatore (detto Franco) Canino, Maria Grazia Vincenza Corigliano, Daniela Fusca, Giuseppe Lonetti, Edda Vaccaro, Carlo Taccone
UDC – Patrizia Battaglia, Ottavio Bruno, Ada Cricenti in Ciccone, Vincenzo Filice, Ernesto Ierardi, Francesco Longo, Serena Lorenzi, Francesco Talarico

WANDA FERRO
FORZA ITALIA – Salvatore Bulzomì, Gianluca Bruno, Cataldo Calabretta, Mario Magno, Filippo Maria Pietropaolo, Sabrina Rondinelli, Nazareno Salerno, Domenico (detto Mimmo) Tallini
FRATELLI D’ITALIA – Maria Adele Bottaro, Romano Loielo, Giovanni Mirarchi, Stanislao Zurlo, Fausto De Angelis, Luigi Colosimo, Giuseppe Marasco, Pasquale Durante
CASA DELLA LIBERTA’ – Gabriella Albano, Maria Brosio, Emilio Francesco D’Assisi, Maria Concetta Guerra, Umberto Lorecchio, Giuseppe Mangialavori, Vincenzo (detto Peppe) Tommaso, Claudio Parente, Caterina Salerno

DOMENICO GATTUSO
L’ALTRA CALABRIA – Angelo Nicola Calzone (Vibo Valentia), Domenico Commisso detto “Marcello”(Catanzaro), Maria Antonietta Di Cello (Lamezia Terme), Rosetta Esposito Tarantino (Catanzaro), Alfredo Federici (Vibo Valentia), Nicola Perrotti (Nocera Inferiore), Raffaella Raffaelli (Catanzaro), Alfredo Scicchitano (Isola Capo Rizzuto)

MARIO GERARDO OLIVERIO
PD – Ciconte Vincenzo, De Nisi Francesco, Guerriero Fabio, Michele Mirabello, Arturo Pantisano Crugliano, Giovanni Puccio, Antonio Scalzo, Tonia Stumpo
DEMOCRAZIA E PROGRESSO – Vincenzo Capellupo, Arturo Bova, Antonio Tedesco, Franco Cimino, Mimma Cerrelli, Salvatore Codispoti, Foti Fabio Alberto, Chiara Macrì
OLIVERIO PRESIDENTE CZ-KR-VV – Giancarlo Devona, Fabrizio Muraca, Teresa Procopio, Vincenzo Pasqua, Nicodemo Filippelli, Antonio Lo Stumpo, Emilio Demasi, Antonella Rotella
CALABRIA IN RETE – Flora Sculco, Sergio Assisi, Luca Bisceglia, Vincenzo (detto Enzo) Bosso, Ferdinando Salvatore (detto Nando) Cosco, Sergio Costanzo, Francesco Fazio, Giuseppe Maria Romano
AUTONOMIA E DIRITTI – Anna Ranieri, Michele Colucci, Francesco (detto Franco) Curcio, Eugenio Fristachi, Salvatore Garito, Raffaele Lo Iacono, Peppino Ruberto, Antonio Venneri
CRISTIANO DEMOCRATICI UNITI – Rocco Bruno, Immacolata Corso, Franca Faillace in Ceccotti, Giacomo Muraca, Francesco Pantano, Francesco Pilieci, Giuseppe Zucco
CENTRO DEMOCRATICO – Pietro Funaro, Ferdinando (Nando) Amoruso, Francesco Massimo Maria Bisogni, Mario Benincasa, Natale Carvello, Vincenzo Albanese, Sergio Polisicchio, Stefania Schipani
LA SINISTRA CON SPERANZA PER CAMBIARE LA CALABRIA – Gianni Speranza, Giuseppe (detto Beppe) Apostoliti, Lucrezia Bruno, Gaetano Walter Caglioti, Domenico Iaconantonio, Sergio Iritale, Minniti Antonio Salvatore, Sammarco Francesco Mario

 

il comune sospende l’esenzione per il ticket per la mensa scolastica

Il comune di Montepaone,oggi commissario a seguito delle dimissioni del sindaco Franco Froio e di alcuni consiglieri di maggioranza,annulla l’esenzione per il ticket della mensa scolastica,questo crea come è prevedibile una situazione al limite, eppure il comune di Montepaone non ha dichiarato il dissesto economico,anzi le entrate ci sono e molte,il comune è solo commissariato,allora perché   si chiedono molte famiglie ,annullare questo aiuto che  tanto piccolo non è?  Da sempre il comune come tanti in Italia aveva creato come è giusto che sia una esenzione che a turno aiutava le fasce più deboli all’esenzione del pagamento,garantendo un servizio importante,ora le famiglie che non possono usufruire di questo servizio,devono presentare ogni giorno alla segreteria della scuola un permesso per l’uscita,fare mangiare i figli a casa propria per poi riportarli per il tempo pieno,oppure cosa ancora più “antipatica” fare mangiare i figli a menza con un panino,ma questo perché si chiedono in molti? Quando la crisi economica viene pagata dai più piccoli .È un fenomeno balzato tristemente agli onori della cronaca negli ultimi tempi e destinato purtroppo ad estendersi in futuro, un fenomeno che coinvolge tutto il paese, da nord a sud e che colpisce centinaia di famiglie oppresse dalla crisi economica. Ma quel che è peggio è che a pagarne lo scotto sono i bambini, gli alunni delle scuole materne ed elementari, bambini esclusi dalle mense scolastiche dei loro istituti, bambini “vittime” delle politiche di rigore dei propri Comuni che puniscono così le famiglie bisognose, “colpevoli” di non  potere fare fronte per questo balzello,nonostante l’ISEE segna in casella uno zero, Bambini dunque costretti a lasciare la scuola all’ora di pranzo, o a portarsi il pranzo da casa e consumarlo in un’altra aula, adibita oppure a vedersi privati del dolcino di fine pasto. Tutte le scuole dell’infanzia e primarie che prevedono nel proprio curriculum il tempo pieno dovrebbero offrire ai propri piccoli alunni il servizio mensa, per poter dare loro la possibilità di consumare il pasto insieme agli altri bambini, favorendo così la socializzazione. Visto che non esiste una disposizione nazionale che sia in grado di generalizzare i criteri di accesso al servizio per tutto il territorio nazionale, la refezione diventa un servizio opzionale che i comuni mettono a disposizione degli alunni e quindi delle famiglie, previo pagamento di un ticket giornaliero che varia da scuola a scuola e da città a città. Addirittura in alcuni comuni non è prevista affatto l’esenzione del pagamento della quota di contribuzione anche in presenza di redditi molto bassi e anche laddove è prevista l’esenzione, spesso non risultano omogenei né i criteri né la soglia di accesso. Dunque mentre per molte famiglie il ticket potrebbe sembrare un costo irrisorio, per la maggior parte la morsa della crisi rende impossibile il pagamento di questo contributo giornaliero.

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consiglio comunale,assente la minoranza

Gasperina (Cz) – Non c’è pace tra gli ulivi,non è il famoso film anni 50 del regista De Sanctis maestro del neorealismo,ma quello che avviene tra il gruppo di maggioranza guidato dal sindaco Gregorio Gallello e quello di Alleanza per Gasperina dei consiglieri di opposizione Alessandro Macrina e Domenico Lomanni,una frattura insanabile che ha già in passato ha  registrato l’assenza dai lavori in aula consiliare. Consiglio comunale a Gasperina,dunque  alla presenza del solo gruppo di maggioranza,il gruppo di opposizione,”Alleanza per Gasperina,”dei consiglieri Domenico Lomanni e Alessandro Macrina ha fatto pervenire al protocollo i motivi di questa assenza ,stante secondo loro un rincaro eccessivo di tributi,un solo dato continua l’opposizione ammonta a 1.644.918,92 i tributi e le tasse che dovranno pagare i cittadini,”ma sulla base di quali conoscenza  della realtà e soprattutto ,recita il documento, pensate che i cittadini di Gasperina possano pagare complessivamente una somma così esorbitante?”Dati stridenti continua il documento soprattutto se si considera il ritocco del 30% in aumento della Tarsu 2013,che significa in soldoni che servono pagamenti per altri 60 mila euro.”il consiglio entrava nel vivo dei punti all’ordine del giorno, il sindaco Gregorio Gallello dava letture dei punti approvati nelle precedenti sedute e si passava al rendiconto del punto riguardante  l’integrazione della delibera riguardante la ricognizione e la valorizzazione del patrimonio immobiliare, si chiedeva in buona sostanza  una stima e il relativo crono programma,il punto successivo riguardava  la conferma della delibera all’oggetto servizio idrico integrato e le tariffe da aggiornare come gettito,mentre il punto relativo alla TARSU veniva rendicontato in modo esaustivo dal vice sindaco Saverio Catrambone,rimodulazione delle tariffe adeguando i nuovi costi aggiungendo i costi relativi al conferimento in discarica,per arrivare come per legge alla totale copertura integrale del servizio. L’ultimo punto all’ordine del giorno riguardava il riscontro alla richiesta di chiarimenti e integrazioni pervenuta dal ministero dell’interno ufficio risanamento enti pubblici dissestati,per la rideterminazione della ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato anno 2013 ed allegati,in pratica  dopo il lavoro svolto dagli uffici preposti,dal revisore dei conti e dal segretario comunale Rotiroti,questi documenti saranno trasmessi per fare collimare il preconsuntivo,adeguando le entrate e abbassando i costi,numeri diceva il sindaco Gregorio Gallello importanti e allo scopo,concludeva il sindaco ringrazio tutti gli uffici e i tecnici per l’ottimo lavoro svolto per far sì che questo importante strumento finanziario sia efficace.”

assemblea pubblica”NO’ all’eolico”

Montauro (Cz).  Ad iniziativa della proloco di Montauro,è stata convocata una assemblea pubblica per discutere assieme ad amministratori e cittadini la delicata questione sull’installazione di numerosi impianti di produzione di energia alternativa,mini pale eoliche che stanno per essere installate nel comune di Montauro. L’assemblea è stata chiesta per la preoccupazione di una possibile devastazione ambientale e paesaggistica di un territorio già ampiamente circondato e occupato da numerose installazioni ad energia eolica,presenti all’incontro il presidente della proloco,Pantaleone Clericò,il sindaco Pantaleone Procopio,il responsabile dell’ufficio tecnico Pantaleone Narciso,il vice sindaco Salvatore Bellocci e il consigliere comunale Leo Pisano,già negli anni passati l’amministrazione comunale si era opposta all’installazione di un parco eolico proprio nel suo territorio per salvaguardare le particolare caratteristiche storico-ambientali. E’ rilevante a riguardo ricordare che il territorio di Montauro è stato gestito per oltre sette secoli dalla Grancia di San Giacomo-San Anna di cui i resti monumentali sono attualmente in fase di restauro. Durante il dibattito è dunque emersa una nuova volontà di tutela ma la normativa nazionale e regionale non consente limiti e non ha sufficiente potere di interdizione anche se sarebbe necessario un approfondimento tempestivo sulla questione già da alcuni mesi. I cittadini hanno formulato varie proposte,chiedere un vincolo paesaggistico per il territorio di Montauro,contattare la società gestione servizi energetici,limitare i KW di produzione e porre dei precisi vincoli all’interno dei lotti interessati all’installazione. Sono state messe in evidenza,inoltre alcune ambiguità presenti nei contratti proposti tra singoli proprietari terrieri e società esterne che propongono l’installazione. L’amministrazione comunale si è impegnata ad agire celermente per mettere in atto tutte le iniziative e gli atti amministrativi possibili per la tutela del territorio,in particolare il consigliere Leo Pisano ha proposto di adottare immediatamente il PSC nel quale sono contenute norme di regolamentazione e di contrasto al fenomeno o nel caso non fosse possibile adottare il PSC  andare in consiglio comunale per affrontare una variante all’attuale PRG  che contenga le stesse norme.

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