History cafè e Blue moon – Aziende solidali – donazione

Circa 150 mascherine per il “Pugliese” di Catanzaro, la donazione di due fratelli di Montepaone

Un gesto di solidarietà a favore dell’ ospedale in questo momento di grave emergenza sanitaria, circa 150 sono le mascherine donate questa mattina dai due fratelli Valerio e Antonio Paparazzo, titolari dell’History Cafe e del bar Blue Moon di Montepaone, all’ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro.

La consegna è avvenuta oggi presso il presidio ospedaliero alla presenza di un dirigente, un piccolo gesto per una grande speranza.

HELP – AIUTIAMO

Questa mattina nei pressi di Montauro si è allontanato da casa questo esemplare simil golden retriever (taglia medio/grande). Non si hanno sue notizie dalle 8.30 ca. Solitamente lui è solito muoversi verso il lungomare di Montauro

Vi chiedo massima collaborazione, ve ne sarò riconoscente. Chi avesse notizie è pregato di contattarmi al n. 3203022599

Emergenza coronavirus, Italia zona rossa

A causa dell’emergenza coronavirus, il Governo ha disposto la zona rossa per tutta l’Italia con decreto in vigore da oggi. “Non ci sarà più la zona 1 e 2 della penisola – le parole del Premier Giuseppe Conte nella conferenza stampa di ieri sera – Tutta l’Italia sarà in zona protetta. Bisognerà evitare sull’intero territorio gli spotamenti a meno che non siano motivati per comprovate ragioni di lavoro, casi di necessità o motivi di salute. Inoltre aggiungiamo pure un divieto di assembramenti all’aperto in locali aperti al pubblico. La decisione giusta oggi è di restare a casa. L’Italia è nelle nostre mani e ognuno deve fare la propria parte, con senso di responsabilità”.

In basso è possibile scaricare la cosiddetta ‘Autocertificazione‘,che consente di spostarsi in tutta Italia. Ovviamente bisognerà dimostrare che ci si muove per motivi di lavoro oppure per gravi esigenze sanitarie o familiari.

QUI TROVI IL DECRETO DPCM AGGIORNATO 11 MARZO 2020

SCARICA IL MODULO DA QUI

Il Forum Terzo Settore incontra gli aspiranti governatori

Il confronto al quale il Forum del Terzo Settore di Catanzaro – Soverato ha invitato a partecipare i candidati alla presidenza della Regione – Jole Santelli, Filippo Callipo, Francesco Aiello e Carlo Tansi – giovedì 16 gennaio, a partire dalle ore 15.30, nella Sala del Consiglio Provinciale di Catanzaro, è molto atteso. Di sicuro non è usuale che gli aspiranti governatori si ritrovino a dedicare un momento della loro campagna elettorale all’approfondimento delle tematiche sociali, ed è per questo che l’occasione è a dir poco imperdibile per il mondo del Terzo Settore di presentare a chi governerà questa bistrattata regione le istanze di un’intera comunità.

La mancata integrazione tra il comparto sanitario e sociale, la forte contrazione delle risorse destinate ai servizi di assistenza, il divario sempre più crescente con le regioni del Nord nelle spese destinate al sociale (appena 25,5 in Calabria rispetto alla media nazionale di 116,3 euro), non sono di certo problematiche che riguardano solo una parte dei calabresi. Chi, infatti, sarà eletto dovrà essere preparato in tema di welfare e sociale, perché è da qui che ha inizio la risalita possibile di una regione manchevole in tutto. Ma i candidati saranno anche chiamati ad esprimersi sulle politiche del lavoro, che devono potersi fondare su una programmazione articolata e lungimirante in grado di comprendere le istanze dei più giovani che anelano solo ad emigrare. Tante saranno, quindi, le domande che il portavoce del Forum, Giuseppe Apostoliti, e il direttore de LaCnews24.it, Pasquale Motta, in qualità di moderatore dell’incontro, rivolgeranno agli aspiranti governatori: ma saranno previsti anche interventi dal pubblico che si attende essere numeroso, a dimostrazione che il comparto sociale, da “cenerentola” degli argomenti affrontati dalla politica, ormai domina la scena, visto che è proprio in tema di lavoro, sociale e sanità che si gioca la partita più importante per la regione più povera d’Italia e d’Europa.

                                                       Forum Terzo Settore Catanzaro- Soverato

evento in memoria di De Andrè – comunicato stampa

Grande successo lo scorso sabato per “Una morte apparente”, evento dedicato al cantautore Fabrizio De André, in occasione del 21° anniversario dalla sua scomparsa.

Nato dalla sinergia tra Dorian – la cultura rende giovani, Casa Due Torri e associazione Via degli Ulivi, il tributo a De André ha gremito completamente il padiglione del parco Gancìa, nel centro storico di Sambiase.

Un alternarsi di musica, arte e poesia, aventi come punto di riferimento il cantautore genovese; la serata non ha espresso solamente una mera rievocazione manieristica dell’autore, bensì ha prodotto un ricordo caloroso e partecipato, un’occasione in cui il personale legame con Faber ha avuto modo di esprimersi in un grande abbraccio collettivo.

Particolarmente sentite sono state le testimonianze dell’onorevole Giuseppe D’Ippolito (M5S) e dell’assessore alla cultura del comune di Lamezia Terme Giorgia Gargano: il primo ha dato testimonianza – figlia di una conoscenza diretta – della fragilità e della sensibilità, talvolta mascherata da un atteggiamento burbero e distaccato, del De André; la seconda ha ricordato il momento in cui apprese della morte del cantautore e della mostra dedicata a Faber tenutasi a Genova, al quale partecipò il marito, l’artista Maurizio Carnevali.

Proprio Maurizio Carnevali, insieme a Ferdinando Cimorelli, sono i maestri autori delle opere che hanno impreziosito il palco del Gancìa, tutte ispirate ai testi deandreiani: La guerra di Piero, Canzone dell’amore perduto e Bocca di Rosa. L’artista Carnevali, emozionato e commosso dal clima della serata, ha deciso di donare una delle sue opere agli organizzatori dell’evento, che hanno convenuto di lasciarlo presso il parco, location della manifestazione.

Rimanendo in tema artistico, il maestro Riccardo Tropea ha eseguito durante l’evento, in live painting, un ritratto del cantautore genovese, il quale ha costituito il primo premio in un’estrazione che ha avuto luogo durante la manifestazione.

La serata ha preso il via con i saluti da parte di Franca Adriana Isgrò, presidente della associazione Via degli Ulivi, la quale ha ringraziato il pubblico per la calorosa risposta, invitando tutti a frequentare maggiormente il parco.

La parola è poi passata a Roberto Martello, uno dei due conduttori e ideatore e organizzatore della serata, il quale ha analizzato alcuni testi di De André, come La guerra di Piero e Dolcenera, evidenziando l’apporto umano e poetico del compositore genovese, ponendo l’accento su alcuni versi che possono a ben donde essere considerati poesia: «nella pietà che non cede al rancore, madre, ho imparato l’amore».

D’ispirazione poetica e filologica, è stata la relazione dell’altro conduttore e curatore dell’evento, Giovanni Mazzei, il quale ha sottolineato l’importanza del riappropriarsi di arte e bellezza immersi nella natura, citando in tal modo il Decameron di Boccaccio. Il Mazzei ha anche declamato, conferendo un ritmo totalmente inedito alcuni testi di Faber, come Preghiera in gennaio, Hotel Supramonte e Un Medico, oltre a leggere alcuni componimenti tratti da Via degli Ulivi di Franco Costabile, accompagnato dalle note di un ensemble d’eccezione.

Sezione portante dell’intera serata è stato l’intervento del professore Filippo D’Andrea, il quale, in una intensa e interessante relazione, ha approfondito le tematiche che si trovano dietro alle parole di De André, analizzandole in chiave filosofica e spirituale.

D’andrea ha anche posto in evidenza alcune pregnanti vicinanze tra la poetica di De André e quella del poeta sambiasino Franco Costabile.

Dalla relazione tra De André e Costabile, si è passati al momento musicale in cui D’Andrea si è rivelato vero mattatore della serata, interpretando vari pezzi del repertorio di Faber, oltre all’esecuzione di alcuni brani da egli composti musicando le poesie di Franco Costabile.

Ad accompagnare il professor D’Andrea in questa energica esibizione sono stati i maestri: Giuseppe Andricciola (basso), Luigi Mete (chitarra), Loreno Iannazzo (batteria) e Domenico Scarpino (cajon).

A completare la nutrita scaletta musicale, vi sono state le esibizioni di: Francesco Cristiano (Fiume Sand Creek, Franziska), Saverio Falvo (Ballata dell’amore cieco, Canzone dell’amore perduto) e Enza e Roberto Martello (Geordie).

Dopo la lettura di Smisurata Preghiera effettuata da Roberto Martello, la serata si è conclusa con un momento di convivio con grispelle e vino.

la direzione

LO SPORT NON È DI POCHI, MA DI TUTTI.

Sport di tutti è un programma per l’accesso gratuito allo sport,
un modello d’intervento sportivo e sociale, che mira ad abbattere le barriere economiche
e declina concretamente il principio del diritto allo sport per tutti,
fornendo un servizio alla comunità.
L’obiettivo è promuovere, attraverso la pratica sportiva,
stili di vita sani tra tutte le fasce della popolazione, al fine di migliorare le condizioni di salute
e benessere degli individui.
Sport di tutti è promosso da Sport e salute in collaborazione
con la,s,d Gss Sport e Comune di Montepaone e si rivolge, in questa prima fase,
a bambini e ragazzi dai 5 ai 18 anni.
COS’È
SPORT DI TUTTI
YOUNG
Un percorso sociale, sportivo ed educativo
con attività sportiva pomeridiana gratuita,
offerta ai ragazzi dai 5 ai 18 anni, attraverso
a.s.d Gss Sport che opera presso la palestra dell’Istituto Comprensivo di Montepaone

COMPILA LA DOMANDA DI PARTECIPAZIONE AL PROGETTO
• online sul sito www.sportditutti.it o direttamente
accedendo al portale area.sportditutti.it;
• cartacea presso la società sportiva a.s.d Gss Sport info 348.6260734

SI RIALZA IL SIPARIO AL PICCOLO TEATRO D’ARTE MONTEPAONE

Tutto pronto per la XXII edizione della rassegna “Vernaculandu”. Si parte il prossimo 5 gennaio

Articolo di Gianni ROMANO

MONTEPAONE (CZ) –  24 DICEMBRE 2019 – Arriva la tanto attesa rassegna teatrale ”Vernaculando” la XXII per la precisione, al Piccolo Teatro d’Arte, la “bomboniera” di Montepaone, con il direttore artistico Edoardo Servello, ad eccezione di una tutte calabresi per scelta le compagnie teatrali.

Si parte già domenica 5 gennaio con “Bene ti presento papà”, due atti della compagnia “Luna gialla” di Pellaro (RC). Domenica 9 “Giulietta alla riscossa”, due atti  della compagnia  “I monachellari”, di Delianova (RC).

Il 2 febbraio “È tutta colpa della perpetya”, due atti della compagnia “La bottega del sorriso” di Cittanova (RC), mentre domenica 9 “Cornutu e cuntientu”, due atti della compagnia “Stuazzi e Pittazzi” di Carolei.

Il 16 febbraio “Qua, là, supa, sutta”, due atti della compagnia “Ferroletano” diferoleto Antico. Il primo marzo “Che bella domenica”,  due atti della compagnia  “Il volo delle comete” di Amantea(CS).

Domenica 8 marzo “È tutto un equivoco” due atti della compagnia “La torre” di Nocera Inferiore (SA).

Spettacoli fuori programma il 19 aprile “Lo faccio per amore” della “Compagnia Salernitana” e per giorno 8 maggio due spettacoli in due atti con “Nu … via … vai” della compagnia “Piccolo Teatro d’Arte” di Montepaone  Lido.

Un impegno costante quello di Servello,che èriuscito sia pure con qualche difficoltà a mettere in scena anno dopo anno spettacoli di livello che ha visto la costante presenza di amanti del teatro giunti anche dal comprensorio,se il teatro èarte,il direttore artistico Edoardo Servello riesce anno dopo anno a continuare un percorso culturale di livello.

Presentazione del romanzo fantasy “Dentro l’anima” di Ida Daneri

Mercoledì 17 luglio alle ore 19,00, nella prestigiosa cornice dell’hotel Rada Siri di Montepaone Lido. Ingresso libero.

Intervengono
Ida Daneri, autrice
Francesca Tuccio, editor di Leonida Edizioni

«Li ho rubati, quei maledetti poteri. Sono un assassino, io, non uno stregone!»
Un viaggio alla scoperta di sé in un luogo celato nelle pieghe del tempo e dello spazio: amore e avventura fantastica sullo sfondo di uno scontro feroce tra luce e oscurità.

Sinossi:

Un lungo, pericoloso e intenso viaggio in un luogo singolare, ma anche in profondità dentro l’anima alla ricerca della propria vera essenza, nel superamento di un passato dall’eredità pesante per costruire un futuro che non sembra più esistere.
L’ambientazione è fantasy: una valle incantata celata nelle pieghe del tempo e dello spazio da una potente magia che affonda le proprie radici nella filosofia, dove pensieri e ricordi sono il filo conduttore.
Il giovane stregone, Xeymus O’Moore, dovrà trovare la fiducia in se stesso; comprendere il sentiero di predizione delle rune e ricongiungere l’anima; accettare il perdono e abbandonarsi all’amore; e sconfiggere infine l’oscurità sfidando con coraggio e dolore mille pericoli.
È una storia d’amore e d’avventura, alla ricerca del proprio vero io; la lotta tra maghi, stregoni, esseri umani generosi e spiriti malvagi, lo scontro feroce tra luce e oscurità per la sopravvivenza; la ricerca del perdono per le proprie colpe e l’anelito verso l’amore, nella riscoperta della propria luce e valore.
È la battaglia disperata dell’Anima Oscura per raggiungere la propria integrità a scapito di ogni essere vivente; è la difesa coraggiosa di chi ha imparato di nuovo a credere in se stesso, in un crescendo di incantesimi sempre più potenti, eredità incisa con le rune nel leggendario libro di un potente stregone che, per amore, ha saputo scindere anche l’anima.

L’autrice

Ida Daneri è nata a Vigevano nel 1959, dove vive con marito e figlia. Laureata in Economia e Commercio presso l’Università di Pavia, ha trascorso la vita tra numeri e norme fiscali, svolgendo con successo la professione di Dottore Commercialista; ha redatto anche articoli per riviste e quotidiani di settore e ha collaborato alla stesura di opere specialistiche.
L’amore per la scrittura si è incanalato in racconti e romanzi con ambientazione fantasy, privilegiando sogno e magia rispetto alla realtà quotidiana. Nelle sue storie l’avventura si fonde col romanticismo, senza mai dimenticare una sensuale vena di erotismo; spesso le tinte sono drammatiche e l’introspezione è sempre profonda. Lo stile è curato, ricercato nel linguaggio, capace di creare immagini vivide nel lettore.
Ida Daneri ha anche un blog (Il segreto di Ida – https://ida.blogfree.net ) ed è contattabile alla mail Ida_Daneri.@yahoo.it

Comunicato stampa

L’assemblea soci del CSV di Catanzaro approva il bilancio in vista della fusione con KR e VV

L’approvazione da parte dell’assemblea soci del bilancio consuntivo e del preventivo del CSV di Catanzaro non poteva che essere all’unanimità: nonostante la continua e sempre più incisiva contrazione delle risorse, il CSV, infatti, ha dato prova in questi ultimi anni di saper ispirarsi al criterio della prudenza pur tenendo fede alla copiosa programmazione di attività. E pur avendo ridotto le spese di gestione, ha comunque investito nell’attività di animazione territoriale con le feste del volontariato a Catanzaro e a Soverato (coinvolgendo nell’organizzazione più di duecento volontari e registrando la partecipazione di un migliaio di persone circa), nei campiscuola di Protezione Civile per under 14 con la partecipazione di dieci associazioni attive sul territorio, e nei percorsi formativi e nei seminari di un certo livello. L’apertura della sede a Lamezia Terme, in cui è garantita la presenza di alcuni membri dello staff del CSV per due volte a settimana, e che in autogestione ospita le varie iniziative e le riunioni di cui le associazioni facciano richiesta, è stata comunque realizzata a fronte di un budget complessivo ridotto del 55%. Quest’ultima iniziativa non si discosta dall’ambito di servizi e di partecipazione che il CSV continua a promuovere e a favorire, come hanno ben spiegato il presidente Luigi Cuomo, il direttore Stefano Morena, il referente dell’area consulenza Giuseppe Merante e la presidente del Collegio dei Revisori Lucia Tiriolo, che ha rivolto un plauso agli sforzi compiuti dal CSV nel garantire percorsi di qualità. Specie se si pensa anche alla delicata fase che si sta delineando – quella, cioè, di fusione con i Centri Servizi di Crotone e di Vibo Valentia, che verranno incorporati al CSV di Catanzaro, più grande per dimensione e dotato di personalità giuridica – e che vede nel 15 luglio la fase di scadenza del termine per la presentazione all’Organismo Nazionale di Controllo della manifestazione di interesse per la creazione del CSV della Calabria centrale.
L’auspicio è che, in vista del cambiamento epocale nella geografia sociale della regione, l’assemblea soci del CSV di Catanzaro sia pronta e presente nei numeri previsti a modificare lo statuto del CSV per adeguarlo al nuovo soggetto giuridico, che prenderà vita il 1° gennaio 2020.
Nel corso dell’incontro è stato anche presentato il nuovo bilancio sociale del CSV, che verrà pubblicato con una nuova veste grafica nel sito istituzionale (www.csvcatanzaro.it).
Ufficio stampa CSV Catanzaro

Comunicare in pubblico: quando la forma diventa sostanza

I partecipanti al percorso formativo sulla comunicazione in pubblico, promosso nei giorni scorsi dal CSV di Catanzaro, hanno avuto sessanta secondi per presentarsi. Sessanta secondi in cui raccontare com’è nata la loro adesione ad un progetto associativo del quale sono espressione, e di come perseguono gli impegni presi. Pochi. Davvero pochi per chi ancora non è avvezzo di tecniche comunicative, specie da esplicare in pubblico, e per chi evidenzia tra le maggiori difficoltà incontrate l’emozione, i vuoti di memoria, la timidezza, la distrazione, l’ansia nel concentrarsi sul messaggio che si vuole dare. A tenere il tempo, l’esperto del Laboratorio delle Idee Sergio Mustica, affiancato da Michelangelo Cardinaletti che provvedeva alle riprese: ed è così che, per due mezze giornate, una delle sale dell’hotel Guglielmo è diventato il set di comunicatori in erba che si sono cimentati in interviste (sempre a tempo) e discorsi rivolti alla platea. Quel che è certo è che nella comunicazione non è possibile fermarsi al “contenuto” di quel che si vuole dire in pubblico, ma bisogna concentrarsi sul “come” lo si vuole dire. “La forma, nella comunicazione, diventa sostanza – ha infatti ribadito Mustica – Comunicare è una “terapia”, è un mettersi alla prova accettando il rischio di fare brutta figura. Alla base c’è il credere in quello che si dice: solo così, infatti, possiamo stare certi che il messaggio arrivi anche all’ultimo seduto in platea”.
Il parlare in pubblico richiede, innanzitutto, una capacità di ascolto volta ad individuare il target di chi si ha di fronte: e per raggiungere il risultato che ci si è posti, occorre concentrarsi sul “progetto” al centro dell’intervento. Se poi a muovere quel progetto è la passione, possiamo stare certi che quel discorso arrivi dritto al cuore di chi ascolta. Un po’ come fece re Giorgio VI, nello storico annuncio alla radio della dichiarazione di guerra alla Germania da parte del Regno Unito. In quel mitico discorso, che ha ispirato il film “Il discorso del re” di cui Cardinaletti ha proiettato lo stralcio finale, il re inglese, storicamente noto come balbuziente, ha dato prova che “parlare in pubblico” è un fatto mentale. E che tutte le difficoltà possono in realtà essere superate con un po’ di esercizio e di convinzione.

Ufficio stampa CSV Catanzaro

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