Si sono vissuti autentici momenti di grave tensione al comune di Montepaone ,centro di una vicenda umana che tocca i sentimenti e il bisogno della gente,dieci famiglie hanno occupato dieci alloggi di proprietà comunale adiacenti via De Siena nella piazza già ribattezzata piazza della rivoluzione,l’amministrazione convocava al comune queste dieci famiglie alla presenza dei carabinieri della stazione e della compagnia di Soverato,subito davanti alla sede comunale si formava un capannello di persone che andava poi a prendere posto nel corridoio della sede comunale,il  luogo tenente Giuseppe Di Cello invitata le dieci famiglie ad entrare nella stanza del sindaco dove erano presenti alcuni esponenti della maggioranza,e il responsabile dell’ufficio tecnico Franco Ficchì,il consigliere Roberto Sestito presente al comune non veniva invitato a questo incontro,a porte chiuse,neanche alla stampa è stato concesso di prenderne parte,il sindaco Froio e il tecnico Ficchì mettevano al corrente i presenti a quali reati andavano incontro per occupazione abusiva,cosa poi che avrebbe comportato la loro esclusione da altri bandi di assegnazione,come un marchio marcato a fuoco,si è cercato di portare la discussione su livelli accettabili ma da una parte la burocrazia con i suoi tempi e le sue norme,dall’altra persone che hanno bisogno di un alloggio considerato tale in tempi certi,le parole però prendevano  poi posto alle grida disperate,urla forti di chi ha davvero bisogno di un alloggio,una donna ha accusato un malore,gli animi si sono scaldati quando il comune ha ribadito che già da oggi partiranno gli sfratti esecutivi da completarsi entro e non oltre quindici giorni,dopo di che si passerà agli sfratti forzati,allora in quella fase tutti gli arredi,le povere cose portate con mezzi di fortuna saranno oggetto di sgombero,una situazione delicata,per il sindaco Franco Froio un gesto dovuto,come ha dichiarato a fine incontro,la graduatoria esisteva ma è stata sospesa in attesa di riformularne un’altra,ma tutto questo tempo queste famiglie non ce l’anno,davvero,storie triste si intrecciano,una famiglia con una bambina disabile che è costretta a interventi costosi,una famiglia di extracomunitari,ed ancora la vedova che non ha un reddito tale da potersi pagare un affitto,e chi una casa l’aveva in fitto,ma inidonea ad essere abitata,muffa e disagi all’ordine del giorno,ora si spera che si possa trovare una soluzione ottimale senza che dieci famiglie di Montepaone incorrano nelle maglie della giustizia,e rimangano senza un tetto sulla testa,quindici giorni di attesa,sperando che nel frattempo si possa trovare una formula che non danneggi il comune,con atti dovuti ma sicuramente impopolari, e queste famiglie,bisognose solo di avere una casa.

[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

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