Si è tenuto un affollato incontro presso la sala convegni del villaggio Estella a Montepaone lido, per discutere di legalità e percorsi di educazione e solidarietà. L’iniziativa  è stata organizzata dall’associazione Solidales in sinergia con il centro servizi di volontariato della provincia di Catanzaro.Presenti  allo scopo  il procuratore aggiunto del tribunale di Reggio Calabria, Nicola Gratteri e il presidente dell’ordine dei giornalisti della Calabria, Giuseppe Soluri.  Tante le autorità civili e militari presenti e  numeroso il pubblico accorso ad  ascoltare il giudice Nicola Gratteri considerando che  è sempre un grande piacere ed un motivo valido per conoscere un fenomeno diffuso come la ’ndrangheta. Temi forti, affiliazioni, modelli di vita estrema, di questo si è discusso con la partecipazione degli studenti dell’istituto comprensivo. Proprio agli alunni presenti il compito di leggere alcuni brani, tratti da testi che si sono occupati di mafia e antimafia, presente anche l’attrice Anna Maria De Luca che ha letto con passione e trasporto un brano di Leonida Repaci, ma la sala era tutta per Gratteri,i presenti  aspettavano l’intervento che si è dimostrato quello atteso alla vigilia, uno spaccato di vita calabrese, fatti, nomi e situazioni che rendono il fenomeno ’ndrangheta diffuso in tutto il mondo. Il giudice nel suo discorso ad una sala attenta e partecipe diceva come nel corso degli anni avesse spesso incontrato i giovani tentando di parlare il loro linguaggio. Non serve fare filosofia sulla mafia ma spiegare i motivi per cui non conviene delinquere, continuava Nicola Gratteri. Più volte ho spiegato che entrare nella mafia vuol dire intraprendere un percorso senza uscita e che l’apparente ricchezza viene maledetta nel momento in cui da semplici servi dei grandi capi si finisce in galera.” “Sono in pochi quelli ad arricchirsi con la ndrangheta  e sono i capi mafia, continuava Nicola Gratteri, i predestinati a divenire capimafia sono i figli di chi ha questa carica in tutta la storia della ndrangheta solo pochissimi casi contano l’escalation di un semplice picciotto. È importante,continuava Nicola Gratteri, capire quindi che divenire un corriere della droga finisce per essere una condotta alla perdita della libertà anche attraverso la morte.” Nicola Gratteri diceva poi agli alunni” di studiare per divenire capaci di superare onestamente i concorsi e raggiungere posti rilevanti senza il bisogno dell’aiuto di nessuno e di protestare se i loro professori non svolgono appieno il loro lavoro.” Ma Nicola Gratteri continuava dicendo che una riforma della scuola e del sistema giudiziario secondo il suo punto di vista sono le basi per sconfiggere la ndrangheta che altrimenti “non si sconfiggerà mai”. Gratteri smentisce quanto detto dal presidente della repubblica  Napolitano “Non serve lanciare messaggi ottimistici se non si cambiano le cose la ndrangheta non si sconfiggerà capisco che tutti cercano l’equilibrio ma io non sono uomo di equilibrio e non mi piace prendere in giro nessuno.”

[box type=”bio”] Articolo e foto  di Gianni Romano[/box]

 

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