Il Piano comunale di spiaggia ha lo scopo di regolamentare l’organizzazione dell’arenile, incrementando e qualificando il livello dei servizi turistici, salvaguardare e tutelare il litorale nella organizzazione e gestione delle aree in concessione destinate alla balneazione. Nello specifico si vuole evidenziare l’importanza del Piano di indirizzo regionale per l’utilizzo del demanio marittimo ai sensi dell’ art. 6 della legge regionale n° 17 del 21 dicembre 2005 che “contiene tutti gli elementi necessari alla verifica della compatibilità paesaggistica dell‟intervento” che le Amministrazioni comunali devono  portare a compimento. Il territorio è dotato di un notevole patrimonio ambientale tutta la costa ha un forte impatto visivo ed attrattivo (che ha contribuito a fare della risorsa mare quella maggiormente sfruttata ai fini turistici) si passa ad una zona collinare ricca di verde e dotata di numerosi ambiti di percezione visiva dai quali è possibile ammirare in tutta la sua estensione il territorio comunale. Quali principi ispiratori?” la sostenibilità, a dirlo il presidente  provinciale Salvatore Gallelli,cioè assicurare che il processo di trasformazione preservi da alterazioni irreversibili i connotati materiali essenziali del territorio e delle sue singole componenti e ne mantenga i connotati culturali conferiti dalle vicende naturali e storiche; il miglioramento della qualità della vita e della salubrità degli insediamenti urbani; la salvaguardia, continua Gallelli,la valorizzazione ed il miglioramento delle qualità ambientali architettoniche del tessuto esistente, finalizzato ad eliminare anche situazioni di svantaggio territoriale.” Cosa è cambiato negli ultimi anni?  “Negli ultimi anni tale ambito costiero, per far fronte alle esigenze del turismo estivo ,continua Gallelli, è stato attrezzato con numerosi lidi, intervallati da tratti di spiaggia libera (la legge impone il 30% dell’arenile alla libera balneazione) nel contempo vi è la necessità di attuare adeguate strategie che consentano di valorizzare nel modo migliore possibile tale importante patrimonio ambientale, che in tal modo potrebbe diventare una dei punti di forza che da sempre basa la propria economia sulla industria turistica. E‟ necessario puntare verso il “miglioramento” qualitativo della offerta turistica che riguardi non solo l‟ambiente e le attrezzature ricettive, ma anche tutti quei servizi complementari che possono in tal modo costituire i poli di eccellenza per l‟attrazione del flusso turistico, come appunto gli stabilimenti balneari e le attrezzature ad essi connesse. I Piani Spiaggia sono finalizzati a migliorare la fruibilità del litorale costiero da parte dei residenti e dei turisti (offrendo attrezzature e servizi adeguati), contribuendo a risolvere in parte la perdita di capacità attrattiva del paese, vista la tendenza degli ultimi anni verso una diminuzione delle presenze stagionali. Solo attraverso una offerta adeguata si può,continua Gallelli, pensare di innescare fenomeni di rilancio economico, in particolare turistico.” E  La gestione del territorio? ”Tra i fattori strategici di una moderna pianificazione, uno dei momenti più qualificanti per tutte le azioni programmatiche e costituisce un sicuro fattore di sviluppo. In tale contesto non bisogna trascurare,continua Gallelli, l’aspetto fondamentale caratterizzante la normativa regionale di Settore, relativamente alla tutela ambientale e allo sviluppo ecosostenibili, anche attraverso il supporto della bioarchitettura e l’uso dei materiali ecocompatibili, più volte richiamati nel PIR e nei redigendi PCS al fine di migliorare ulteriormente la qualità  dei suddetti servizi. La gestione comporta, quindi, l‟individuazione dei valori d’uso delle risorse e delinea mediante la pianificazione, continua Gallelli,una serie di attività, tecniche ed economiche, da svolgere in vista della realizzazione più o meno graduale degli obiettivi. L’adozione del Piano Spiaggia contribuisce positivamente ad una oculata e saggia gestione della dimensione turistica della fascia costiera comporta di sicuro un recupero di tante ricchezze e la valorizzazione socio-economica delle zone.” E  la risposta del mercato? ”Ovviamente, continua Gallelli,una concorrenza che va affrontata non solo puntando sulla valorizzazione delle risorse naturali, ma proprio sul piano dei servizi al turista balneare. Fortunatamente gli operatori, grazie al loro spirito innovativo, hanno fatto in modo che il fattore spiaggia operi da traino per l’economia fondata sul turismo, anche se ancora c’è tanto da fare per garantire migliori servizi. Ancora una volta, conclude il presidente Salvatore Gallelli,infatti, servizi qualificativi significano sviluppo delle strutture, qualificazione del personale, tutti fenomeni che non possono che portare un arricchimento delle economie locali. Pertanto, come già ricordato in altre occasioni, però la sussistenza degli effetti positivi sarà possibile solo fino a quando la gestione del fenomeno turistico balneare sarà condotto con quell’intelligenza che ha portato ai livelli attuali.”

[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

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