Gasperina – la globalizzazione vista da molto lontano

Il mondo è bello perché vario, questo dice un vecchio adagio. Saverio Macrina nativo di Gasperina ridente paese del catanzarese, cresciuto a Roma si è sposato con rito buddista in Thailandia con una bellezza del luogo e ha creato, con la moglie anche una attività commerciale in quel paese, ma le sue radici e i suoi legami con l’Italia sono forti come è forte il senso di appartenenza. Lontano migliaia di chilometri dal suo mondo abituale ha il polso dell’attuale globalizzazione mondiale e nella sua intervista dice : ”Cominciamo da un contesto globale perché possiamo, così, capire meglio anche il nostro paese,inizia così Saverio Macrina, sono passati venti anni da quando, su una rivista americana si pubblicava una notizia con grande rilevanza e approfondimenti: un’azienda in crisi, credo automobilistica ma non ho un ricordo esatto, aveva licenziato degli operai e aveva cambiato strategie di mercato e questo aveva fatto salire il titolo in borsa. Ora,continua Macrina, questa sarebbe solo una notizia di rilevanza sociale, perché le “ ristrutturazioni “ sono diventate una pratica frequente e, spesso, sono fatte per dare un segnale ai mercati e far risalire il titolo in Borsa. Venti anni fa,continua Macrina, la notizia era che un’azienda in crisi poteva lievitare il proprio capitale attraverso un’operazione di questo tipo. Se poi è un “lifting” senza effetti sostanziali, si vedrà,da allora sono diventati appetibili per le proprietà Manager in grado di gestire questi progetti e sono incoraggiati dalle cosiddette “ stock option”. Se io fossi un operaio,dice Macrina, non so se mi sentirei più tranquillo, quindi, a lavorare in una piccola azienda che non in una quotata in Borsa. Così va il mondo, comunque, e l’economia è in mano ad un gruppo ristretto di grandi finanzieri. Sto scoprendo l’acqua calda. Per dire una cosa però e avvicinarmi all’Europa e all’Italia. Il “ Mercato” è come la pioggia e non è nella nostra disponibilità decidere quando e se pioverà. Non è né un bene né un male , come la pioggia. Se abbiamo paura di bagnarci apriamo l’ombrello, se abbiamo bisogno di irrigare un campo speriamo che piova, se ci bagniamo, inavvertitamente, ci può prendere una polmonite. La pioggia insomma è un Fatto e il “Mercato “ è un Fatto. La nostra fortuna, momentanea, è, a mio avviso,continua Macrina, l’adozione della Moneta Unica Europea e la conseguente maggiore stabilità del Sistema. Certo abbiamo avuto un aumento dei prezzi ma l’alternativa sarebbe stata, per paesi a rischio come l’Italia, una situazione di tipo Sudamericano .Ho detto momentanea perché facciamo fatica ad accettare, in Italia, il Fatto, quindi essere pragmatici, e la politica si comporta spesso, per propaganda e/o ignoranza, come se si potesse fermare la pioggia. Peraltro il governo dell’economia ha una strada quasi obbligata sugli adempimenti internazionali mentre, continua Macrina,sulla spesa interna, e qui riprendo un’idea del Presidente Fini di un “think tank” di cervelli, c’è molto da discutere e approfondire su dove tagliare e dove immettere risorse. In Italia però, oggi, il problema maggiore è capire quale sarà lo sbocco di una crisi istituzionale che tiene in fibrillazione continua tutta la società; In vista, comunque, di questo cambiamento ci sono stati dei riposizionamenti e soprattutto tattica, tattica e ancora tattica, a mio avviso, peraltro, illusoria. La caduta del Berlusconismo non potrà non essere che una caduta del “sistema”,conclude Saverio Macrina, e saranno ben pochi i protagonisti a vario titolo che ne usciranno politicamente indenni. Così com’è successo per il “ sistema “ della Prima Repubblica.”

[box type=”info”] Articolo e foto di Gianni Romano[/box]