valorizzazione di prodotti tipici e identitari alla “Festa della Montagna” di Girifalco

Gal “Serre Calabresi”, valorizzazione di prodotti tipici e identitari alla “Festa della Montagna” di Girifalco

Nell’ambito del progetto “Filiere corte e mercati locali”, previsto dalla misura 19 “Sostegno allo sviluppo locale Leader”, finalizzato alla partecipazione e all’organizzazione di eventi a livello locale, quali sagre, degustazioni, show cooking, diretti a far acquisire ai cittadini e consumatori l’importanza dell’agricoltura di prossimità e dei prodotti a km 0 e filiera corta”, il  Gal “Serre Calabresi” ha partecipato, con la concessione di un contributo, alla seconda edizione della “Festa della Montagna” di Girifalco.

Il primo di una serie di eventi itineranti e di cooperazione interterritoriale che il Gruppo di Azione locale ha inteso sostenere.

La manifestazione, organizzata dall’Amministrazione comunale, è stata accolta nell’amena cornice di Monte Covello, luogo che si contraddistingue per la sua ricchezza naturalistica.  Posto al centro dell’istmo di Catanzaro, nel punto più stretto della penisola italiana, si affaccia su due mari.

Dal pomeriggio giochi e sport hanno intrattenuto bambini e ragazzi. Prodotti della migliore produzione locale, presenti, dal dolce al salato, in stand gastronomici e casette di legno, hanno deliziato i palati dei numerosi partecipanti.  In questo contesto si inseriscono anche gli show cooking e l’assaggio di tre preparazioni rappresentative della tradizione: melanzane ripiene, braciole di patate e “patati e pipi”, volti a promuovere la cultura del gusto e la qualità del cibo. Curiosità hanno destato gli artigiani in mostra. Il ritmo della tarantella ha animato la serata.  Questi i diversi elementi che hanno concorso a determinare il successo della manifestazione che, nelle intenzioni degli organizzatori, ha avuto «lo scopo di favorire lo sviluppo turistico, sociale ed economico sul territorio montano, la promozione del sistema agroalimentare locale, incentivando il consumo di cibi sani e sostenibili, richiamando l’identità profonda di un territorio».

Finalità che si legano con gli obiettivi del progetto “Filiere corte e mercati locali” che, ha informato il presidente del Gal “Serre Calabresi” Marziale Battaglia, «mira alla valorizzazione delle tipicità, unicità e irripetibilità delle risorse naturali ed enogastronomiche dei territori coinvolti, a promuovere la conoscenza de territorio, la sua crescita socio culturale attraverso la valorizzazione e promozione dei prodotti tipici e identitari.

Il progetto coerentemente agli obiettivi del Pal Spes “Strategie per Restare”, punta anche al recupero del sistema agro-economico tradizionale.  Con il contributo a questa e simili iniziative, infatti, si prende atto anche delle recenti tendenze alla riscoperta memoria storica dei luoghi, al ritorno alla ruralità e della maggiore sensibilità alla genuinità dei prodotti.

La valorizzazione delle aree montane si lega, inoltre, in una visione più ampia, alle linee di operatività del Gal e a progetti di recente avvio».

Ufficio stampa Gal Serre Calabresi

Comunicato, Gal “Serre Calabresi”, convegno su biodiversità, ecosistemi e biodistretto

Gal “Serre Calabresi”, proficuo confronto sui temi della biodiversità, dell’agricoltura, degli ecosistemi e del biodistretto come forma di governance

Ad un confronto particolarmente qualificato, che ha offerto diversi spunti di riflessioni e l’indicazione di diverse linee di sviluppo, ha dato vita il convegno, organizzato dal Gal “Serre Calabresi” su “Ecosistemi dipendenti dall’agricoltura e dalle foreste (biodiversità e funzioni ecosistemiche): il biodistretto del Parco delle Serre e territori limitrofi”.

Un appuntamento rivolto ad operatori del settore agricolo e al quale hanno preso parte diversi tecnici, essendo accreditato dall’Ordine degli Agronomi e Dottori forestali della provincia di Catanzaro per la formazione professionale continua.

In apertura i saluti del presidente Marziale Battaglia che ha fatto il punto sull’attività del Gal e sullo stato di attuazione virtuoso del Pal Spes. Ha informato sulla nuova Strategia di Sviluppo Locale che punterà in particolare sulla promozione della filiere, a valorizzare la qualità della produzione agroalimentare, a fare rete tra realtà locali, al miglioramento dell’offerta socioculturale locale e della qualità dell’accoglienza turistica nei territori, con ospitalità diffusa, osterie e botteghe del contadino e artigiane. Ha annunciato la firma della convenzione con il Ministero del Turismo per l’avvio del progetto “Montagne del Sole”, per la creazione di una nuova destinazione turistica. Ha evidenziato l’avvenuto avvio della Strategia nazionale per le aree interne (Snai), per l’area Versante Ionico-Serre, Sentiero delle Serre. Ha informato ancora riguardo l’approvazione di un progetto di cooperazione transnazionale.

Il direttore del Gal, Carolina Scicchitano, si è soffermata sui contenuti del progetto “Tec – Territorial Center. Un luogo tecnologico e di condivisione”, finalizzato ad attività di informazione, comunicazione, partecipazione e ricerca relativamente a diversi aspetti della ruralità, in una dimensione di cooperazione e di costituzione di reti rurali.  Attività finalizzate ad approfondire i temi delle colture agroalimentari locali, delle filiere, a promuovere la divulgazione dell’innovazione, delle buone pratiche e far conoscere le opportunità derivanti da programmi di sviluppo rurali. Evidenziando come il convegno rappresenti il primo di cinque appuntamenti, ha anche riferito che i temi sono stati scelti in coerenza con la strategia complessiva del Gal.  In riferimento specifico al primo incontro anche alla Snai, nella quale il biodistretto del Parco delle Serre rientra.

La parola agli esperti. A Vincenzo Carè, ricercatore del Crea – Centro di Politiche e Bioeconomia, Sede regionale della Calabria, il quale si è soffermato sul modello di distretto, come strumento di governance, facendo riferimento al quadro normativo, distinguendo i distretti agricoli in distretti del cibo, distretti rurali, biodistretti e distretti agroalimentari di qualità. Ha evidenziato anche la funzione del distretto biologico nel Parco delle Serre: valorizzare l’agricoltura e i prodotti agroalimentari attraverso un modello produttivo rispettoso dell’ambiente, basato sull’agricoltura biologica che coniughi l’obiettivo principale del Parco di tutela della biodiversità e la necessità di incrementare il reddito degli agricoltori, rafforzando il legame del cibo con il territorio. Ciò mediante attività di informazione, ricerca e innovazione, sostegno alle attività multifunzionali, servizi di consulenza e strategie di marketing mirate a promuovere i prodotti biologici agricoli.

Nell’intervento di Domenico Antonio Salerno, collaboratore di Suolo e Salute, la definizione di agricoltura biologica che «sviluppa l’approccio sistemico all’azienda agricola, vista come un organismo dove i vari apparati (suolo, colture, ciclo della sostanza organica, allevamenti, ambiente naturale, flora e fauna) sono funzionalmente legati ed interagenti. L’agricoltura biologica è un approccio agricolo sostenibile che mira a produrre alimenti di alta qualità, preservando al contempo l’ambiente e la salute dei consumatori. Questa forma di agricoltura si basa su principi naturali, escludendo l’uso di pesticidi chimici, fertilizzanti di sintesi, e promuovendo pratiche rispettose degli ecosistemi».

Fulvia Michela Caligiuri, commissario Arsac, ha evidenziato il lavoro che l’Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese ha svolto negli anni per la tutela della biodiversità, delle potenzialità naturali del territorio, da valorizzare con un’azione condivisa e razionale. Ha osservato come la regione abbia cambiato narrazione, con «persone che sono interessate ai prodotti e alla produzione». Significativo l’interesse destato dalle cantine calabresi al Vinitaly, oltre 80 nel padiglione della Regione Calabria ed ancora un appuntamento con il fuori salone del Vinitaly, ospitato nella nostra regione, a Sibari. In tal senso il ruolo forte dell’agricoltura in «una terra che ci dà tanto».

Angelo Politi, direttore di Confagricoltura Calabria, ha rimarcato come la biodiversità nella nostra regione, «ultimo lembo di terra della penisola», rappresenti «un’eredità da custodire».

«La Calabria, – ha affermato – con i suoi tre parchi nazionali, un parco naturale regionale e con il suo sistema di aree protette può interpretare un ruolo inedito e suggerire una nuova ermeneutica intorno ai temi della transizione ecologica e della conservazione della natura nello spazio-euromediterrano». La Calabria, inoltre, detiene, «uno straordinario primato europeo in termine di diversificazione microclimatica e biodiversità: su 230 habitat censiti in Europa ben 74 si trovano nella nostra regione».

Ha ancora sottolineato «l’effetto “moltiplicatore di reddito”», dell’agricoltura multifunzionale,  così come definita dalla Commissione Agricoltura dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico: «Oltre alla sua funzione primaria di produrre cibo e fibre, l’agricoltura può anche disegnare il paesaggio, proteggere l’ambiente e il territorio e conservare la biodiversità, gestire in maniera sostenibile le risorse, contribuire alla sopravvivenza socio-economica delle aree rurali, garantire la sicurezza alimentare. Quando l’agricoltura aggiunge al suo ruolo primario una o più di queste funzioni può essere definita multifunzionale».

L’agricoltura multifunzionale anche nell’intervento di Domenico Vivino, del direttivo provinciale di Cia Calabria Centro, si è soffermato sulla realtà rurale che è costellata da piccole aziende, per le quali l’agricoltura biologica e la multifunzionalità rappresentano fattori importanti. Valorizzare i loro prodotti significa riconoscerne la centralità. La campagna con la trasmissione di antichi saperi, sia relativamente alle tecniche di coltivazione che di produzione, si eleva a centro culturale per il territorio. Le aziende multifunzionali contribuiscono alla vitalità dei luoghi, anche da un punto di vista sociale, e a generare un indotto ed un periodo di attrattività in un arco dell’anno molto lungo. Una considerazione che discende anche dall’esperienza della Cooperativa “Nido di Seta”, esempio eccellente di nuove figure che si mescolano alla tradizione locale, di incontro tra più culture.

Fabio Borrello, presidente federazione interprovinciale Coldiretti Catanzaro Crotone e Vibo, si è espresso in ordine all’agricoltura, quale collante e protagonista degli ecosistemi.  «Solo riuscendo a garantire un adeguato reddito agli agricoltori – ha considerato – consentiremo la tutela dell’ecosistema. Le aree interne hanno bisogno di incentivi, con una politica di fiscalità differenziata “no tax area” ed investimenti infrastrutturali. Bisogna evitare che il suolo agricolo sia consumato alla velocità di 2,4 metri al secondo con l’istituzione di una legge che preservi il suolo agricolo e contestualmente garantisca un giusto reddito ai giovani che si insediano in agricoltura. Un aiuto potrebbe, innanzitutto, arrivare da un minor peso burocratico e dall’evitare la duplicazione delle incombenze sulle aziende agricole, un primo passo nel rafforzare il sistema produttivo calabrese che ha bisogno di fare rete rispetto alle sfide globali».

 

Una degustazione di prodotti tipici dell’area del Gal ha concluso l’appuntamento.

 

 

Ufficio stampa Gal serre Calabresi

COMUNICATO STAMPA – I.S.I.M.

Finisce l’attesa per tanti percettori di Reddito di Cittadinanza, NaSpi e disoccupati che, nei mesi scorsi hanno aderito al Programma Garanzia Occupabilità dei Lavoratori (GOL)

I.S.I.M., che ha proposto un ricco ventaglio di offerte formative, giovedì 3 agosto, alle ore 17:30, presso i locali di Viale Magna Grecia n.251, presenterà l’avvio dei percorsi formativi al fine di illustrarne contenuti e modalità di erogazione e fornire, altresì, tutte le informazioni utili per una migliore fruizione da parte dei beneficiari.

Superate le tante difficoltà siamo, finalmente, ai nastri di partenza e l’agenzia formativa I.S.I.M. è stata tra le prime ad essere inserita nel Catalogo dell’Offerta Formativa Regionale per l’attuazione del Programma GOL finanziato nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) Missione 5 “Inclusione e coesione” ed è tra le agenzie formative calabresi che avvieranno per prime i percorsi formativi nell’ambito regionale.

Le attività formative sono finalizzate ad accompagnare le persone, particolarmente quelle che presentano situazioni di svantaggio o fragilità, in un percorso volto al miglioramento delle proprie competenze per facilitarne l’ingresso/reinserimento nel mercato del lavoro.

 

iniziativa del Gal “Serre calabresi”

Un disciplinare per la nocciola Tonda calabrese.

Si sta lavorando ad un disciplinare Pat (Prodotti Agroalimentari Tradizionali) per la nocciola Tonda calabrese. Un’iniziativa, intrapresa dal Gal “Serre Calabresi”, nell’ambito di un ampio paniere di prodotti. La proposta è stata presentata a Cardinale, ad amministratori locali dello stesso Comune, del Comune di Torre di Ruggiero e ai produttori. In questa fase, infatti, è importante raccogliere le istanze ed i suggerimenti delle realtà locali. La versione definitiva, previo passaggio dalla Regione, potrà essere inserita in un apposito elenco istituito dal Ministero dell’Agricoltura, come spiegato dell’esperto Nicola Gallinaro che ha descritto le caratteristiche tecniche del documento.

«I disciplinari rappresentano il primo livello di riconoscimento delle produzioni tipiche territoriali. Per noi produttori  è un primo significativo passo, in attesa di concludere l’iter per la concessione dell’Igp» ha osservato Giuseppe Rotiroti, presidente Consorzio Valorizzazione e Tutela Nocciola di Calabria e dell’Associazione dei produttori Tonda di Calabria bio.

«Finalmente abbiamo un documento che descrive quello che facciamo da anni», ha dichiarato Domenico Martelli, vicepresidente  del Consorzio Valorizzazione e Tutela Nocciola di Calabria. Un commento che è la sintesi delle impressioni dei produttori.

Il presidente del Gal “Serre Calabresi”, Marziale Battaglia ha evidenziato: l’impegno costante dei produttori per promuovere una cultivar di grande qualità, gli importanti risultati da loro raggiunti nell’ultimo decennio; come lo sguardo su una prospettiva futura sia rappresentato anche dallo sperimentato connubio tra la nocciola Tonda di Calabria bio ed il miele di Amaroni per realizzare un prodotto finito quale il “No&Mi”, la cui commercializzazione potrebbe costituire un ulteriore punto di svolta e di sviluppo.

Piero Martelli, presidente onorario del Consorzio, ha sottolineato come la coltivazione corilicola sia stata dalla metà del secolo scorso un’importante fonte di reddito per le famiglie della comunità locale. Una produzione che negli ultimi anni si è modernizzata, con investimenti in attrezzature, meccanizzazione e con la scelta, intrapresa da gran parte dei produttori, di una coltivazione biologica. Scelta che ha consentito di aumentare il valore del prodotto e di ritagliarsi uno spazio in un mercato di nicchia, di consumatori particolarmente attenti alla qualità.

Con favore si è espresso anche il sindaco di Cardinale, Danilo Staglianò, per questa nuova iniziativa del Gal che promuove un prodotto del territorio, sul quale la sua amministrazione ha puntato molto. È in fase di realizzazione, in tal senso, il progetto “Borgo della nocciola”, finanziato dalla Regione Calabria, che valorizzerà il centro delle Preserre con interventi di urbanistica e consentirà di porre in essere iniziative di promozione turistica, attività culturali e di ricerca sulle eventuali proprietà nutraceutiche della nocciola.

 

Ufficio stampa Ats – Associazione dei produttori Tonda di Calabria bio

La Tonda di Calabria bio, all’Expo Fata di Villaggio Mancuso a Taverna

La nocciola Tonda di Calabria bio, presente nei giorni scorsi all’Expo Fata, presso il Villaggio Mancuso di Taverna, ospitata, assieme ad altri prodotti, in uno degli stand di Confagricoltura.

La fiera, alla prima edizione, finalizzata alla promozione delle risorse turistiche ed agricolo-ambientali della Calabria centrale, è stata organizzata dalla Fondazione “Eugenio Mancuso”, in collaborazione con la Camera di Commercio Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, organizzazioni di categoria del settore agricolo e con il patrocinio del Consiglio regionale.

Un evento che punta ad avere respiro regionale e nazionale e a divenire un appuntamento fisso, al quale Giuseppe Rotiroti, presidente del Consorzio Valorizzazione e Tutela Nocciola di Calabria e dell’Associazione dei produttori Tonda di Calabria bio ha ritenuto «importante esserci, in quanto opportunità per dare risalto ai prodotti che eccellono per qualità, produzione e rappresentativi della nostra regione, in quanto occasione per fare rete con le altre realtà produttive presenti. Una modalità corale e collettiva di promuovere le risorse di un ampio territorio».

«Abbiamo creduto molto nel lavoro costante di crescita nel settore corilicolo che stanno ponendo in essere il Consorzio di Valorizzazione e Tutela Nocciola di Calabria ed i produttori di Tonda bio – ha osservato Walter Placida, presidente provinciale di Confagricoltura. – Con la presenza all’Expo Fata si è voluto contribuire a dare continuità a questo impegno. Confagricoltura tiene a creare opportunità per le proprie aziende iscritte», da qui la determinazione di sostenere i costi dei dieci stand nei quali sono state ospitate.

«L’Expo Fata – ha ancora osservato Placida – è un evento nel quale abbiamo creduto sin dall’inizio, insieme alla Fondazione “Eugenio Mancuso”. L’auspicio è che possa crescere ed acquisire sempre maggiore rilevanza».

 

segreteria associazione nocciola bio

GAL Serre Calabresi – Comunicato stampa

Procedono a pieno regime le attività e i progetti portati avanti in linea con la programmazione Pal “Spes – Strategie per restare” del Gal “Serre Calabresi”.

È prevista per il mese di maggio, la tappa dei tecnici e rappresentanti del Gruppo di Azione Locale “Serre Calabresi”  in Spagna, a Castuera, comune spagnolo situato nella comunità autonoma dell’Estremadura, provincia di Badajoz, nell’ambito del progetto di cooperazione transnazionale “Alias – Allevamento, Impatto Ambientale, Trasformazione”, promosso dal partenariato composto da Gal “Serre Calabresi” (capofila), Gal Trikala dalla Grecia, Gal La Serena dalla Spagna, beneficiari del progetto, e dai partners associati Ardelaine, cooperativa francese, Escuela de Pastores de Extremadura dalla Spagna e Arsac, volto al recupero della lana, da scarto in risorsa.

In esecuzione del medesimo progetto sono stati selezionati due rilevatori per l’identificazione degli allevamenti ovi-caprini e di eventuali attività di trasformazione della lana nell’area del Gal. Due esperti, sono stati selezionati per svolgere attività di ricerca scientifica inerente l’analisi ambientale ed economica di possibili scenari di utilizzo della lana sucida derivante dalla tosatura delle pecore locali. Questi studi serviranno a valutarne la fattibilità. Tra gli eventuali sbocchi, la realizzazione: di pannelli per la bioedilizia, di film per la pacciamatura, di fertilizzanti, la produzione di lanolina, il lavaggio, la cardatura e la realizzazione di filati per la produzione di manufatti artigianali o industriali.

 In merito alla misura 7.4.1 dell’intervento “Ce.D.In – Centro di documentazione intergenerazionale e interculturale”, ricevuto il parere di coerenza della graduatoria definitiva, rilasciato dall’Autorità di Gestione del Psr Calabria, sono stati emessi gli atti di concessione dei finanziamenti, dei quali ne sono beneficiari i Comuni di Cenadi, Olivadi e Davoli.

Un riconoscimento all’attività svolta dal Gal è arrivato con l’Audit positivo della certificazione di qualità Iso 9001 per l’erogazione dei servizi di formazione, confermata anche per il 2023.

Diversi Comuni stanno concludendo i progetti, finanziati dal Gal “Serre Calabresi”.

Nell’ambito della misura 7.4.1 “Investimenti per l’introduzione, il miglioramento o l’espansione di servizi di base a livello locale”, intervento “Ce.D.In – Centro di documentazione intergenerazionale e interculturale” ha concluso il Comune di Satriano; nell’ambito della misura 7.5.1 “Infrastrutture e informazione per lo sviluppo del turismo sostenibile nelle aree rurali”, intervento “SenS. Il Sentiero delle Serre”, il Comune di Squillace ha recuperato l’orto botanico, il Comune di Caraffa ha realizzato dei sentieri e percorsi naturalistici; nell’ambito della misura 7.6.1 volta al “Recupero e riqualificazione del patrimonio architettonico dei villaggi e del paesaggio rurale”, intervento “Acqua e pietra. Recupero delle infrastrutture storiche caratterizzanti il paesaggio” il Comune di Squillace ha provveduto al recupero di due antichi lavatoi e di due sorgenti.

 

Nuove opportunità di valorizzazione per la Tonda di Calabria bio

Progetto Borgo della Nocciola, avviato a Cardinale

A Cardinale, centro dell’entroterra catanzarese, sempre maggiore rilevanza acquisisce la valorizzazione della nocciola come strumento di sviluppo e rilancio del territorio.

Un nuovo importante impulso in questa direzione giunge con il via al progetto “Borgo della nocciola”, finanziato con un importo di un milione e mezzo di euro dal bando “Borghi” della Regione Calabria.

I dettagli di questo progetto integrato per la valorizzazione turistico-culturale e produttiva del territorio di Cardinale sono stati illustrati in un incontro pubblico, alla presenza di amministratori del comprensorio, rappresentanti istituzionali provinciali e regionali.

Cinque le linee di intervento: la prima a carattere edilizio-architettonico che assorbe la gran parte del finanziamento e riguarda il restyling del centro storico, con il rifacimento della pavimentazione, il rifacimento e il potenziamento dell’illuminazione; la seconda riguarda la realizzazione di itinerari turistici tra noccioleti ed aziende agricole, mediante il ripristino del fondo dei sentieri e dei percorsi, la sistemazione di aree verdi nei pressi di fontane,  cartellonistica e punti hotpost wi-fi a
supporto della fruizione turistica dei percorsi con segnalazione degli elementi di interesse produttivo, culturale, sociale; la terza riguarda la realizzazione della Casa della nocciola, che sarà ubicata in una struttura già esistente  e  che, come info-point,  sarà destinata all’accoglienza, alla divulgazione turistica, culturale e produttiva del territorio; la quarta, ed è una scelta sicuramente distintiva per il Comune di Cardinale, riguarda la realizzazione del  Nocciolab per lo svolgimento di attività di ricerca scientifica finalizzata all’identificazione delle caratteristiche organolettiche e delle potenziali proprietà nutraceutiche della nocciola Tonda calabrese, tanto più a produzione biologica;  ed infine spazio ad attività culturali ed artistiche. Così come esposto dal responsabile unico del procedimento, Antonio Nisticò, dai progettisti e direttori dei lavori, Francesco Rotiroti e Massimiliano Cozza D’Onofrio. Riguardo l’attività di ricerca è intervenuto Stefano Alcaro, presidente pro-tempore dell’Associazione Crisea.

Un progetto sul quale l’Amministrazione comunale di Cardinale punta molto e che amplifica il raggio di azione di altri progetti che saranno realizzati per la valorizzazione del territorio e con i quali si integra, perseguendo la volontà di creare opportunità per la comunità locale, come dichiarato dal sindaco Danilo Staglianò, dal vicesindaco Marco Maiolo, dall’assessore Massimo Rotiroti e dal consigliere Giosuè Costa che ha moderato l’incontro.

Un importante step per dare risalto ad una coltura identitaria presente a Cardinale sin dal 1700 e ad un prodotto di grande qualità. Si punta molto ancora sul turismo esperienziale e nell’ambito del medesimo progetto sarà realizzata una pubblicazione, frutto di una ricerca etnobotanica che coinvolgerà la popolazione locale. Sarà condotta sulle piante di nocciolo e sulle piante edibili della Valle dell’Ancinale. «Gli ecosistemi generati da un noccioleto, rappresentano una comunità vegetale costituita da più specie» ha edotto Carmine Lupia, direttore del Conservatorio Etnobotanico di Castelluccio Superiore (Pz) e Sersale (Cz).

«La nocciola nel nostro territorio rappresenta un indotto, crea economia. Per tale motivo –  ha evidenziato Giuseppe Rotiroti, presidente del Consorzio Valorizzazione Tutela Nocciola di Calabria e dell’Associazione dei produttori Tonda di Calabria bio – il nostro plauso va innanzitutto agli agricoltori, a tutti coloro che ogni giorno curano i terreni, le piante e ci consegnano questo prodotto d’eccellenza. La loro opera preserva, inoltre, il territorio dagli incendi e dagli smottamenti. Negli anni ’70 nel nostro territorio venivano prodotti circa 17 mila quintali di nocciole all’anno. Con i proventi di questa coltura le famiglie hanno fatto studiare i loro figli all’università, hanno arredato le loro case o comprato l’auto. Questo per dare il senso di quanto la nocciola ha significato per la nostra comunità. Il valore di un quintale di nocciole era pari ad una pensione di oggi. Il nostro grazie come produttori va all’Amministrazione comunale di Cardinale, all’Amministrazione comunale di Torre di Ruggiero, alle istituzioni provinciali e regionali che ci sono sempre vicine. Ci stiamo impegnando per aumentare la qualità e la quantità della nostra produzione».

I prodotti del territorio del gal serre calabresi al red village di catanzaro

Ci saranno anche prodotti appartenenti al territorio del Gal Serre Calabresi, al Red Village, una kermesse dall’atmosfera natalizia che si terrà il 3 e 4 dicembre nel centro storico di Catanzaro.

Un festival voluto per valorizzare e promuovere il patrimonio enogastronomico della Calabria: dal peperoncino, ai salumi, ai formaggi, all’olio, al vino, a tanti piatti e ricette che rappresentano autentici tesori culinari tramandati di generazione in generazione. Si terranno show cooking e convegni, ci sarà spazio per l’artigianato, per l’arte, per la musica ed il divertimento.

In questo contesto nell’area delle caratteristiche casette rosse, acquistata dalla Regione Calabria e messa a disposizione dei Gal, nello spazio riservato al Gal Serre calabresi esporranno: l’Azienda agricola “L’Alveare” di Raffaele Viscomi, l’Azienda agricola Luca Rotiroti, l’Azienda Caterisana srl e l’Azienda agricola Mancini Daniela srl. Le prime tre realtà sono portate avanti con determinazione da giovani imprenditori che hanno scelto con i loro prodotti di valorizzare le risorse dei luoghi nei quali vivono e operano. La quarta è una realtà consolidata sul territorio.

L’Azienda Agricola “L’Alveare” di Raffaele Viscomi, ha sede a Petrizzi e si distingue nella produzione del miele di qualità, destinatario di premi e riconoscimenti e per la produzione di candele in pura cera d’api.

L’Azienda Agricola Luca Rotiroti ha sede a Gagliato e punta sul biologico. Produce prevalentemente origano, ma anche castagne e ciliegie. L’azienda è nata nel 2011 con un progetto sperimentale avviato dal padre di Luca.

L’Azienda Caterisana Srl, ha sede a Santa Caterina dello Ionio, è un laboratorio artigianale tutto al femminile gestito da under 30, avviato con l’idea di creare lavoro dalla trasformazione del carciofino selvatico. L’azienda produce anche confetture, composte e conserve.

L’Azienda agricola Mancini Daniela srl opera nel settore apistico e non a caso ad Amaroni, “Città del Miele”. Porta avanti una tradizione familiare che risale al 1900 e che è giunta alla quarta generazione. Produce miele, pappa reale, propoli, candele in cera d’api. Si propone anche al mercato estero. Svolge, inoltre, attività di fattoria didattica.

Il presidente Marziale Battaglia, ha evidenziato: come l’impegno del Gal Serre Calabresi vada nella direzione di promuovere i prodotti di eccellenza del territorio in tutte le kermesse e fiere che possano dare risalto alla qualità e all’impegno profuso dagli imprenditori e come in tale ottica anche il Red Village rappresenti un’importante occasione.

 

Concerto-orchestra-filarmonica-della-calabria-il-27-novembre-a-soverato

A Soverato, il pianista Davide Cerullo con la Filarmonica della Calabria per i 50 anni del Liceo scientifico

L’Accademia degli ex alunni porta al Teatro comunale un Concerto sinfonico diretto dal M° Marc Moncusí

 L’Accademia degli ex alunni celebra la ricorrenza dei 50 anni del Liceo scientifico statale “A. Guarasci” di Soverato con un evento d’eccezione: l’orchestra Filarmonica della Calabria affiancherà il solista Davide Cerullo, al pianoforte, nell’esecuzione del concerto in FA# minore op. 20 di Alexander Scriabin, eclettico compositore tardoromantico.

Regolarmente invitato a tenere recital solistici per importanti festival e istituzioni concertistiche italiane, il M° Davide Cerullo, laureato in pianoforte con il massimo dei voti, la lode e la menzione d’onore, arricchisce la sua formazione seguendo Masterclass con concertisti e didatti di fama internazionale.

«È un grande piacere» dichiara, «suonare come solista con la Filarmonica della Calabria, che ha all’attivo un’intensa attività concertistica e che vanta collaborazioni con pianisti di fama mondiale del calibro di Boris Petrushansky, Michel Camilo, Ramin Bahrami, Danilo Rea, per citarne solo alcuni. Sarò davvero onorato di rappresentare la mia ex scuola in occasione del suo 50° anniversario» conclude il M° Davide Cerullo, «per offrire alla città di Soverato un’occasione unica per godere di un repertorio di grande spessore».

Il programma della serata prevede, in apertura, il Concerto per pianoforte e orchestra di Scriabin, cui seguirà la Sinfonia N. 6 in FA maggiore Pastorale di Beethoven. A dirigere l’orchestra, che suonerà dunque in occasione dell’evento concertistico organizzato dall’Accademia degli ex alunni, sarà il M° Marc Moncusí, che vanta grandi successi in tutto il mondo e numerose collaborazioni con le più prestigiose orchestre.

«L’Accademia del Liceo, fondata nel 2013, ha lo scopo di consolidare i rapporti di amicizia fra gli ex alunni dopo il termine dei corsi scolastici per uno scambio di esperienze fra il mondo del lavoro e la scuola e promuovere attività che favoriscono iniziative culturali con altri enti ed istituzioni. In occasione del cinquantenario» afferma la prof.ssa Raffaella Stasolla, presidente dell’Accademia, «abbiamo sentito l’esigenza di contattare il M° Davide Cerullo, nostro ex alunno, vanto della scuola, che si esibirà con l’orchestra Filarmonica della Calabria per dare il via a una serie di eventi che si realizzeranno nell’arco dell’anno scolastico 2022/23».

Il concerto sinfonico che si terrà al Teatro comunale di Soverato il prossimo 27 novembre farà, quindi, da apripista a una serie altrettanto significativa di iniziative programmate dall’Accademia del Liceo, prefigurandosi un appuntamento di grande levatura artistica e culturale, al quale si invita la cittadinanza a partecipare.

Si ringraziano il Sindaco Daniele Vacca, il Vicesindaco Emanuele Amoruso e l’Amministrazione comunale di Soverato per avere patrocinato un evento tanto significativo. Si esprime, inoltre, gratitudine, nei confronti degli sponsor che hanno aderito.

 

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Figlio d’arte, Davide Cerullo inizia lo studio sotto la guida del padre all’età di 5 anni, dimostrando spiccate qualità artistiche già in età precoce. Consegue il Diploma accademico di I e di II livello in pianoforte con il massimo dei voti, la lode e la menzione d’onore, al conservatorio di Cosenza, nella classe del M° Antonio Consales.

Giovanissimo, partecipa a numerosi concorsi nazionali e internazionali aggiudicandosi sempre il primo premio. È regolarmente invitato a tenere recital solistici per importanti festival e istituzioni concertistiche italiane. Ha suonato come solista il concerto per pianoforte e orchestra di Scriabin op. 20 in FA diesis minore con l’orchestra sinfonica del Conservatorio di Cosenza nella produzione sinfonica 2022 per il ciclo “I grandi anniversari”, progetto dedicato al compositore in occasione del 150° anniversario della nascita. Selezionato come International Young Talent Artist della Piano World Academy, è stato invitato a partecipare a una Masterclass e a tenere un recital solistico presso il Tchaikovsky Institute di Yerevan in Armenia. Arricchisce costantemente la sua preparazione seguendo regolarmente Masterclass con concertisti e didatti di fama internazionale tra i quali Cristiano Burato, Antonio Pompa-Baldi, Alexander Hintchev, Michail Arkadev e altri ancora. Attualmente, segue le Masterclass di perfezionamento della prestigiosa accademia Avos a Roma, in cui è parte di formazioni cameristiche di spessore.

 

 

Marc Moncusí gode di una carriera varia e di ampio respiro.

Come direttore ospite si è esibito con successo in tutto il mondo con molte prestigiose orchestre, quali la Simón Bolívar Symphony Orchestra, dove ha diretto le prime audizioni di Pelleas und Melisande di Schönberg, The Rosenkavalier Suite di Strauss e Alonso de Quijada di Zárate, Beijing Symphony Orchestra, Città del Messico Orchestra Filarmonica OFUNAM (Città del Messico), Orchestra Filarmonica di Denver, Orchestra Sinfonica dello Stato del Messico, Orchestra Sinfonica di Barcellona,  Orchestra Sinfonica del Paraná (Brasile), Orchestra da Camera Fiorentina, Orchestra Sinfonica Abruzzese in un Gala Lirico Verdiano al 37° Festival Internazionale di Mezza Estate a Tagliacozzo (Italia), Wuhan Philharmonic Orchestra (Cina) e tante altre.

Nel repertorio operistico è stato assistente alla direzione di Julius Rudel, nella prima mondiale in inglese dell’opera Die Bürgschaft di Kurt Weill, nel 2001 a Pittsburgh.

Nel 2004 Marc Moncusí ha fondato l’ensemble Barcelona Modern Project con sede a Barcellona, dedicato alle eccezionali performance e registrazioni di capolavori del XX e XXI secolo. I momenti salienti includono concerti a Vienna (Spanien Modern Festival, 2009 e 2011); Madrid (serie di concerti CNDM al Museo Reina Sofía, 2008); Brema (Sendesaal, 2010); Perpignan (Festival Aujord ́hui Musiques, 2010), nonché anteprime mondiali e registrazioni di famosi compositori come José María Sánchez Verdú, Joan Guinjoan, Francisco Coll García, Cristóbal Halffter e Leonardo Balada. Dalla stagione 2005/06 è Direttore artistico della Reus Concerts Association (Spagna) e dal 2018 è Visiting Professor di Direzione d’Orchestra al Conservatorio Nazionale di Musica del Messico. È inoltre regolarmente invitato a tenere corsi di Direzione d’orchestra e Master d’orchestra presso El Sistema-Fundación Musical Simón Bolívar de Venezuela, Academia Diesis a Siviglia, Harmonie Ensemble e AIDO “José Collado” a Valencia e presso l’Università della Baja California a Ensenada (Messico).

 

 

L’Orchestra Filarmonica della Calabria, che nasce nel 2011 come orchestra residente del Festival del Mediterraneo, è promossa, sostenuta e finanziata dall’Istituto Superiore di Studi Musicali “P. I. Tchaikovsky” di Nocera Terinese. Ad oggi ha all’attivo un’intensa attività concertistica che negli anni l’ha vista protagonista al Teatro Tendastrisce di Roma, al Teatro Comunale di Altamura, al Teatro Greco di Taormina, al Teatro Greco di Siracusa, a Catonateatro di Reggio Calabria, al Teatro Politeama di Catanzaro e al Festival delle Orchestre di Roma, al Festival “Leoncavallo” di Montalto Uffugo, al Festival Euro Mediterraneo di Altomonte.

Dal 2018 è l’Orchestra stabile della Stagione Lirico-Sinfonica del Teatro Politeama di Catanzaro.

Nel Dicembre 2016 l’Orchestra è stata protagonista di una tournée in Cina alla Tianjin Opera House e alla Harbin Opera House con la produzione di “Le Nozze di Figaro”, “Pagliacci”, “Cavalleria Rusticana”, “Turandot”, “Carmina Burana” e il Concerto di Capodanno con la voce di José Carreras.

La Filarmonica vanta anche collaborazioni con alcuni dei musicisti più famosi al mondo, come Michel Camilo, Ramin Bahrami, Sergej Krylov, Ilya Grubert, Sergei Nakariakov, Yuri Shiskin, Giovanni Sollima, Danilo Rea, Eugenio Bennato e ha già accompagnato alcune tra le voci più note del panorama lirico internazionale come Dimitra Theodosiu, Giovanna Casolla, Amarilli Nizza, Fabio Armiliato, Alberto Gazale.

 

La nocciola Tonda di Calabria al Vinitaly

Comunicato Stampa

Non solo i migliori prodotti enologici protagonisti al Vintitaly, ma anche l’agroalimentare di eccellenza e di qualità nell’Area Sol&Agrifood, nel corso del salone internazionale che ha avuto luogo dal 10 al 13 aprile a Verona.

Una manifestazione tornata in presenza per la 54° edizione, dopo due anni di fermo, e pertanto ancor più attesa, con le 4.400 aziende nell’area espositiva provenienti da 19 Paesi.

In uno scenario di così notevole rilevanza, un posto se lo è ritagliato meritatamente anche la Calabria, con il valore dei prodotti e tra questi, grazie al sostegno della Regione, la nocciola prodotta, in particolare, nei territori di Cardinale e Torre di Ruggiero, in provincia di Catanzaro.

Significativa in tal senso la visita del presidente Roberto Occhiuto, presso lo spazio dedicato alla nocciola “Tonda di Calabria” e dell’assessore all’Agricoltura, Gianluca Gallo, che ha dichiarato la volontà, come istituzione regionale, di avere presso Veronafiere rappresentati i migliori prodotti agroalimentari. Tra questi «le nocciole, un altro elemento di valore. La Tonda di Calabria, sulla quale in questi ultimi giorni abbiamo ragionato e discusso, rappresenta una nostra eccellenza che sosteniamo. Ma facciamo anche molto di più sostenendo l’intero comparto e quanti sulla frutta in guscio voglio impegnarsi e lavorare».

«La presenza al Vinitaly – ha commentato Giuseppe Rotiroti, presidente del Consorzio Valorizzazione e Tutela Nocciola di Calabria e dall’Ats Associazione dei produttori Tonda di Calabria bio – ha rappresentato un’occasione straordinaria di promozione del nostro territorio e del nostro prodotto. Il valore riconosciuto alla nostra nocciola contribuisce, infatti, anche al rilancio delle aree interne vocate alle corilicultura. Ha offerto l’opportunità di raccontare la nostra esperienza di produttori e di porci all’attenzione di interlocutori e buyer nazionali ed internazionali. In fiera è stato fatto assaggiare un torrone preparato con le nostre nocciole e il miele di Amaroni dell’azienda Bova, per rendere l’idea di una realtà, quella del Consorzio e dell’Associazione dei produttori, che guarda al futuro e alla trasformazione che intendiamo realizzare in loco».

Si è espresso sull’esperienza al Vinitaly anche Domenico Martelli, vicepresidente del Consorzio, presente a Verona, assieme al componente del direttivo Nicola De Giorgio. «Essere in fiera – ha commentato – ci ha consentito di incontrare molte persone che non conoscevano la nostra realtà, che associavano la coltura corilicola, prevalentemente, alle Langhe e sono stati positivamente sorpresi nello scoprire una produzione di qualità e di nicchia presente in Calabria. Già questo e il loro apprezzamento per il nostro prodotto, per noi produttori, sono motivo di orgoglio».

 

segreteria nocciola bio calabria

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