Montepaone – la piazza tricolore

Al triplice fischio della finale europea tra la Spagna e l’Italia lo sconforto e l’amarezza è chiara nel volto dei tantissimi che hanno affollato Piazza San Francesco di Paola, salotto cittadino di Montepaone lido, dove per l’occasione un gruppo di persone con il patrocinio dell’amministrazione comunale avevano allestito il maxi schermo per la visione della partita.
Tante le presenze, con centinaia di turisti che da giorni affollano le bianche spiaggia del comune costiero, perfetta l’organizzazione, posti a sedere fino ad esaurimento, maxi schermo e stand gastronomici. La vittoria invece non è arrivata, grazie alla serata negativa di tutto l’organico della squadra allenata da Prandelli. A vincere invece  è stata la voglia di aggregazione e quella di divertirsi, del resto Montepaone da sempre ha abituato il comprensorio alle sue tante iniziative. Presenti all’evento intere famiglie con dipinti i colori della nazionale. Andate a ruba le bandiere tricolori in vendita, peccato dicono in molti, la la legge del calcio e quella del campo, vince chi merita e chi gioca meglio ed in questo la Spagna è stata davvero grande.
Termina così l’avventura dall’Italia a Euro 2012. Schiacciati dalla Spagna per 4-0, gli azzurri escono dal torneo con la medaglia d’argento al collo. Traguardo insperato alla vigilia, di questo non dobbiamo dimenticarci. Tuttavia quattro tortillas sono difficili da digerire, soprattutto dopo esserci illusi di poter demolire il dominio ispanico. Ma non c’è stato niente da fare: il gol di Silva, dopo nemmeno un quarto d’ora, ci ha mozzato il fiato. Nelle pieghe della nostra stanchezza la Spagna ha dilatato il successo, infilandoci prima dell’intervallo ed arrostendoci a fuoco lento nella ripresa. Che l’Italia ha terminato in dieci uomini per l’infortunio occorso a Thiago Motta, stiratosi pochi minuti dopo l’ingresso in campo. Un’Italia inferiore e sfortunata, mettiamola così: del resto se la Spagna è la prima nazionale a fare triplete (2008-2010-2012) un motivo ci sarà.
[box type=”info”] articolo e foto di Gianni Romano[/box]