riceviamo e pubblichiamo una interessante ricerca a cura di Giovanni Sgrò (confesercenti):

APERTURE DOMENICALI – Una eccezione solo italiana!

“Quando si guarda all’Europa, guardiamola anche qua: nessun paese europeo ha le aperture domenicali come le nostre, sono tutte regolarizzate come era prima anche in Italia e se guardiamo alla vicina Austria e alla Germania i negozi sono chiusi anche al sabato pomeriggio”. Questa è solo una delle tante lettere pubblicate sulla stampa nazionale. Il passo in questione si riferisce al recente sfogo di un commerciante veneto, pubblicato sul  Gazzettino di Vicenza nel mese di marzo del 2014. Dunque, qual è la situazione europea?

Le ricerche più sistematiche e attendibili reperibili in rete sono datate 2012. In base ai dati raccolti in quell’anno da Confcommercio, ad esempio, emerge che buona parte dei Paesi dell’Unione hanno specifiche regolamentazioni sugli orari dei negozi e soprattutto sulle aperture domenicali e festive. In nessun Paese vi è libertà di apertura tutto l’anno o per tutte le domeniche e/o tutti giorni festivi.

Per la domenica è generalmente prevista la chiusura solo con alcune eccezioni relative alle aree turistiche o a zone ben individuate dei centri storici. Deroghe sono previste per poche domeniche o festività nell’anno (prima di Natale, Pasqua e/o alcune domeniche stabilite dalle autorità locali) anche con indicazione di limiti dimensionali o di fatturato, sempre di orario.

SCHEDA EUROPA

Austria: dal lunedì al venerdì orario 06.00-21.00, sabato 06.00-18.00, domeniche e vacanze pubbliche chiuso ad eccezione delle aree turistiche.

Germania: l’organizzazione degli orari di apertura è di competenza dei Länder. Così, anche se c’è la possibilità a livello nazionale dell’apertura 24 ore su 24 dal lunedì al sabato, alcuni  Länder prevedono il limite di 06.00 – 22.00 e altri, il limite di 06.00 – 20.00. La domenica è giorno di chiusura con alcune eccezioni: per panetterie, fiorai, edicole, musei, stazioni ferroviarie, aeroporti, resorts e luoghi di pellegrinaggio. I Regolamenti consentono l’apertura domenicale solo in casi eccezionali.

Francia: non vi è alcuna restrizione di orario dal lunedì al sabato. La domenica e festivi i negozi food possono aprire fino alle 13.00. Per 5 domeniche all’anno, poi,  il sindaco può chiedere un’estensione dell’orario di apertura. Comunque, solo nelle zone turistiche e termali le aperture sono assolutamente libere. E nelle città con più di 1 milione di abitanti e con forte tendenza al consumo, il prefetto può individuare, in deroga alla chiusura, le zone PUCE (Périmètres d’Usage de Consommation Exceptionnel).

Spagna: dal lunedì al venerdì gli orari sono regolati da una normativa regionale, non vi sono restrizioni solo per i negozi di dimensione inferiore ai 150mq. Il sabato non vi è alcuna limitazione. Sulle deroghe domenicali interviene ancora la normativa regionale, anche se è solitamente autorizzata l’apertura per 12 giornate festive nel corso dell’anno.

Belgio: nel Paese dove ha sede il Parlamento Europeo l’orario da rispettare è limitato dalle 05.00 alle 20.00 nei giorni feriali e dalle 05.00 alle 21.00 ogni venerdì e giorni feriali pre-festivi. Domenica è considerato giorno di riposo settimanale, con la possibilità, da parte del commerciante, di sostituirlo con un altro giorno. Possono aprire 7giorni su 7 i negozi al dettaglio (però con orario 05.00 – 12.00); quelli di forniture e i negozi di giardinaggio (per un massimo di 40 domeniche/anno, con orario 05.00 – 20.00); le catene di alimentari con meno di 5 impiegati, macellai, panetterie, edicole, fiorai e negozi insediati in zone turistiche (con orario 05.00 – 20.00). Ulteriori eccezioni: la possibilità di apertura la domenica prima di Natale e 2 domeniche a scelta. Per quanto riguarda i Super/Iper mercati, questi possono restare aperti solo 3 domeniche all’anno.

Regno Unito: dal lunedì al sabato non vi è alcuna restrizione di orari. Durante le domeniche e i giorni di festa i negozi inferiori ai 280mq sono liberi di aprire, quelli più grandi possono aprire solo dalle 10.00 alle 18.00. A Natale e Pasqua le grandi superfici di vendita non possono aprire.

Paesi Bassi: dal lunedì al sabato l’orario di apertura stabilito è 06.00-22.00. La domenica e i festivi sono considerati giorno di chiusura. Il Governo può autorizzare fino ad un massimo di 12 aperture domenicali per anno. La vigilia di Natale, il Venerdì Santo e il 4 Maggio c’è l’obbligo di chiusura alle 19.00. Eccezioni per le stazioni di benzina.   

Grecia: dal lunedì al venerdì l’orario è 05.00 – 21.00 (l’eventuale estensione dell’apertura è decisa dal prefetto). Il sabato 05.00 – 20.00. La domenica è giorno di chiusura obbligatorio eccetto per stazioni di benzina, bar, caffetterie, pasticcerie, negozi fotografici, fiorai, antiquariati. Il prefetto, d’accordo con le parti sociali, può autorizzare l’apertura di altri tipi di negozi. I negozi sono aperti, inoltre, la domenica prima di Natale e il 31 dicembre anche se coincide con la domenica.

Un ulteriore studio delle Camere di Commercio in collaborazione con Adiconsum, datato sempre 2012, evidenzia che in quasi nessuno dei Paesi considerati gli orari di apertura realmente praticati risultano essere ampi tanto quanto sarebbe consentito dalle varie legislazioni nazionali. In sostanza, quindi, la legislazione  consente orari di apertura più ampi rispetto alla realtà.

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FONTE GRAFICI: LINKIESTA

 schedasintetica

[box type=”info”] la redazione[/box] 

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One thought on “aperture domenicali – una eccezione tutta italiana.

  1. Chi non va nei negozisul corso il sabato non ci va neanche la domenica.Abbassate i prezzi educate i vostri dipendenti piuttosto.

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