Le ceneri della sirenetta Giuliana disperse nel mare Jonio

Le ceneri di Giuliana Panucci dopo la cremazione sono state disperse nel mare jonio,quel mare tanto amato e frequentato da essere conosciuta come la sirenetta di casa Panucci,i funerali celebrati  nella chiesa matrice di San Giovanni Battista a Montepaone,se pur grande , non è riuscita a contenere tutti i partecipanti che si sono uniti al dolore di papà Emanuele,mamma Raffaella e  la sorella Sandra e tutti i parenti,un male incurabile e improvviso  ha strappato all’affetto dei suoi cari Giuliana  che, viene ricordata per il suo carattere solare e il suo sorriso,sempre pronta e disponibile ,amante del mare,con la sua abbronzatura perenne .Per sua espressa volontà dopo la cremazione,le sue ceneri riposte nell’urna  sono state disperse al largo nel mare jonio,sul motoscafo la famiglia e uno zio,Giuliana così aveva voluto,abbracciare per sempre  il suo amato mare,fondersi con esso,vivere per sempre nel mare azzurro e cristallino del mare jonio,del resto anche le ceneri dell’attore  americano Robin Williams sono state disperse dopo la cremazione nella baia di San Francisco. Sulla lunga e bianca spiaggia di Montepaone lido in tanti,i suoi amici di sempre per accompagnare Giuliana in un ultimo tuffo nelle amate acque del golfo di Squillace,petali di fiori e applausi hanno salutato Giuliana ora gli amici e i tanti che l’hanno conosciuta quando faranno un bagno al mare ricorderanno Giuliana  la sirenetta del sorriso.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

il fascino femminile dell’arte

Grande successo per la mostra di pittura tenuta presso il palazzo Pitaro, di Torre di Ruggiero ,Il fascino femminile dell’arte,tanta è la bravura dell’artista Maria Grazia Iozzo,nata a Catanzaro il 28 dicembre 1975, vive ed opera tra il suo paese di origine, Torre di Ruggiero, e Roma.Inizia a disegnare sin da piccola, ma dopo gli studi liceali si iscrive alla facoltà di Psicologia all’Università La Sapienza di Roma. Continua a dipingere da autodidatta. Alla fine degli anni novanta inizia a frequentare lo studio un noto pittore, da dove parte la sua formazione artistica. Nella sua pittura predomina la figura, sia maschile che femminile, sorgente di molteplici situazioni narrative e di interessanti spunti di riflessione. La pittrice si esprime con un linguaggio intenso, interpretando la figurazione con originali soluzioni stilistiche: le figure nei suoi dipinti hanno pose scultoree su sfondi quasi sempre scuri, che fanno risaltare nella vibrante dinamica delle cromie. Le forme plasmate dal colore, da luci calde e ombre colorate, sono immerse in un clima di attesa, in atmosfere al limite del surreale, che evocano enigmatici silenzi. E’ una pittura espressiva, che mette in equilibrio il senso della bellezza, i sentimenti, le emozioni e le esperienze esistenziali più varie, che l’artista sintetizza con efficacia in un simbolico impianto formale e cromatico. La tecnica pittorica è stilisticamente figurativa, a volte accademica, ma scevra da manierismi estetizzanti. E’una ricerca dell’equilibrio tra forma e sostanza. La sua attività grafica è molto vasta. I suoi disegni a matita su cartoncino riportano spesso la sua immagine,come se l’interesse dell’artista si focalizzasse su un solo tema, quello eterno dell’autoritratto e sull’archetipo indiscusso, la donna. Proprio perché ha scelto di rappresentare un sentimento universale, le sue opere sono dotate di capacità di comunicazione immediata, che però non è spettacolarizzazione fine a se stessa. I personaggi maschili appaiono delineati con tratti incisivi ed espressivi. Nei suoi disegni l’artista non persegue mai una volontà naturalistica: gli sfondi sono sempre disegnati con una trama di tratti che formano una sfumatura, tale da sospendere le figure in un universo dominato da leggi astratte. Anche l’uso della luce è fortemente antinaturalistico, sembrando talvolta affiorare dall’interno dei personaggi stessi. Le zone scure, quelle in cui il segno si fa più fitto e insistito, sono paradossalmente il punto focale della composizione: Maria Grazia ribalta il rapporto tra le zone d’ombra e di luce, così che la sua intensa trama di linee non indica più una zona d’ombra, bensì il punto dove maggiormente batte la luce .Ha esposto in diverse località italiane ricevendo riconoscimenti e premi. Ultime esposizioni:Mostra bipersonale a Serra San Bruno, palazzo Chimirri dal 3 al 6 agosto 2014, dal titolo “Trame di Segni”,con il patrocinio del comune di Serra San Bruno. La stessa mostra è stata ripetuta a Torre di Ruggiero nel palazzo Pitaro di p.zza del Popolo con il patrocinio della Pro Loco e del comune di Torre di Ruggiero.

[box type=”info”] a cura di Gianni Romano[/box]

mangiare vegano

Degustazione gratuita di “Naturium” per crudisti vegani a Montepaone Lido. L’appuntamento per gli amanti del buon cibo bio, genuino e natural in programma venerdì 5 settembre alle 11.30. Per l’occasione è stato allestito  un apposito spazio dimostrativo presso l’Urban Market di via Nazionale. Le preparazioni in diretta curate dallo chef d’eccezione Massimiliano Diaco, curatore del gruppo facebook “Alimentiamo la salute”, frullati,succhi freschi,preparazioni di prodotti naturalmente vegani,tofù(formaggio alle erbe aromatiche)crocchette di miglio,bistecche di soia,burgher soia vegetale e molto altro in un colorato allestimento curato da veri specialisti del settore,presente Domenico Origlia chef e  docente alberghiero a Lamezia Terme vegano convinto,mentre Giovanni Sgrò  ha esposto i contenuti del progetto culturale “Naturium” a corredo dell’originale aperitivo gastronomico. Come si preparano gli spaghetti di zucchine? Com’è fatto un vero dolce vegano? Cos’è la dieta detox? Massimiliano Diaco ha risposto  a queste e a tante altre domande legate al consumo consapevole di cibi esclusivamente di origine vegetale e rigorosamente crudi, ovvero vivi. Per come anticipato dagli organizzatori, nel corso dell’evento di venerdì  è emerso un dato sostanziale: la scelta crudista e vegana non implica il dover limitare la propria dieta alla sola frutta fresca o alle verdure scondite. Con il crudismo si possono raggiungere elevati stati di salute, ritrovando il naturale benessere, ma soprattutto assaporando una grande varietà di piatti raffinati e dal gusto unico. Il crudismo, dunque, rappresenta uno stile alimentare che può ritenersi veramente sano e naturale ma offre anche una vasta gamma di ricette estremamente golose. Ampio spazio sarà dedicato, durante la degustazione, ai germogli: hanno un contenuto energetico molto elevato, una grande quantità di carboidrati, vengono trasformati in zuccheri semplici assimilabili molto velocemente e sono poverissimi di grassi. Le vitamine dei germogli aumentano fino al doppio rispetto al seme e fino al triplo rispetto alla pianta adulta. I sali minerali ed i diversi oligoelementi contenuti nel seme divengono nel germoglio più facilmente assimilabili in quanto vengono chelati con gli amminoacidi aumentando così la quota amminoacidi presente ed inoltre molte varietà di germogli contengono sostanze anticancerogene non presenti nel seme. Nell’alimentazione vegana, come in qualsiasi regime alimentazione, è importante pensare alla qualità e alla varietà dei cibi che si assumono: consumare prodotti coltivati secondo il metodo di produzione da agricoltura biologica, per la maggior ricchezza di vitamine e minerali, puntare all’uso di prodotti non raffinati, non idrogenati, non pastorizzati e privi di glutammato.Una scelta di salute naturale nell’ambito dell’alimentazione vegana vede l’esclusione di alcuni tipi di alimenti in favore di altri considerati dai vegani più salutari, ad esempio, all’aceto di vino si preferisce l’aceto di mele per le verdure cotte e l’agro di umeboshi per quelle crude.L’alimentazione biologica prevede anche determinati criteri come l’esclusione o la forte limitazione di prodotti idrogenati, uso di oli vegetali spremuti a freddo, dadi senza glutammato, l’esclusione di prodotti raffinati, l’uso di prodotti integrali o semi integrali, l’esclusione degli alcoolici, del tabacco, di tè e caffè anche decaffeinati e dolcificanti chimici; in sostituzione si prevede un consumo di caffè di cereali e d’orzo, zucchero di canna integrale, o ancor meglio dolcificanti naturali con migliori qualità di entrambi gli zuccheri, quali lo sciroppo d’acero (tra l’altro ricchissimo di minerali e vitamine) dall’elevato potere dolcificante, il malto di riso o malto d’orzo o malto di grano, o il malto di mais, il succo d’agave e, nell’ambito di una preparazione dolciaria, meglio prevedere l’uso di succhi di frutta e di frutta secca.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

Ciao Giuliana ……………

Un paese in lacrime, Montepaone lido. E’ volata in cielo Giuliana Panucci. Un male improvviso, incurabile,cattivo,che non guarda in faccia ai sentimenti ed in fondo al cuore. Giuliana, figlia del ex cancelliere capo del tribunale di Catanzaro e della signora Raffaella maestra in pensione, se ne è andata come è vissuta, con un sorriso  aperto e sincero, che arrivava dal profondo dell’anima, lei conosciuta come la sirenetta di Montepaone lido era abituata ad aprire la stagione balneare la prima ad andare al mare e l’ultima a riporre nell’armadio la sua inseparabile asciugamano, la sua  abbronzatura perenne era invidiabile. Sui social tante le testimonianze di affetto e di vicinanza alla famiglia conosciuta e stimata nell’intero comprensorio. I funerali si svolgeranno oggi presso la chiesa matrice di San Giovanni Battista a Montepaone lido e saranno davvero tanti gli amici che accompagneranno Giuliana, la sirenetta nell’ultimo viaggio, ciao Giuliana

La redazione si unisce al dolore dei familiari.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

i sindaci del comprensorio a cena con i Collage

Dopo il grande successo ottenuto per il concerto tenutesi a Palermiti in occasione dei solenni festeggiamenti di Maria SS della Luce,il noto gruppo musicale dei “Collage” si è intrattenuto a cena presso lo storico ristorante “Costaraba” con i sindaci del comprensorio soveratese. Presenti i sindaci di Centrache,Montauro,Torre di Ruggiero,Palermiti,Davoli,San Andrea ,Vallefiorita e  Marco Polimeni consigliere del comune di Catanzaro.Un tuffo nei ricordi degli mitici anni 70/80 con i giovani di ieri che oggi,diventati grandi ,amministrano comuni ma che hanno la musica quella buona, nel cuore. Prendendo spunto per il nome, dall’album del gruppo Le Orme intitolato Collage, si formano a Olbia nel 1971 dall’idea del chitarrista olbiese Piero Pischedda di unire due bands : i MAL P2 e i The Anghels dei fratelli di Alà dei Sardi Piero e Tore Fazzi, sotto la guida paterna del saxofonista/manager Paoluccio Masala, (tuttofare della band nonché falegname di professione). La prima formazione comprende oltre agli storici Masino Usai batteria e voce, Piero Pischedda chitarra solista e voce ,il napoletano Pino Ambrosio tastiere e voce, Tore Fazzi basso e voce, Piero Fazzi chitarra ritmica e voce, anche il cantante Luciano Degortes che poi abbandonerà nel 1974 per svolgere il servizio militare. Iniziano a suonare in Sardegna, ma già nel 1972 partecipano come ospiti al festival di Castrocaro con il brano Tu che pensi a tutto. La band viene notata da Massimo Di Cicco, produttore, che consente il debutto del complesso nel 1975 facendogli incidere il primo 45 giri, Angeli sbagliati. Successivamente, diventati quintetto per la defezione di Degortes, ottengono un contratto con la Harmony, etichetta di proprietà della SAAR di Walter Guertler, e nel 1976 vince il Festival di Castrocaro con la canzone Due ragazzi nel sole, con cui riscuote un notevole successo. Nel 1976 la vittoria al festival di Castrocaro con Due ragazzi nel sole sancisce l’esordio ufficiale della band, che da quel momento raggiunge la fama presso il grande pubblico. Nel 1977 i Collage partecipano per la prima volta al festival di Sanremo con Tu mi rubi l’anima: i due primi singoli raggiungono le vette delle classifiche e portano al successo il loro primo 33 giri Due ragazzi nel sole, ripubblicato dopo Sanremo col titolo Tu mi rubi l’anima. Il successo arriva sempre puntuale con brani come Sole rosso, Lei non sapeva far l’amore, Donna musica, Un’altra estate, La gente Parla, I ragazzi che si amano.Tra un tour e l’altro partecipano ad altre tre edizioni del festival di Sanremo (alla XXIX edizione del 1979 con La gente parla, alla XXXI edizione del 1981 con I ragazzi che si amano e alla XXXIV edizione del 1984 con Quanto ti amo) e lanciano in Spagna e Sudamerica Como dos niños, Poco a poco…, La gente habla e Sol caliente, versioni spagnole di alcuni tra i loro maggiori successi, che si piazzano in cima alle classifiche.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

IV edizione burraco memorial Umberto Valoroso

La splendida terrazza dello stabilimento balneare “Mediterraneo”,situato sul lungomare di località Calalunga di Montauro,la sede del la IV torneo di burraco memorial “Umberto Valoroso”,in tanti i partecipanti che hanno inteso con la loro presenza ricordare una amico come Umberto. Le manifestazioni di affetto sono state molte ed  espresse alla famiglia Valoroso,una parte della quota di iscrizione del torneo è stata devoluta ai bambini bisognosi del conventino di San Antonio di Catanzaro. Tre le targhe per i premiati,i vincitori dopo anni,finalmente sono stati il figlio e il genero di Umberto Valoroso,a seguire la moglie,ma la soddisfazione maggiore per la figlia Rita è stata quella di avere insegnato al marito Roberto Sestito il gioco,che poi ha messo bene in pratica tanto da vincere il memorial,e come di consuetudine il titolare dello stabilimento balneare Il Mediterraneo ha messo a disposizione oltre che la sede anche una targa per la famiglia,lo stesso  Roberto Sestito genero di Umberto Valoroso ha dichiarato con rammarico di non avere mai conosciuto il suocero,ma visto il successo e la grande presenza dei partecipanti ha dichiarato  che l’affetto visto dai presenti,gli aveva fatto capire che tipo di persona era e attaccamento avesse da parte dei suoi tanti amici.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

acque maleodoranti nel torrente Caccavari

Riceviamo la segnalazione fotografica del sig. Daniele Aiello, relativamente al corso del torrente Caccavari sito in Montepaone. Dalle immagini non si può sicuramente sentire l’odore nauseabondo delle acque ma certamente si può evincere che qualcosa di strano c’è. Il fatto è stato  già segnalato alle autorità competenti affinché si mettano in moto per la sua risoluzione.

 

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[box type=”info”] la redazione[/box]

incidente a Gagliato,grave centauro

Un incidente accaduto alle ore 23 forse provocato dal manto stradale non in perfette condizioni,la causa scatenante di un incidente autonomo che ha visto un centauro,G. G .  di anni trenta,nativo di Chiaravalle Centrale ma da tempo residente in Svizzera,cadere in modo rovinoso dalla sua moto.  L’uomo stava percorrendo la strada che porta all’abitato di Gagliato con la sua moto,ma proprio questa strada è in pessime condizioni a causa dei lavori occorrenti allo svincolo per la trasversale delle serre, grosse buche simili a crateri lunari,sono presenti anche al centro della carreggiata e proprio una di queste è stata la causa di questo incidente,la moto è passata su una grossa buca e l’uomo ha perso il controllo del mezzo,mentre la forcella si rompeva per la forza dell’urto e il centauro veniva scaraventato a diversi metri di distanza. Sul posto transitavano forze dell’ordine libere dal servizio,carabinieri e vigili del fuoco di Chiaravalle Centrale, a loro il compito di allertare i soccorsi,mentre sopraggiungeva anche qualche amministratore comunale,arriva sul posto una ambulanza  della postazione 118 emergenza territoriale,i vigili del fuoco di località Foresta di Chiaravalle Centrale con il capo reparto Lanfranco Cutullè,i carabinieri della stazione,il ferito veniva stabilizzato come da protocollo dai sanitari ma viste le gravi condizioni generali si decideva per il trasferimento al reparto di pronto soccorso del presidio ospedaliero Pugliese- Ciaccio di Catanzaro,il ferito che presentava gravi pluritraumi veniva successivamente trasferito nei reparti specialistici. Le pessime condizioni di questa strada interessata ai lavori e al vicino cantiere della trasversale delle serre,sono stati oggetto in passato di dure prese di posizione da parte dell’amministrazione di Gagliato,impensabile che questa strada venga abbandonata a se stessa con un imponete traffico veicolare.

[box type=”info”] a cura di Gianni Romano[/box]

tutti guardano,nessuno vede

Tutti guardano,nessuno vede. E’ quello che succede ogni giorno nel grande parcheggio di via marina tra due noti stabilimenti balneari,un  numeroso gruppo di nomadi ha deciso da tempo di stabilirsi in pianta stabile nel parcheggio,dormendo in luridi materassi che ogni mattina vengono accantonati in un lato della piazza,mangiando cibo cotto  in fornelli da campo  e servito su miseri tavoli e sedie e facendo i propri bisogni en plein air alla faccia del decoro  e dell’igiene dei luoghi, vedere erbacce, lattine, rifiuti ovunque e un generale stato di degrado più simile a una qualche periferia suburbana, la prima cosa a cui tutti dovremmo tendere  a capire,ma cosa hanno fatto questi uomini, oltre all’accattonaggio e all’occupazione abusiva di suolo pubblico (o proprietà privata)? Ci hanno mostrato indirettamente una via, un non-luogo che senza di loro sarebbe rimasto sepolto nelle nostre coscienze sempre pronte ad indignarsi. Questo crea come è facile intuire una generale malcontento,tra turisti che devono per forza di cose transitare per recarsi sulla spiaggia e i residenti che sono costretti una volta affacciati dalle loro abitazioni ad assistere a scene non proprio consone ai luoghi. All’inizio era in pochi,e da subito i  carabinieri di Soverato agli ordini del luogo tenente Giuseppe Di Cello con gli uomini della polizia urbana di Montepaone aveva fatto allontanare questi nomadi,se non per pochi giorni ,ma loro sono rientrati in massa almeno in trenta,per riconquistare un diritto mai concesso,famiglie composte da marito,moglie e figli,tutti a dormire all’aria aperta ,una situazione igienico-sanitaria al limite della sopportazione,un vero e proprio campeggio abusivo,all’imbrunire arrivano alla spicciolata,si posizionano con le loro macchine o i furgoni e si preparano a trascorrere la notte,se non poi all’alba alzarsi,tirare i materassi da un lato lavarsi ad una canna dell’acqua e portarsi sulla spiaggia a vendere le loro povere mercanzie,ma questo non è il turismo che serve a Montepaone.

[box type=”info”] a cura di Gianni Romano[/box]

in migliaia per la festa della Maria SS della Luce

Si rinnova come ogni anno una tradizione di fede per la festa di Maria SS della Luce a Palermiti,una settimana che ha visto giungere nel centro collinare migliaia di pellegrini,alcuni proveniente addirittura dall’estero,i festeggiamenti iniziati con la festa piccola sono proseguiti con la festa padronale di San Giusto Martire e con il solenne pellegrinaggio al Santuario,grande la soddisfazione del comitato organizzatore che riesce come ogni anno a dare il giusto risalto alla fede che vede coinvolto un intero paese. L’organizzazione composta da Vincenzo Gullà,Mario Iannino,Antonio Gullà,Giuseppe Truglia,Giuseppe Gullà,Salvatore Valentino e Doria Gioacchino che unitamente alla grande sinergia con il parroco don Antonio De Gori coinvolgono i fedeli  in grandi momenti di fede e devozione per una festa molto sentita. La parola di Dio è stata annunciata da don Giusto Truglia e da don Maurizio Fittante mentre i canti sono stati eseguiti dal coro parrocchiale,mentre il  concerto di lode alla Madonna di don Luigi Scordamaglia con la corale della casa del padre  è stato eseguito sul sagrato della chiesa,due le bande musicali  presenti,gran concerto di fiati città di Bracigliano(Salerno) e concerto bandistico Tiriolo città dei due mari  diretto dal maestro Giulio Daniele,fuochi artificiali ditta euro pirotecnica di Rocco Cammarano di Gasperina,ottavatio della Madonna festa della Madonna a Hingham (Boston) curata dai concittadini. La sera della festa,grande successo di presenze per il concerto dei (Collage)artisti senza tempo che da anni ci fanno ripiombare nei favolosi anni 70/80,con brani resi celebri e indimenticabili. Prendendo spunto per il nome, dall’album del gruppo Le Orme intitolato Collage, si formano a Olbia nel 1971 dall’idea del chitarrista olbiese Piero Pischedda di unire due bands : i MAL P2 e i The Anghels dei fratelli di Alà dei Sardi Piero e Tore Fazzi, sotto la guida paterna del saxofonista/manager Paoluccio Masala, (tuttofare della band nonché falegname di professione). La prima formazione comprende oltre agli storici Masino Usai batteria e voce, Piero Pischedda chitarra solista e voce ,il napoletano Pino Ambrosio tastiere e voce, Tore Fazzi basso e voce, Piero Fazzi chitarra ritmica e voce, anche il cantante Luciano Degortes che poi abbandonerà nel 1974 per svolgere il servizio militare. Iniziano a suonare in Sardegna, ma già nel 1972 partecipano come ospiti al festival di Castrocaro con il brano Tu che pensi a tutto. La band viene notata da Massimo Di Cicco, produttore, che consente il debutto del complesso nel 1975 facendogli incidere il primo 45 giri, Angeli sbagliati. Successivamente, diventati quintetto per la defezione di Degortes, ottengono un contratto con la Harmony, etichetta di proprietà della SAAR di Walter Guertler, e nel 1976 vince il Festival di Castrocaro con la canzone Due ragazzi nel sole, con cui riscuote un notevole successo. Nel 1976 la vittoria al festival di Castrocaro con Due ragazzi nel sole sancisce l’esordio ufficiale della band, che da quel momento raggiunge la fama presso il grande pubblico. Nel 1977 i Collage partecipano per la prima volta al festival di Sanremo con Tu mi rubi l’anima: i due primi singoli raggiungono le vette delle classifiche e portano al successo il loro primo 33 giri Due ragazzi nel sole, ripubblicato dopo Sanremo col titolo Tu mi rubi l’anima. Il successo arriva sempre puntuale con brani come Sole rosso, Lei non sapeva far l’amore, Donna musica, Un’altra estate, La gente Parla, I ragazzi che si amano.Tra un tour e l’altro partecipano ad altre tre edizioni del festival di Sanremo (alla XXIX edizione del 1979 con La gente parla, alla XXXI edizione del 1981 con I ragazzi che si amano e alla XXXIV edizione del 1984 con Quanto ti amo) e lanciano in Spagna e Sudamerica Como dos niños, Poco a poco…, La gente habla e Sol caliente, versioni spagnole di alcuni tra i loro maggiori successi, che si piazzano in cima alle classifiche.Dopo un periodo di riflessione e alcune defezioni, sul principio degli anni novanta i fratelli Fazzi, unici superstiti, avvalendosi della collaborazione di altri musicisti (tra cui Mario Chessa, violinista e valido tastierista) danno luogo alla sperimentazione di nuove sonorità che caratterizzano il nuovo corso artistico e il rilancio discografico del complesso con il cd Replay del 1994 e, nel 2000, l’album antologico Settantaseiduemila contenente anche brani live.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

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