Si intitola Amistà il nuovo album dei Parafoné, ed è disponibile sulle piattaforme digitali da sabato 8 agosto 2015. Undici brani e diverse collaborazioni, alcune di calibro internazionale, per un prodotto discografico intenso e coinvolgente. L’album registra una contaminazione molto ampia e segna per il gruppo un’evoluzione musicale importante, che lo porta ad affacciarsi in modo deciso alla World music. Gli stessi strumenti utilizzati in fase di produzione suggeriscono sperimentazioni interessanti: agli strumenti tipici calabresi (zampogna, lira, organetto, fischiotti, ecc.) sono stati affiancati strumenti antichissimi provenienti da diversi paesi mediterranei e orientali (tabla, saz, bouzuki, batà, darbuka, ecc.).Collaborazioni internazionali Il percorso musicale dei Parafoné, dunque, prosegue in maniera costante e l’intenso lavoro di studio, di ricerca e sperimentazione non conosce sosta alcuna. Un cammino esplorativo che nel tempo ha allargato i propri confini, toccando sfere ben più ampie, fino a ripercorrere tutte le sonorità del Mediterraneo, con slanci oltre orizzonte che richiamano a tratti la musica orientale. A tal proposito, degna di nota la collaborazione con l’artista di fama internazionale Rashmi Bhatt, intervenuto proprio nell’ultima fatica discografica con un capolavoro dal sapore tutto calabro indiano. Lo stesso Rashmi Bhatt sarà presente in due performance live dei Parafoné: il 13 agosto a Sant’Andrea Apostolo dello Ionio e il 14 agosto nel città che ha dato i natali al gruppo, Serra San Bruno. Non da meno, l’intervento del giovane cantante egiziano Eslam Mohamed Adamo, che ha prestato la propria voce per un cantato in lingua araba proprio nel pezzo Amistà. Ad impreziosire alcuni brani, la presenza delle voci femminili e le interpretazioni di una Natalia (Saffioti) in grande spolvero.Inno all’amicizia Amistà è un inno all’amicizia, all’incontro, alla fusione di culture diverse, alla ricerca costante della libertà. Nei brani contenuti in questo album, i suoni prendono forma da molteplici strumenti, quasi tutti provenienti da paesi del bacino mediterraneo. Il disco, dai colori musicali variegati, ha preso forma in posti diversi e ambienti quasi indefiniti, e più che descrivere luoghi si sofferma a descrivere storie, persone. In un mondo distratto, in cui l’amicizia dovrebbe occupare il posto più importante, ma allo stesso tempo rappresenta un concetto sempre più difficile da attuare, Amistà propone questo tema come sentimento di rilancio per agevolare l’incontro tra persone, tra popoli, tra paesi, tra religioni, ecc. La stessa canzone che dà il nome al disco, racchiude un pensiero globale, che abbraccia i popoli di tutto il mondo: un sogno, più verosimilmente un’utopia.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

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