Catanzaro –  Nel corso dei servizi finalizzati anche ad un controllo straordinario delle infrastrutture e degli insediamenti dislocati lungo le fasce boscate litoranee e soggette a diffusi fenomeni di pressione antropica, il personale del comando stazione forestale Taverna ha accertato che una superficie di circa 500 metri quadri di terreno boscato facente parte della pineta di Giovino nel comune di Catanzaro, era stata distrutta creando un possibile ampliamento dell’area a servizio di futuri fabbricati, da parte di una impresa di costruzioni durante i lavori per la realizzazione di edifici di civile abitazione.In particolare il personale del Corpo forestale ha accertato che la società committente e l’impresa costruttrice, dopo aver proceduto al taglio delle piante, ha letteralmente sommerso le ceppaie di materiale terroso per un’altezza da 1 a 2,5 metri dal preesistente livello del bosco, trasformando il bosco in un possibile piazzale di servizio per i fabbricati.È stato accertato che sono state gravemente danneggiate alcune decine di piante di eucalipto di discrete dimensioni, con la violazione delle norme in materia paesaggistica ed idrogeologica, nonché dell’art. 734 relativo alla distruzione ed al danneggiamento di bellezze naturali, e l’area interessata è stata sottoposta a conseguente sequestro giudiziario.La cosiddetta “pineta di Giovino” è un fondamentale polmone verde della città di Catanzaro e proviene da attività di rimboschimento con fondi pubblici realizzato, a  partire dagli anni ’60, ed è composta in prevalenza da piante di pino e di eucalipto, e dalle altre specie tipiche delle fasce boscate litoranee.Essendo proveniente da attività di rimboschimento con fondi pubblici, i relativi terreni sia appartenenti ad enti pubblici sia appartenenti a privati, sono sottoposti ad un vincolo idrogeologico di natura completamente inibitoria, ed in caso di danneggiamento o distruzione le norme prevedono l’obbligo della sua ricostituzione a carico del soggetto proprietario. Oltre al vincolo idrogeologico, la pineta è anche soggetta al vincolo paesaggistico sia in quanto costituente un bosco sia a causa della sua localizzazione entro la fascia dei 300 metri dalla linea di battigia del mare.

[box type=”info”] a cura di Gianni Romano[/box]

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