Le favole ci insegnano che esiste il bene e il male. La vita ci insegna che i loro confini non sempre sono netti.   Da un lato la Legge, lo Stato, La Giustizia. Dall’altro la criminalità, il terrore, l’orrore. Cella di un carcere adibita a colloqui. Giorni nostri. Raffaele Contaldo, spietato killer della camorra, detenuto nella sezione di carcere duro 41 bis, attende di parlare col magistrato per pentirsi. La competenza è stata assegnata al giudice Claudia Sofia Del Regno, giovane e motivata. E fra i due è scontro da ogni punto di vista. Un’ora di colloquio diventa un ring dove ogni cosa ha due aspetti, come le due facce di una medaglia in una opposizione di valori non sempre scontata: giustizia-criminalità, bene-male, ricco-povero, uomo-donna…una dualità dove nessun aspetto vince come ragione sull’altro.” Ma le regole del gioco”, si sa, sono stabilite all’inizio… E lo facciamo attraverso il confronto fra due personaggi in una situazione che riserva una serie di colpi di scena. Tanti i temi di riferimento: la legalità, la situazione nelle carceri, la rieducazione dei detenuti, la voglia di riscatto e di redenzione, il baratro della vita criminale. Una commedia di grande impatto, nella quale i valori cambiano peso continuamente, ma con un grande inequivocabile messaggio. Cosa sia effettivamente giusto e cosa sia puramente sbagliato, è l’interrogativo che si pone al pubblico, lasciandolo libero di riflettere e di chiedere alla sua coscienza. Essendo i due autori anche interpreti, si è scelto di costruire un’architettura di sensi possibili da proporre al pubblico, in modo chiaro, ma non univoco. La regia ne ha saldamente evidenziato i rilievi e le rifiniture. Ne risulta uno spettacolo forte, d’impatto, che fa stare il pubblico ammutolito, fermo, immobile, è stato definito da più voci capace di sollevare ondate di commozione e, allo stesso tempo, risultare piacevole e soddisfacente., fino al quel grandissimo applauso finale che non finisce quasi mai come se fosse un senso di liberatoria dei forti messaggi ricevuti da questa rappresentazione “Le regole del Gioco” di Antonietta Barcellona e di Danilo Napoli. Il Presidente e Direttore Artistico Arch. Edoardo Servello con grande enfasi ed entusiasmo afferma che non si poteva iniziare diversamente questa Entusiasmante e grandissima XX Rassegna a premi “Vernaculandu” con un Botto rimanendo in tema, con un grandissimo messaggio sociale.

 

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