Una situazione al limite del paradossale,che neanche lo scrittore boemo Franz Kafka avrebbe pensare di scrivere,è quello che succede ad un giovane uomo residente a Gasperina con una diagnosi come quella di radiocolopatia lombare e convalgia agli arti inferiori,una serie di interventi e di cure mediche che ha oggi non hanno risolto il suo grave problema ,che invece si acuisce quando decide di recarsi al presidio ospedaliero Ciaccio di Catanzaro,ma tra il suo stupore dopo la visita il medico gli dice”guardi lei ha bisogno di un intervento chirurgico per impiantare una pompa che sia da effetto stimolatore con iniezioni di anestetico o morfina,ma da noi nel nostro reparto non abbiamo letti,vada a Milano.”
Ma come a Milano deve avere pensato l’uomo,tutto nasce da quando questa persona sposata e con tre figli in tenera età si stabilisce in Svizzera a Lucerna dove trova un lavoro sicuro in uno stabilimento che confeziona zucchero,ma dolori improvvisi e sempre più frequenti lo costringono a effettuare in terra elvetica una visita che successivamente si trasforma in una operazione di ernia del disco,ma saranno ben tre le operazioni con la conseguenza di perdita di forza nelle gambe,dolori continui e lancinanti,questa cosa gli provoca l’abbandono del suo lavoro,una riconosciuta invalidità  del 100% in Svizzera,a questo punto l’uomo decide di tornare a Gasperina suo paese di origine,ed inizia una lunga serie di visite e consulti,mentre i dolori aumentano gli viene praticato un impianto di elettrostimolatore,ma questo si rileva purtroppo solo un palliativo,allora la visita fatta dai medici Rocca e Russo del presidio Ciaccio,si potrebbe tentare una soluzione esterna e provvisoria con l’impianto di una pompa che inietti a tempi intervallati dosi di anestetico,mentre i test spinali peggiorano,ci vuole morfina e kinocaina,pesanti anestetici per combattere i dolori sempre più forti,tanto che l’uomo non può camminare a lungo,ma neanche stare seduto molto,una convalgia agli arti inferiori gli limita anche l’uso della sua autovettura,ma l’uomo invalido  al 100% per la Svizzera, per l’Italia dove ha da tempo richiesto il suo status di invalido non gli è stato riconosciuto nulla.
Oggi ha un impianto di doppio catetere ottopolare dorsale collegato a stimolare la parte ma queste batterie non sono eterne,quello che i medici hanno ribadito è che bisogna per forza levare lo stimolatore e effettuare un intervento chirurgico interno dove sistemare questa pompa,ma non a Catanzaro,per la Regione Calabria non esistono per il comparto sanità posti letto per la terapia del dolore,da qui l’invito di farsi operare a Milano,un viaggio della speranza che ancora oggi nel 2013 bisogna necessariamente effettuare per stare in salute,ma oltre il dolore c’è un aspetto da non sottovalutare,quello economico se non viene riconosciuta questa invalidità,al 100% per la Svizzera,ma per il nostro paese non è così,si spera che in questi giorni una riunione sinergica tra le parti ottengano il benestare per allocare quei posti letto al Ciaccio,necessari per effettuare questo intervento o altri similari,evitando come in questo caso inutili e costosi viaggi della speranza.
[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]
Condividi

Lascia un commento

Your email address will not be published. Required fields are marked *