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Si è svolta ieri mattina la celebrazione del 150° anniversario dell’unità d’Italia, presso l’Istituto comprensivo Mario Squillace di Montepaone Lido.Moltissima l’affluenza della popolazione per poter assistere ai festeggiamenti, tra i presenti figuravano le cariche istituzionali, tra i quali il sindaco di Montepaone Massimo Rattà, e gli assessori Madonna e Montillo.Rendevano omaggio con la loro presenza anche i Carabinieri in alta uniforme, i Vigili del Fuoco del distaccamento di Soverato e di Catanzaro, i Bersaglieri, i Vigili Urbani, l’associazione culturale Nuova Era, l’associazione di volontariato Misericordia, e lo storico Ulderico Nisticò.La manifestazione iniziava con l’ingresso al passo di corsa dei Bersaglieri con la ben nota fanfara Flick Flock, ed esibendosi con vari brani, tra i quali l’inno di Mameli, l’onore ai caduti e il silenzio.La celebrazione proseguiva con l’intervento della preside D.ssa Giovanna Esposito Vivino, che esprimeva una dichiarazione “I bambini sono il futuro di questa Nazione, e bisogna dargli fiducia, e devono avere un forte senso di appartenenza alle loro origini”.La cerimonia continuava, con le interpretazione degli alunni, nell’impersonare garibaldini con canti e balli, rivivendo alcuni spaccati storici della realtà meridionale con costumi d’epoca.
Nei vari interventi, sono di rilievo quello del Sindaco Rattà, il quale esprimeva un forte senso di abnegazione all’unità della Nazione, non solo da celebrare nei giorni di festa, ma far proprio un sentimento comune, nel rispettare e onorare le proprie radici.L’assessore Madonna nel suo intervento ha voluto ricordare la memoria di Gregorio Mattei, musicista letterato, giureconsulto e poeta di corte, il quale partecipò all’attività politica napoletana, dove venne processato e impiccato, per aver contestato il radicalismo giacobino di Vincenzo Russo.Anche lo storico Ulderico Nisticò, illustrava con una forte emozione, la nascita dell’Italia dalle origini a come oggi la conosciamo, da quando l’Italia era un agglomerato di staterelli, con forti differenze sociali, fino a quando persone del calibro di Mazzini, Camillo Benso conte di Cavour, i fratelli Bandiera, diedero il loro impegno a realizzare un’Italia unita coesa cosi come oggi la viviamo.
Si concludeva la cerimonia del 150°, con l’esibizione dei Vigili del Fuoco, issando il tricolore da parte di due vigili della squadra Speleo Alpino Fluviali, i quali agganciati a 10 metri di altezza issavano la bandiera assicurata a due automezzi.Terminata la cerimonia la scuola con ardore salutava e ringraziava i partecipanti con un caloroso “Viva l’Italia”.

Articolo e film di Gianni Romano
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