Cosa spinge certe persone a lasciare il certo per l’incerto,i punti fermi come la casa e la famiglia,per la strada e la solitudine?Questa è una storia come molte ormai, in tempi di globalizzazione è facile vedere per le strade del mondo,persone che fanno della strada la loro vita,è il caso di Patrizia,di nazionalità belga 58 anni,una bellezza che anni di strada e di disagio non hanno certo cancellato,capelli biondi,occhi azzurri senza tempo,un sorriso fatto di pochi denti,lei vedova da anni ha lasciato i suoi quattro figli e la sua bella casa in Belgio e si è messa a girare per la strada toccando come in questo caso anche la piazza di Montepaone lido,la sua è una vita di strada vissuta con grande dignità,non chiede nulla a nessuno, arriva con il suo vecchio e scolorito passeggino pieno di giocattoli di ogni tipo trovati chissà dove,vecchie bambole,macchinine,soldatini,vecchi peluche e tanto altro ancora,messi li in bella mostra accettando quello che i passanti gli offrono.
Patrizia parla in francese e dice che in un cassetto chissà dove,è conservato il suo vecchio diploma al commerciale,poi il matrimonio andato male,la morte del compagno,la solitudine e all’improvviso forse senza neanche un perché si trova da sola e in mezzo alla strada,inizia a dormire sotto i ponti,o in ricoveri di fortuna,sale di aspetto di stazioni ferroviarie,notti piene di sogni e di paura ,lei è sempre una donna e in giro il malintenzionato di turno è sempre in agguato,anche se l’emarginazione sociale e la povertà sono le caratteristiche di chi non ha una casa e una famiglia. Per loro il Natale rischia di essere un giorno come tanti altri, se non ci fossero i volontari.
Li vediamo subito. Sono lì, per strada, cenciosi con la testa affogata in un cassonetto in cerca di un brandello di rifiuto che li sostenga, di un tozzo di pane che li sfami, di uno straccio che li rivesta. I barboni sono l’icona di una società, che tende a escludere chi non riesce a stare al passo con un modello di vita improntato al successo. Sono vulnerabili perché non hanno risorse né personali né relazionali. Per dormire le loro coperte sono i cartoni, per tetto le stelle,lontani anni luce da copertine di riviste patinate o dalla pubblicità televisiva che lancia spesso messaggi sbagliati,il buono è il bello e l’arrivato con macchine di lusso e vestiti griffati,il resto nella vita di tutti i giorni non conta nulla,se non in cambio un sorriso anche se fatto con pochi denti,ma sincero senza chiedere nulla in cambio,se non a fine intervista un caldo cornetto,questa è la vita di tutti i giorni e Patrizia la vita la vive con la dignità di chi,come lei ha scelto di avere per tetto le stelle e la complicità della luna,che vede,osserva, e sorride dall’alto.

 [box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

Condividi

Lascia un commento

Your email address will not be published. Required fields are marked *