Ci risiamo,è successo ancora,un altro attacco gratuito ai danni del personale sanitario del reparto di pronto soccorso dell’ospedale cittadino di via Cardona ,è grazie a continue insofferenze e aggressioni anche fisiche,il pronto soccorso è presidiato da uomini di un istituto di vigilanza,un attrezzato triage all’ingresso smista le urgenze in base a parametri medici che si trasformano in codici di accesso,bianco,giallo e rosso,il bianco potrebbe essere chiaramente di competenza delle guardie mediche.Continua la situazione di insostenibilità al Pronto Soccorso di Soverato, dove un medico ed un infermiere sono stati verbalmente aggrediti ed offesi da un familiare di una paziente. Il medico in seguito a ciò si è sentito male ed è stato costretto ad abbandonare il PS; l’infermiere invece ha continuato il turno, anche egli in condizioni non buone. Il fatto è accaduto il pomeriggio del 29\07\2015; il PS era come sempre affollatissimo ed il medico che iniziava il turno di servizio si apprestava a chiamare, per visitarlo, il primo dei pazienti in codice giallo, quando si è visto non solo aggredire verbalmente dal familiare della paziente ma imporre nella sala di emergenza tale paziente senza che ci fosse l’urgenza, impedendo di fatto la visita per il primo dei pazienti in codice giallo. Al PS di Soverato affluiscono pazienti dei paesi del basso Ionio reggino, delle preserre chiaravallesi e anche del Vibonese. La ASP di Catanzaro ha previsto e promesso rinforzi del personale medico ed infermieristico che però non arrivano. Che aspetta la ASP di Catanzaro ad intervenire? Una situazione al limite già esposta chiaramente dai sanitari sono migliaia le prestazioni che il pronto soccorso effettua nel periodo estivo dove la popolazione supera e di molto le cinquantamila presenze,senza che ci sia un adeguato numero di medici,infermieri professionali e operatori lasciato spesso alla deriva sono a situazioni come quelle successe,dove l’aggressione fisica complica e rallenta le normali condizioni lavorative.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

Condividi

Lascia un commento

Your email address will not be published. Required fields are marked *