Fermi  con il treno da ventiquattrore, il treno bianco che rientrava dal Santuario di Lourdes con a bordo centinaia di calabresi provenienti da molte province,molti quelli del soveratese, Montauro e Soverato in particolare,chiuso il Santuario per la devastante alluvione che ha causato al momento decine di vittime,molti i disagi per i volontari presenti sul treno,prima fermi in aperta campagna,poi alla stazione ferroviaria di Tolone e poi in tarda serata per proseguire il viaggio di rientro in Calabria via Marsiglia,molto lo spavento per i volontari che hanno assistito in diretta ad una autentica bomba d’acqua che ha causato morti e danni ingentissimi alla Francia.E’ emergenza inondazioni sulla Costa Azzurra in Francia dove si contano finora 13 morti e sei dispersi a causa della tempesta che hanno flagellato la zona tra Nizza, Cannes e Antibes. In poche ore sono caduti 180 mm di pioggia. Il bilancio – provvisorio perché alcune aree non possono essere raggiunte al momento – è delle autorità locali della dipartimento delle Alpi Marittime. Il grosso della tempesta si è diretta a largo, verso l’Italia, e investirà il paese in queste ore: emesso allerta meteo per “fenomeni intensi” soprattutto su Piemonte, Liguria, Toscana e in parte su Emilia Romagna.Cinque “treni bianchi” dell’Unitalsi, con a bordo circa 2.500 italiani reduci da un pellegrinaggio a Lourdes, sono bloccati lungo la linea ferroviaria Francia – Italia a causa dell’alluvione che si è verificata in Costa Azzurra. I pellegrini – tra i quali numerosi malati, alcuni in lettiga – stanno bene, ha riferito  il presidente dell’Unitalsi, Salvatore Pagliuca. Il sud-ovest della Francia è in queste ore flagellato da piogge intense, vere e proprie alluvioni che hanno provocato anche la morte di una donna nei pressi della città di Lourdes.La vittima è stata travolta dall’acqua di piena del fiume Gave di Pau mentre tentava di uscire dalla sua automobile. Il marito, che era con lei, è stato tratto in salvo dai vigili del fuoco. Nella città che ospita il Santuario Mariano i danni sono ingenti, e da due giorni la grotta, dove l’acqua ha superato il metro e mezzo di altezza, è chiusa al pubblico. I pellegrini sono stati trasferiti da Gave di Pau agli hotel delle aree collinari. In totale nella regione sono circa duemila le persone che sono state evacuate, in molti casi con l’aiuto di elicotteri.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

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