Nonostante le tante segnalazioni fatte da privati cittadini e imprenditori,ancora nulla è cambiato nell’area di stoccaggio individuata dal comune ,in agro di Soverato,località Caldarello,se possibile anzi la situazione igienico – ambientale è peggiorata e di molto,sono tanti difatti i mucchi di spazzatura presenti,uno scenario non certo edificante,alti cumuli che non ricordano le montagne dell’Aspromonte,ma disegnano un degrado continuo,all’interno del cancello dell’area stoccaggio,la spazzatura è depositata a terra fuori dai container strapieni da giorni e cosa ancora più grave,all’esterno dopo giorno dopo giorno questa sorta di discarica si autoalimenta,oltre alla RSU,è facile trovare mobili,vecchi divani,frigoriferi,lavatrici e molto altro che con lo smaltimento hanno ben poco da vedere,anzi quello che si presenta a chi deve necessariamente transitare per recarsi alle molte fabbriche esistenti in loco,necessariamente deve coprirsi gli occhi per non vedere,e tapparsi il naso per l’odore assolutamente insopportabile,che grazie al timido sole presente,aumento questa situazione di disagio. L’area individuata dal comune di Soverato per lo stoccaggio dei rifiuti della RSU cittadina,è quella dismessa nel comune di Soverato in località “Caldarello”,una vasta aerea recintata proprio alle spalle del distaccamento dei vigili del fuoco,la maggior parte dei rifiuti raccolti giace immobile in attesa di essere posizionata in grossi container e da qui alla discarica consortile,ma quello che molti residenti lamentano è che oltre l’odore insopportabile della zona,dove insistono stabilimenti industriali di notevole pregio,è che il pericolo del percolato è presente,in quanto il liquido che fuoriesce dalle montagne di spazzatura poi inevitabilmente corre nei vicini fossi,da qui al mare il passo è breve,ma esiste anche un pericolo di incendio,difatti l’ammasso di spazzatura dopo temperature elevate crea un innesco spontaneo che potrebbe creare un incendio di vaste proporzioni,con i fumi che diventano nocivi a causa della composizione della stessa spazzatura presente. Il termine percolato, inteso (non esclusivamente) nell’ambito delle scienze ambientali, definisce un liquido che trae prevalentemente origine dall’infiltrazione di acqua nella massa dei rifiuti o dalla decomposizione degli stessi. In misura minore è anche prodotto dalla progressiva compattazione dei rifiuti. Il percolato prodotto dalle discariche controllate di rifiuti solidi urbani (R.S.U.) è un refluo con un tenore più o meno elevato di inquinanti organici e inorganici, derivanti dai processi biologici e fisico-chimici all’interno delle discariche. Per legge, il percolato deve essere captato ed opportunamente trattato nel sito stesso della discarica o trasportato in impianti ad hoc debitamente autorizzati allo smaltimento di rifiuti liquidi. Il sistema di captazione consiste in una serie di tubi fessurati immersi in uno strato di ghiaia drenante appena al di sopra dello strato di impermeabilizzazione.

[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

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