E’ successo ancora. Tensione e nervi a fior di pelle nella sala accettazioni e prenotazioni dell’ospedale di via Cardona a Soverato,un nuovo programma ai computer sta facendo sicuramente rallentare le operazioni che l’impiegato di turno,nei quattro sportelli presenti deve necessariamente  impostare per registrare le ricette e prenotare le visite specialistiche,ma forse una attesa più lunga del solito faceva  scattare una vibrata protesta verbale, tra una persona e una dipendente dell’ospedale intenta al suo lavoro giornaliero,parole sempre più forti che diventavano grida ,tra la confusione generale,meno male che è presente in questa sala di attesa , un vetro che divide il pubblico dai dipendenti,questo ha impedito che l’aggressione diventasse anche fisica,ma non ha impedito che  la donna impiegata nel suo  svolgimento lavorativo, accusasse un malore,tanto da indurre il personale presente a fare ricorso  per la donna,al reparto di pronto soccorso situato all’ingresso dell’ospedale. Dopo le visite del caso alla donna venivano dati dei giorni di guarigione causati dallo stress emotivo. Non è la prima volta che in questo reparto di accettazione e prenotazioni avvengono simili aggressioni,questo crea un continuo stress al personale presente che, non riesce così a dare una risposta immediata alle problematiche delle centinaia di persone che afferiscono giornalmente per prenotare una visita specialistica,queste tensioni presenti prima in gran numero al reparto di pronto soccorso sono state superate grazie alla presenza  della guardia giurata  che disciplina gli accessi e cerca di contenere lo sfogo di utenti che  nonostante la presenze del triage con codici di accesso,non intendono attendere il loro turno,ma non all’ufficio accettazioni,anche in questo delicato  punto di incontro tra utenza e uffici per le prenotazioni ,servirebbe una guardia giurata che tuteli il lavoro dei dipendenti ospedalieri.

                                                                                                                                 Gianni Romano

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