Stalettì al centro del comprensorio per le tante iniziative portate avanti dal parroco don Roberto Corapi,le feste e le tradizioni si susseguono  creando una armonia di intenti tra parroco e fedeli che si sono stretti a lui nelle manifestazioni religiose .In una chiesetta gremita di tanti fedeli, don Roberto Corapi, attraverso la Celebrazione Eucaristica , parla della Santa  di Cascia , nel giorno della festa, soffermandosi prima sulla vita con il cosidetto PANEGIRICO , vita della Santa e poi con l’attualità del suo messaggio. Santa Rita attraverso la sua testimonianza , da discepola innamorata di Cristo, vuole stasera indicarci la via del perdono , che è possibile con l’amore , amando Dio e il prossimo. Soltanto in Dio ha affermato don Roberto , si trova la forza per perdonare, come ha fatto Santa Rita perdonando l’assassino del marito, con preghiere , digiuni e suppliche per la sua conversione. Ma ciò che angosciava Rita era il fatto che i suoi due figli sobillati da parenti e amici, potessero vendicare il padre. Rita li supplicò perché perdonassero e nel timore di non essere ascoltata , chiese a Dio che li chiamasse a sé piuttosto che compissero la vendetta.   Di fatto i figli morirono giovanissimi e Rita si ritrovò a vivere la sofferenza e la solitudine nella sua casa rimasta vuota . Subito dopo, provata, fa il suo ingresso nel Monastero , dove vive con una spina conficcata sulla fronte , da Suora, il segno evidente della Passione di Gesù. Rita, la Santa delle Rose, delle cose impossibili, nella Comunità di Stalettì, quest’anno è stata davvero pregata con un Triduo  di meditazione. Nel segno proprio delle tradizioni, dove don Roberto da anni si è messo  a rispolverarli come un tempo. Il suo forte invito al perdono , ad amare di più l’uomo in Dio , ha fatto davvero scuotere le coscienze di tanti fedeli, raccolti nella Chiesetta di Sant’Antonio .Amiamo la nostra terra di Calabria , amiamo di più la nostra Comunità , questo è il giardino dove ci ha posti Dio, dove ci sono fiori belli profumati, ma anche spine ed erbacce .Ognuno di noi si deve impegnare ad estirpare la mala erba. Alla fine della Celebrazione Eucaristica don Roberto ha benedetto duecento e più rose, e insieme al gruppo catechistico li ha distribuiti , come segno dell’amore di Dio, quell’amore che ti fa perdonare, quell’amore che ti fa cantare con la vita e raccontare le meraviglie di Dio.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

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