E’ un sindaco particolarmente soddisfatto,Giuseppe Pitaro   primo cittadino di Torre di Ruggiero,un borgo antico e pieno di fascino per la grande iniziativa che si terrà nel suo centro,difatti Lo Slow Food Soverato presenterà il 22 marzo prossimo, alle ore 11, presso il Palazzo  Martelli antico e storico e sede del Consiglio Comunale di Torre di Ruggiero, lo stage didattico dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo – Bra (CN), nell’ambito del Master in “Food Culture and Communications: Media Representation and High Quality Food” curato dalla Tutor Alice Noel Fabi. Lo Slow Food, in collaborazione con il Consorzio Nocciola di Calabria, le amministrazioni comunali di Torre di Ruggero, Serrastretta e  Miglierina, ospiterà 9 studentesse del corso, dall’8 al 12 aprile 2013, per approfondire il tema “GASTRONOMIA E PRODUTTORI DELLE SERRE CALABRESI E DEL REVENTINO, DALL’ISOLAMENTO ALLA COMUNICAZIONE”. Attraverso questo stage didattico, la valenza dello scambio di esperienze e conoscenze ha lo scopo ben preciso di veicolare il territorio delle aree interne fuori dai confini regionali e nazionali, utilizzando la cultura del cibo sostenibile ma anche combinando tradizione ed innovazione in campo alimentare con particolare attenzione all’uso di nuovi media digitali, video ed arti creative. Durante lo stage saranno tenuti incontri didattici con i produttori locali e con le Comunita’ di Terra madre: Nocciola di Calabria, Miele di melata di bosco del parco regionale delle Serre Calabresi, Donne in cammino, Cupeta di Montepaone, Castagne e pastille di Serrastretta, Cuochi di terra madre. All’interno di questo stage si darà grande risalto all’utilizzazione della nocciola di Calabria, non solo a livello di pasticceria ma anche e soprattutto nella preparazione gastronomica innovativa e di qualità, al fine di proporre una nuova offerta turistica. La proposta vuole coinvolgere gli agriturismi, gli esercizi della ristorazione, i bar, le pasticcerie, i fornai del territorio, per veicolare nuove offerte capaci di caratterizzare l’area attraverso la valorizzazione del prodotto e del suo valore paesaggistico.

[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

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