Gasperina – trova una tortorella ferita,la porta al CRAS di Catanzaro

Trova una Tortorella ferita e con un’ala rotta e decide di portarla per le cure al Cras di Catanzaro,Saverio Voci assessore al comune di Gasperina notava che ai bordi della strada che costeggia la località Pilinga una tortora era in evidente difficoltà e non riusciva a volare avendo un’ala spezzata,subito l’assessore si fermava e prendeva il volatile decidendo successivamente di portarlo al centro recupero animali selvatici che è ,un centro di eccellenza per volatili.

[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

Montepaone – consiglio comunale in “notturna” con tredici punti all’ordine del giorno.

Consiglio comunale a Montepaone. Convocato dal presidente Concetta Montillo e alla presenza del sindaco Franco Froio si è discusso fino a tarda sera con tredici punti all’ordine del giorno. Si è discusso sulla integrazione del regolamento comunale cimiteriale, relazionava l’assessore Michele Malta , che ribadiva come con questa integrazione da oggi  si da la possibilità non solo  a chi è nato a Montepaone, ma anche al prossimo congiunto di 1° grado di essere seppelliti nel cimitero comunale. Il punto passava a maggioranza. I tre punti successivi riguardanti lavori di somma urgenza venivano rendicontati in modo esaustivo dal vice sindaco Giuseppe Macrì, e prevedono i lavori per la sostituzione e riparazione delle pompe di sollevamento e di un tratto di condotta fognaria, considerando i problemi del settore fognario che si acuiscono nel periodo estivo grazie ad un presenza notevole di turisti. Su questo punto veniva sentito il tecnico comunale Franco Ficchì che dichiarava che la stagione estiva in pieno svolgimento non consentiva di prorogare lavori importanti come il trattamento e il flusso da e per l’impianto di depurazione. Il punto passava a maggioranza con l’astensione del consigliere Rino Pirrò.  Macrì passava alla trattazione del punto riguardante lo schema di convenzione per il trasporto scolastico nei comuni di Gasperina e di Montepaone, affermando che da oggi è permesso ad entrambi i comuni di transitare con gli scuolabus sui territori contermini, si passava poi alla determinazione delle rate della TARES, in buona sostanza si approvava la scadenza in base alla disposizione ministeriale entro il 16 dicembre,questo punto passava all’unanimità. Mentre diceva il vice sindaco Giuseppe Macrì che è intenzione del comune integrare e predisporre un abbassamento della quota per le famiglie e le ditte che effettueranno il compostaggio,previa esibizione del certificato del recupero dei beni,indicata del  5% per le famiglie e del 10% per le imprese,”abbiamo la totale copertura finanziaria,diceva Macrì per il servizio della RSU che costa al nostro comune ben 668 mila euro annui, ribadendo che il nostro è uno dei pochi comuni che non è mai ricorso ad anticipazioni di cassa, ma sarebbe utile per stabilire esattamente le quote uno studio che individui la produzione della RSU, noi ci siamo basati su dati ministeriali applicando i valori medi di tariffazione per garantire una applicazione equa. ”Ma sulla questione tariffe si registrava in aula  il no deciso di minoranza e del consigliere di maggioranza Rino Pirrò. Si passava quindi alla approvazione della convenzione con la CGF- Cogesud per la realizzazione di interventi di edilizia sociale,si abbatte la aliquota  regionale dal 20%al 18%  ottenendo una riduzione sul prezzo finale di acquisto,l’ultimo punto riguardante le norme disciplinari ed elaborati tecnici per la costruzione di loculi e cappelle,veniva discusso,ma la minoranza e il consigliere Rino Pirrò chiedevano il rinvio in quanto a loro dire mancavano gli allegati e gli elaborati,il punto passava a maggioranza e prevede la vendita di dieci nuove aree per le cappelle e di cinquanta  nuovi loculi.

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Montauro – il comune aderisce al programma " 6000 campanili" del ministero delle infrastrutture e dei trasporti

Con apposita delibera di giunta si approvano gli elaborati dell’ufficio tecnico,propedeutici alla richiesta di finanziamento ammissibile di  900mila euro,dato atto che  il Programma viene bandito e che possono presentare domanda di contributo finanziario i Comuni che, sulla base dei dati anagrafici risultanti dal censimento della popolazione 2011, avevano una popolazione inferiore ai 5.000 abitanti,rilevato che sono ammissibili al finanziamento le seguenti tipologie di intervento, Interventi infrastrutturali di adeguamento, ristrutturazione e nuova costruzione di edifici pubblici ivi compresi gli interventi relativi all’adozione di misure antisismiche- Adeguamento normativo di edifici pubblici esistenti (a titolo esemplificativo: sicurezza sismica, sicurezza antincendio, risparmio energetico, sicurezza sui luoghi di lavoro, eliminazione di barriere architettoniche, ecc.) Ristrutturazione e rifunzionalizzazione di edifici pubblici.  Nuova costruzione di edifici pubblici, Realizzazione e manutenzione di reti viarie e infrastrutture accessorie e funzionali alle stesse o reti telematiche di NGN e WI-FI,interventi sulle reti viarie di competenza comunale ivi compresi gli eventuali lavori connessi a sottostanti sottoservizi (fognature, acquedotti, pubblica illuminazione,cablaggio. Salvaguardia e messa in sicurezza del territorio),”ravvisata,queste le parole del sindaco Pantaleone Procopio,l’opportunità di partecipare al suddetto bando, mediante la programmazione di interventi visto il progetto definitivo, continua il sindaco Procopio,redatto dal Responsabile dell’Ufficio Tecnico, arch. Pantaleone Narciso, all’uopo incaricato ed inerente i lavori in oggetto e promosso dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti  e costituito dai seguenti elaborati progettuali ,tenuto conto,continua Procopio che la suddetta opera viene considerata prioritaria per ogni sviluppo economico e per la valorizzazione del territorio,si dispone che le per le opere pubbliche dei Comuni i relativi progetti devono essere corredati da una relazione a firma del progettista che attesti la conformità del progetto alle prescrizioni urbanistiche ed edilizie nonché l’esistenza di nulla-osta di conformità alle norme di sicurezza, sanitarie, ambientali e paesistiche,atteso,conclude il sindaco Pantaleone Procopio, che la deliberazione con la quale viene approvato il progetto definitivo ha i medesimi effetti del permesso a costruire,si delibera di approvare il progetto definitivo redatto dall’ufficio tecnico comunale, composto dagli elaborati progettuali di cui sopra, e avente il quadro economico specificato in premessa, inerente i lavori di lavori di manutenzione ed adeguamento di reti viarie comunali e relativi sottoservizi.”

[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

Soverato – perchè non ricordare l'eroe delle Giare con una via o una piazza?

Nell’anniversario per la tragedia del camping “Le Giare”si è ricordata la figura dell’imprenditore Nicola Galeano,scomparso la notte di natale a seguito di un infarto,Galeano unitamente al luogotenente Giuseppe Di Cello,nell’immediatezza dei fatti grazie alla sua grande ruspa misero in salvo più di cinquanta persone,e grati ogni anno il ricordo corre a lui,ma come qualche cittadino di Soverato osserva,sarebbe il caso che la prossima amministrazione comunale cittadina,gli dedichi una via o una piazza con il suo nome”Nicola Galeano,l’eroe del fango”,il migliore modo di non dimenticare una persona è ricordarlo,e allora dicono a Soverato chi meglio di una via o una piazza è il giusto riconoscimento per chi a sprezzo della sua vita ne ha salvate molte altre? Ogni paese,ogni città ha nella sua toponomastica vie come,via dei ciclamini,via delle magnolie,ma sarebbe il caso che i figli di città e di paesi,siano giustamente ricordati per l’impegno nel sociale. 10 Settembre 2000,Il buio e l’acqua alta mista a detriti e fango,non avevano impedito a Nicola Galeano e al maresciallo Di Cello,di mettersi alla guida della sua grande ruspa e iniziare a percorrere contro senso quell’onda micidiale,il fiume Beltrame era come impazzito,senza una guida era esondato con tutta la sua micidiale potenza portando con sé un carico di detriti e di morte che è costata la vita a tredici persone,di cui uno in particolare Vinicio Caliò non è stato ritrovato il corpo,tronchi di alberi,macchine e roulotte,bungalow,tutto spazzato via in un attimo per una notte insonne dedicata a salvare più persone possibili,arrampicate sugli alberi e sopra i bungalow,persone disabili dell’associazione Unitalsi di Catanzaro che come ogni anno aveva scelto il periodo di settembre per dare un po’ di sollievo a pazienti non autosufficienti,e proprio la sera precedente in occasione della fine della vacanza tanti erano stati presenti alla festa con musica e canti,Nicola Galeano lavorava incessantemente sotto un autentico diluvio universale,con l’acqua che era un tutt’uno con il mare in tempesta da giorni,cosa questa che creava una sorta di tappo e che impediva al fiume Beltrame di defluire per una catastrofe che se non fosse stato per lo spirito di abnegazione di  Nicola Galeano e del maresciallo Giuseppe Di Cello,sicuramente avrebbe contato un numero maggiore di vittime,il suo impegno venne premiato con una targa ed un attestato nel corso di un consiglio comunale,mentre tanti erano stati gli attestati di stima e gratitudine per lui,che da quel giorno viene ricordato come”l’eroe delle Giare.”Nicola Galeano era  stato sempre presente nei giorni successivi,per continuare l’opera di soccorso a persone che avevano perso tutto,e lui puntuale ogni anno veniva nel luogo dove esisteva una volta il camping della morte “le Giare”,dove l’amministrazione comunale di Soverato aveva allocato una targa,e posizionato tredici grossi massi con sopra inciso i nomi delle persone scomparse,ogni anno una cerimonia semplice con la benedizione da parte del parroco e la preghiera dei numerosi presenti e Nicola Galeano,veniva sempre, lui come memoria storica,ora bisognerà aggiungere sul luogo della memoria anche quello di Nicola Galeano ”l’eroe del fango.”

[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

Montepaone – famiglia senza reddito con il figlio che necessita di interventi e cure costose,disagi quotidiani.

“A Varese davanti all’ospedale,abbiamo dormito una settimana in macchina!”

Tanti i disagi che una famiglia di Montepaone lido, composta da padre, madre e due figli minori, deve necessariamente subire a causa della mancanza di lavoro di entrambi i genitori. A questo stato di fatto si aggiunge una difficile situazione sanitaria che necessita di spese continue. Tutto inizia quando il figlio di appena tredici anni comincia avere seri problemi di salute, apnee notturne con rischio di soffocamento, copiose e inarrestabili emorragie dal naso con  svenimenti. Da qui inizia il calvario di questa famiglia, con il bimbo che sottoposto a visita di controllo all’ospedale di Soverato viene inviato, vista la complessità del caso,  ad una visita più approfondita al presidio ospedaliero di Germaneto di  Catanzaro. Il medico  che lo visita , intuendo la complessità del caso, prepara il minore con un intervento chirurgico di sei ore al trattamento specialistico successivo e consiglia la famiglia di recarsi presso il centro specialistico di Varese (Circolo fondazione “Macchi” polo universitario di Milano). Con grandi difficoltà e con l’aiuto economico di parenti, la famiglia inizia con la propria macchina  quello che viene definito un viaggio della speranza, mille chilometri lontano dalla Calabria. Giunti  a Varese, subito la visita e la triste diagnosi di  ”angiofibroma nasofaringeo destro,con abbondanti lacerazioni al massiccio frontale con  inevitabile ricostruzione ossea nei tre piani dello spazio.  “Una diagnosi terribile, per un bambino di soli tredici anni,  che porta il minore nuovamente in sala operatoria per un intervento in anestesia totale di ben tredici ore. L’intervento anche se complesso si conclude con l’asportazione della massa tumorale  ed il bambino viene trasferito in reparto dove deve rimanere una settimana per le medicazioni. La famiglia contenta per il buon esito dell’intervento deve fari i conti con  i pochi soldi in possesso e per fare economia  il padre, la madre  e l’altra figlia minore sono costretti a dormire in macchina, dovendo risparmiare per il necessario viaggio di ritorno. Una volta dimesso, il minore e la famiglia si mettono in viaggio verso al Calabria, ma i disagi continuano, ora servono cure costose e farmaci continui ma questa famiglia non può provvedere da sola. Ha bisogno di aiuto, e così parte la richiesta di aiuto al comune di Montepaone che risponde in senso affermativo producendo fino ad oggi  solo un piccolo aiuto,una goccia nel mare del bisogno. E’ notizia di pochi giorni fa che la Regione Calabria ha istituito un progetto  per finanziare le famiglie in difficoltà. Le risorse destinate al progetto sono di 20 milioni e, si stima, potranno attingere al fondo circa 4 mila famiglie calabresi. I fondi saranno erogati con lo strumento del “credito sociale” e verranno destinate a persone fisiche che versano in temporanea difficoltà finanziaria,questo è uno di quei casi dove la buona politica deve necessariamente incontrare le famiglie bisognose,lontano da tessere di partito e di colore politico,perché il bisogno non ha colore,ma  necessita solo di un  aiuto concreto. Ci saranno i fondi per questa famiglia bisognosa? questa la domanda che ci poniamo…….. augurandoci che la risposta possa essere positiva.

[box type=”info”] da un articolo di Gianni Romano, rivisitato dalla redazione[/box]

Gasperina – torna la regina delle proloco

Gasperina, regina tra le proloco, come sempre riesce a creare eventi che portano nel paese collinare, una terrazza sul mare jonio migliaia di persone. Sabato 5 ottobre, in occasione dell’Oktoberfest è previsto il concerto dei mitici  Nomadi, cosa questa che sta suscitando una attesa da parte di migliaia di appassionati. Come sempre lo staff della proloco sta pianificando per il meglio l’evento, con parcheggi, animazione, stand gastronomici con  la bionda per eccellenza, la birra,  come attrazione della manifestazione. L’Oktoberfest è inserita nelle manifestazioni più seguite di tutta la Calabria, contando ogni anno su migliaia di visitatori.  Quest’anno la proloco ha voluto puntare come attrazione della serata musicale sui Nomadi, la cui lunga e fortunata carriera inizia nel 1963: dalle rovine del gruppo “I Monelli”, nasce una formazione a sei, che vede nel cantante Augusto Daolio e nel tastierista Beppe Carletti i naturali leader. I primi segnali di notorietà arrivano nel ’66 con “Come potete giudicar” (cover di “The Revolution Kind” di Sonny Bono), quasi un manifesto dell’era beat. Il ’67 è l’anno dell’album d’esordio, “Per quando noi non ci saremo”, in cui spiccano i testi di un giovane cantautore, Francesco Guccini, che fornisce al gruppo brani quali “Il disgelo”, “Dio è morto” e “Per fare un uomo”. Vista la buona accoglienza, il successivo LP “I Nomadi” (1968) è costruito nella stessa maniera: cover di brani anglosassoni, dai Moody Blues di “Ho difeso il mio amore” ai Kinks di “Insieme io e lei” e “Un figlio dei fiori non pensa al domani”, mentre continua con risultati degni di nota la collaborazione con Guccini (“Giorno d’estate”, “Ophelia”, “Per quando è tardi” e “Canzone per un’amica”). All’inizio degli anni ’70, dopo diversi singoli di successo, il gruppo vira verso un pop più commerciale seppur di corretta fattura: testimonia il cambiamento un lavoro come “Mille e una sera” (1971), dove accanto ad una “Ala bianca” derivata da Elton John, trovano posto “Un pugno di sabbia” e “So che mi perdonerai”. L’anno seguente è la volta del pezzo destinato a diventare una sorta di inno del complesso, “Io vagabondo”: poi la fama prende a declinare malgrado fatiche discografiche di livello accettabile, da “Un giorno insieme” (1973) a “Gordon” (1975), ove appaiono coloriture psichedeliche; da segnalare, pure, “I nomadi interpretano Guccini” (1974), con suggestive versioni di “Asia”, “Canzone della bambina portoghese” ed “Il vecchio e il bambino”. Il ’77 vede l’uscita dell’ispirato “Noi ci saremo”, in cui tematiche sociali (“La città”) e politiche (“I miei anni”) sono assai sentite. Segue un lungo periodo di crisi creativa, segnata da esiti modesti (“Ancora una volta con sentimento”, 1982) o poco più (“Ci penserà poi il computer”, 1985). Per ritrovare il gruppo in piena forma occorre attendere il 1991: “Gente come noi” è un piccolo capolavoro (che vende oltre 100.000 copie), nel quale sfilano tra le altre la meravigliosa “Aironi neri”, l’omaggio a Ligabue di “Dammi un bacio”, l’impegno di “Serpente piumato” e “Ricordati di Chico”, la trascinante “C’è un re” e la travolgente “Ma che film la vita”. Nel ’92, purtroppo, perdono la vita il bassista Dante Pergreffi, in un incidente d’auto, e Augusto Daolio, stroncato da un tumore a soli 45 anni. Sembra la fine, ma Carletti – unico sopravvissuto della formazione originaria – riprende le fila del discorso: i risultati sono sorprendenti, con album validissimi (“Amore che prendi amore che dai”, 2002) e scintillanti hit (“Sangue al cuore”, 2003) il successo fa presto a ritornare ed i Nomadi risorgono, come la fenice, dalle loro stesse ceneri.

[box type=”info”] articolo di gianni Romano[/box]

Gasperina – inaugurata la scuola materna in località Militì

Suona la campanella a Gasperina e si inaugura la nuova sede della scuola materna in località Militì,frazione marina del comune di Gasperina, presenti il dirigente scolastico Giovanna  Esposito Vivino,il sindaco Gregorio Gallello,l’assessore Saverio Voci,il parroco don Pietro Pulitanò e don Leo Greco,e i bambini con le loro famiglie. Una cerimonia sobria,con i discorsi delle autorità e la benedizioni dei locali da parte di don Leo Greco,una giornata importante per tutti e che ha voluto rimarcare l’attenzione che l’amministrazione comunale di Gasperina ha verso la scuola e la località marina,un biglietto da visita per l’amministrazione comunale targata Gallello,e di sicuro un punto non di arrivo ma di partenza,pronti al via per un appuntamento speciale con i bambini a cui la struttura è piaciuta da subito,allegra,colorata e grande,come è grande la voglia di questi bambini di apprendere divertendosi grazie alla professionalità e la simpatia delle loro insegnati,la nuova scuola materna dovrebbe intitolarsi dopo apposita delibera di giunta a Pino De Pace,il musicista,poeta ed educatore scomparso nel tragico incendio del cinema Statuto di Torino,dove morirono decine di persone,lui era presente come educatore e accompagnatore,e Gasperina non dimentica,presto una targa sarà apposta all’ingresso dell’edificio destinato alla scuola materna,perché per non dimenticare un amico il modo migliore è ricordarlo.

[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

Montepaone – suona la campanella al comprensivo

Allegri e spensierati,come è giusto che sia,sui loro zainetti a tracolla i loro miti preferiti,capelli al vento e ingelinati per il primo giorno di scuola,suona la campanella all’istituto comprensivo”don Mario Squillace”di Montepaone ,un grande istituto che ha all’attivo l’iscrizione di 700 studenti pieno il cortile dell’istituto di via Pelaggi,una giornata speciale come quella dell’accoglienza  coni genitori e i loro figli al primo giorno di scuola,finito il periodo di giochi ora si fa sul serio,si passa allo studio,il primo gradino verso la grande crescita,presente il dirigente scolastico Giovanna Esposito Vivino,i docenti e per l’amministrazione comunale il vice sindaco Giuseppe Macrì,una giornata allegra quella vissuta dagli studenti che al rientro delle vacanze devono fare ora i conti con il rientro alla normalità,libri e zainetti d’ordinanza per studiare e portare con loro la moda del momento. Ma in questi anni la scuola è cambiata e di molto. Niente più gessetti, quaderni, cancellini, lavagne, se è vero, come è vero, che, grazie ai finanziamenti passati, presenti e futuri, la stragrande maggioranza delle scuole calabresi sono state impreziosite, e continueranno a esserlo, di dotazioni tecnologiche didattiche multimediali, classi 2.0 e laboratori. L’agenzia educativa per eccellenza si veste di nuovo. Tutto in linea con un piano di innovazione digitale, per cui da parte del Ministero per l’Istruzione è stato previsto un finanziamento di 13 milioni di euro. Nell’anno 2013/2014, secondo i dati diffusi dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria, si stima che nelle scuole calabresi i tablet saranno 7646, contro i 567 dell’anno precedente. Inoltre, a fine 2013, il numero delle lim presenti nelle scuole si è quintuplicato. 12.869 lavagne interattive multimediali sono state dislocate nelle 398 istituzioni scolastiche autonome dislocate in tutta la Regione,e se da una parte ci sono studenti al loro primo anno scolastico,dall’altra ci sono quelli che frequentano l’ultimo anno,dopo li attende un impegno ancora più grande,l’ingresso agli studi superiori,ma ancora per quello c’è tempo,ora siamo ancora alle battute iniziali.

[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

La tragedia del camping Le Giare tredici anni dopo.

Soverato non dimentica,commemorata la data del 10 settembre 2000 in cui morirono 13 persone nella tragica alluvione del camping Le Giare di Soverato,sul luogo della tragedia sono tredici i massi allocati con i nomi dei morti per ricordare e non dimenticare,presente il parroco don Pasquale Rondinelli,la mamma dello scomparso Vinicio Caliò e il fratello Luca,i vigili del fuoco del distaccamento di Caldarello,i carabinieri con il capitano Saverio Sica e il luogo tenente Giuseppe Di Cello,la guardia costiera con il comandante Biagio Sciarra,la polizia stradale,la guardia di finanza,il comando polizia municipale di Soverato con il capitano Nicola Muraca e il tenente Salvatore Saia,il comune di Montepaone con il vice sindaco Giuseppe Macrì,il comune di Soverato con il segretario Vincenzo Prenestini e l’addetto stampa Dario Macrì che ha dato lettura di un messaggio del commissario Virginia Rizzo”a tredici anni dal 10 settembre 2000,la tragedia giace indimenticata fra i ricordi più intensi di tutta la popolazione  dell’intera Calabria,non possiamo entrare nel dolore delle famiglie non possiamo e non sarebbe giusto farlo,possiamo solo essere di conforto,stare vicino ed essere disponibili all’ascolto.” Ricordata anche la figura dello scomparso Nicola Galeano,l’imprenditore definito”l’ero del fango”,grazie al suo grosso mezzo meccanico e che unitamente al luogotenente Giuseppe Di Cello,salvarono nell’immediatezza dei fatti più di cinquanta persone,una figura quella di Galeano che Soverato non può e non deve dimenticare,molto sentita la celebrazione di Don Pasquale Rondinelli che ha parlato della parola di Dio,ma si è soffermato sull’incuria  e i danni che l’uomo crea e non preserva,assenti i volontari dell’Unitarsi,la cerimonia ha visto la presenza di tutte le forze dell’ordine presenti in quella tragica occasione dove si mescolarono,dolore,rabbia e morte. L’ondata assassina arrivava poco prima delle 5. Ed aveva sorpreso nel sonno tutto il campeggio, dove insieme ai soliti turisti c’erano tanti disabili organizzati in una  colonia. È stata una strage. Il fango ha travolto tutti e tutto, lasciando pochissime vie di scampo: i tetti dei bungalow in muratura ed i salici centenari. Chi non ha avuto la forza, la prontezza ed il coraggio di saltare sui muri e sugli alberi non ha trovato scampo, a meno di un miracolo. Il teatro della tragedia era  il camping Le Giare, alle porte dei Soverato,costruito non si sa come nel centro del fiume Beltrame, In tanti si sono resi conto solamente il giorno prima che la  struttura turistica,che portava in zona 2000 presenze settimanali, sorgeva troppo vicina all’alveo di un torrente. Dopo quarantotto ore di pioggia battente quel torrentello è diventato un fiume. I detriti ed i resti degli innumerevoli incendi che si sono succeduti durante l’estate hanno fatto da tappo, ad una decina di chilometri a nord, nel comune di Petrizzi, poi le migliaia di metri cubi d’acqua accumulati nel vallone hanno avuto la meglio. La “diga” che s’era formata per l’incuria dell’uomo ha ceduto, e giù alla foce dell’ex torrentello è arrivata un’ondata di fango. L’acqua si è riappropriata del suo spazio originario,l’acqua  si sa ha la memoria lunga e ricorda il suo naturale tragitto,diventando una vera tempesta di fango. Nello spazio di qualche minuto il camping è stato cancellato. È cambiato lo stato dei luoghi, molti bungalow sono completamente ricoperti, le auto del parcheggio raggomitolate ed ammassate quasi tutte sulla sponda sinistra del torrente dando l’impressione di uno sfasciacarrozze. Un vasto e folto canneto è stato messo giù in pochi secondi. Il letto del torrente è aumentato di almeno venti volte. Erano circa trecento gli uomini impegnati nelle ricerche dei dispersi. I fuoristrada erano inutilizzabili,questo era ieri,oggi poco si è fatto per la messa insicurezza dei luoghi se non un muro in cemento armato,ma per contrastare la natura ci vorrebbe ben altro, in primis il rispetto per i luoghi.

[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

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