presentato il libro del professore Giuseppe Pisano ”i misteri di Montauro”

Presentato a Montauro  il libro di Giuseppe Pisano dal titolo “I misteri di Montauro: la Rennes le Chateau italiana”. Ha introdotto lo storico ed esperto d’arte Felice Izzi il quale nel descrivere l’opera di Pisano ha tenuto a puntualizzare che “l’autore non dà e non vuole dare risposte certe, sentenze, verità storiche sulla questione. Egli rileva, da buon osservatore, alcune singolarità presenti nel territorio e curiose similitudini tra alcuni caratteri presenti a Montauro (per esempio nella chiesa di San Pantaleone) ed altri tipici della cultura templare”.E’ seguito l’intervento dello storico Giuseppe Pisano il quale, con l’ausilio del video, ha fatto notare le tante similitudini tra la chiesa Madre e quella dedicata alla Maddalena di Rennes le Chateau in Francia. Pisano ha parlato della medievale Grangia di Sant’Anna (un tempo dedicata a San Giacomo il Maggiore, patrono dei pellegrini e dei cavalieri) che risulterebbe prettamente cistercense nell’impianto strutturale- architettonico . Inoltre Pisano ha rimarcato il fatto che tale imponente fortificazione, unica del genere conosciuta in Calabria, dipese per alcuni secoli dalla cistercense e templare abbazia di Fossanova. Infine lo storico soveratese ha evidenziato, attraverso le immagini riportate su video, i tanti segni e simboli presenti su portali, soglie, stipiti e murature del paese che in diversi casi riconducono alle società segrete come i Templari, i Rosacroce e la Massoneria. Di seguito è intervenuto Salvatore Sangiuliano dell’associazione “Calabria nel Mondo” di Soverato il quale ha letto alcuni documenti inediti su Montauro risalenti al XVIII e XIX secolo presenti nell’interessante libro di Pisano.

[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

Gasperina – presentazione della rivista Esperide

Nella sala consiliare del Palazzo di Città di Gasperina, gremita per l’occasione, l’amministrazione comunale locale e il Centro Studi Esperide hanno presentato la rivista Esperide, Cultura artistica in Calabria, Storia*Documenti*Restauro. “Nato grazie agli sforzi congiunti di un gruppo di studiosi con alle spalle una consolidata esperienza di ricerca, spinta fino ad investire l’intero territorio regionale, il Centro Studi Esperide intende promuovere lo studio, la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale della Calabria, per lungo tempo oggetto di scarsa considerazione a livello non solo scientifico.” Così Domenico Pisani, coordinatore del comitato scientifico della rivista Esperide, pubblicata dall’omonimo Centro Studi, inizia il suo editoriale nel primo numero del gennaio-giugno 2008. La presentazione della rivista a Gasperina ha seguito quelle precedenti in altri centri della Calabria ed è stata voluta dalla locale amministrazione, particolarmente attenta alla cultura, in quanto nell’ultima pubblicazione del periodico, nn. 5/6 gennaio-dicembre 2010, tra i contributi ve ne sono quattro che riguardano centri del comprensorio soveratese: Frammenti d’arte nel centenario Istituto salesiano di Soverato di Domenico Pisani; La riscoperta della grangia di Sant’Anna a Montauro di Chiara Raimondo e Raffaella Cicero; Dallo scavo alla conservazione. Il restauro dei reperti della grangia di Montauro di Giuseppe Mantella; I mulini ad acqua nella valle della Molinella tra Gasperina e Montauro di Mario Voci. L’evento è stato coordinato dal prof. Valerio Mazza, era presente la soprintendente per i beni archeologici della Calabria, dott.ssa Simonetta Bonomi. Al saluto del sindaco, prof. Gregorio Gallello, hanno fatto seguito gli interventi del prof. Mario Panarello, direttore responsabile di Esperide, della dott.ssa Chiara Raimondo e del dott. Giuseppe Mantella, componenti del Comitato Scientifico Esperide e di Mario Voci del Centro Studi Esperide. Erano presenti: l’ing. Antonio Tripodi, presidente del Centro Studi Esperide, il prof. Domenico Pisani, l’architetto Giuseppe Antonio Zizzi, il dott. Leo Procopio, sindaco di Montauro, il prof. Leo Pisano, consigliere comunale di Montauro, nonché numerosi studiosi ed esperti convenuti da altri luoghi della regione. Nei vari interventi, tra l’altro, si è posto l’accento sul fatto che la cultura debba essere considerata una risorsa da tutti, specialmente dalle istituzioni preposte che vi debbono destinare adeguati fondi. E’ stato evidenziato che va creato un collegamento tra la cultura locale e i cittadini i quali, prevalentemente, ignorano la storia, l’arte, l’archeologia dei propri luoghi, elementi che non solo vanno conosciuti, ma anche tutelati e valorizzati. A tal proposito è scaturita la proposta di realizzare un parco archeologico che, interessando i comuni di  Montauro e di Gasperina, comprenda non solo i monumentali ruderi della certosina grangia di Sant’Anna, ricadenti in territorio di Montauro, ma anche diverse preesistenze che insistono nell’area medesima in territorio di Gasperina, nonché i ruderi dei sei mulini ad acqua presenti nei due comuni.

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Gasperina – in migliaia per i nomadi,grande successo per la pro loco

In migliaia,hanno preso d’assalto il campo sportivo di località Conella di Gasperina,sede della festa per l’oktoberfest targata pro loco di Gasperina con il suo instancabile presidente Maurizio Conforto, e un collaudato staff che ha come da previsioni  ha fatto arrivare nella cittadina collinare presenze da tutta la regione,del resto un concerto imperdibile quello dei Nomadi che sono stati premiati per i loro 50 anni di attività  sul palco da Maurizio Conforto,Gregorio Gallello sindaco di Gasperina e Luca Sgrò orafo,sul palco il sempre bravo e professionale Domenico Milani,dopo il concerto è seguito quello di Ciccio Nucera tarantella e musica folk hanno riempito di suoni e di colori la splendida serata più forte addirittura della pioggia,tanti gli stand gastronomici presenti,panini con salciccia cotta sulla griglia,tante specialità  gastronomiche e fiumi di birra alla spina,grande come sempre l’impeccabile organizzazione dello staff,ormai la pro loco  di Gasperina è sinonimo di grande divertimento. La lunga, fortunata vicenda dei Nomadi inizia nel 1963: dalle rovine del gruppo “I Monelli”, nasce una formazione a sei, che vede nel cantante Augusto Daolio e nel tastierista Beppe Carletti i naturali leader. I primi segnali di notorietà arrivano nel ’66 con “Come potete giudicar” (cover di “The Revolution Kind” di Sonny Bono), quasi un manifesto dell’era beat. Il ’67 è l’anno dell’album d’esordio, “Per quando noi non ci saremo”, in cui spiccano i testi di un giovane cantautore, Francesco Guccini, che fornisce al gruppo brani quali “Il disgelo”, “Dio è morto” e “Per fare un uomo”. Vista la buona accoglienza, il successivo LP “I Nomadi” (1968) è costruito nella stessa maniera: cover di brani anglosassoni, dai Moody Blues di “Ho difeso il mio amore” ai Kinks di “Insieme io e lei” e “Un figlio dei fiori non pensa al domani”, mentre continua con risultati degni di nota la collaborazione con Guccini (“Giorno d’estate”, “Ophelia”, “Per quando è tardi” e “Canzone per un’amica”). All’inizio degli anni ’70, dopo diversi singoli di successo, il gruppo vira verso un pop più commerciale seppur di corretta fattura: testimonia il cambiamento un lavoro come “Mille e una sera” (1971), dove accanto ad una “Ala bianca” derivata da Elton John, trovano posto “Un pugno di sabbia” e “So che mi perdonerai”. L’anno seguente è la volta del pezzo destinato a diventare una sorta di inno del complesso, “Io vagabondo”: poi la fama prende a declinare malgrado fatiche discografiche di livello accettabile, da “Un giorno insieme” (1973) a “Gordon” (1975), ove appaiono coloriture psichedeliche; da segnalare, pure, “I nomadi interpretano Guccini” (1974), con suggestive versioni di “Asia”, “Canzone della bambina portoghese” ed “Il vecchio e il bambino”. Il ’77 vede l’uscita dell’ispirato “Noi ci saremo”, in cui tematiche sociali (“La città”) e politiche (“I miei anni”) sono assai sentite. Segue un lungo periodo di crisi creativa, segnata da esiti modesti (“Ancora una volta con sentimento”, 1982) o poco più (“Ci penserà poi il computer”, 1985). Per ritrovare il gruppo in piena forma occorre attendere il 1991: “Gente come noi” è un piccolo capolavoro (che vende oltre 100.000 copie), nel quale sfilano tra le altre la meravigliosa “Aironi neri”, l’omaggio a Ligabue di “Dammi un bacio”, l’impegno di “Serpente piumato” e “Ricordati di Chico”, la trascinante “C’è un re” e la travolgente “Ma che film la vita”. Nel ’92, purtroppo, perdono la vita il bassista Dante Pergreffi, in un incidente d’auto, e Augusto Daolio, stroncato da un tumore a soli 45 anni. Sembra la fine, ma Carletti – unico sopravvissuto della formazione originaria – riprende le fila del discorso: i risultati sono sorprendenti, con album validissimi (“Amore che prendi amore che dai”, 2002) e scintillanti hit (“Sangue al cuore”, 2003) il successo fa presto a ritornare ed i Nomadi risorgono, come la fenice, dalle loro stesse ceneri.

[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

Montepaone – ponte sul Caccavari,una pericolosa diga a cura della provincia di Catanzaro

Il comitato per il Caccavari”Se arriva la piena,rischiamo tutti “

 

Non piace affatto,al comitato dei cittadini “per il ponte sul fiume Caccavari”il lavoro che la ditta incaricata dalla provincia di Catanzaro,ente committente l’opera sta eseguendo per mettere in sicurezza il ponte sul fiume Caccavari,i lavori fermi al palo da tempo sono ripresi  in notevole ritardo sulla tabella di marcia,con la costruzione di una strada viabile che attraversa l’alveo del fiume stesso,una lunga lingua di terra battuta e sotto di questa ,quello che crea allarmismo tra i residenti,sotto questo terrapieno simile ad una pericolosa diga,solo due piccoli tubi per il defluire delle acque meteoriche,ma come natura insegna ,quando arriva la piena travolge tutto e tutti,e sono assolutamente inidonei,secondo il comitato per il ponte sul Caccavari,questi tubi che si tapperebbero subito e l’acqua non più regimentata finirebbe come è già successo in passato allagando abitazioni e creando notevoli danni alle imprese commerciali presenti in zona. Di tutto questo il comitato per il Caccavari ha reso edotto,sia la provincia di Catanzaro che il comune di Montepaone interessando l’ufficio tecnico e il comando della polizia municipale,ma”non serve essere uno scienziato in materia,dico al comitato,basta guardare ad occhio nudo,per notare la sproporzione esistente tra l’alveo del fiume la cui portata nel periodo invernale è notevole,e l’esiguità dei due piccoli tubi,messi li per il deflusso delle acque,questo dicono al comitato potrebbe creare una pericolosa diga che esonderebbe sotto al spinta della forza delle acqua,che  arriva  a velocità elevata considerando che il Caccavari ha  la sua maggiore estensione proprio in collina e la parte finale nella pianura di Montepaone lido,a quando conclude il comitato i veri lavori per la nostra sicurezza.”?Cresce il malcontento tra la popolazione di Montepaone lido,un ritardo aveva fatto  posticipare i lavori occorrenti per la messa in sicurezza del ponte sul fiume Caccavari,una arteria importante che serve sia l’abitato di Montepaone lido,che la strada provinciale per Montepaone centro storico,Centrache,Cenadi e Olivadi,i lavori commissionati dalla provincia di Catanzaro a seguito di eventi alluvionali  del 22/11/2011,sono stati affidati all’impresa FO.CA. costruzioni srl,ma una serie di ritardi,sembrerebbe imputabili allo spostamento di cavi Enel  aveva fatto slittare questa messa in sicurezza,ma quello che i cittadini costituiti in un apposito comitato voglio evitare  è che a causa di questi lavori,il traffico verrà interdetto proprio nel periodo delle piogge,sul posto insistono numerose e qualificate attività lavorative,cittadini che  chiedono risposte certe e tempi da rispettare, tenendo conto che l’apposito cartello situato sull’area cantierata  porta la data-fine dei lavori,12/3/2013 -per un’opera del costo di 377,142,77.L’estate è alle porte e i cittadini vogliono certezze su questa incompiuta,e sulla costruenda “diga sul Caccavari.”

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Montepaone – il sindaco Franco Froio, risponde alle interrogazioni del gruppo di opposizione.

Non tarda  ad arrivare la replica del sindaco Franco Froio,sui rilievi mossi dal gruppo di opposizione consiliare,”l’aquilone”,e il sindaco risponde passo dopo passo,”L’interrogazione del gruppo consiliare l’Aquilone rappresenta un ottimo spunto per divulgare quanto fatto dall’amministrazione  circa i pagamenti  degli operai  della ditta E.log e sugli interventi della raccolta delle acque pluviali che, senza questo assist, probabilmente non sarebbero mai finiti sulla testata giornalistica del quotidiano,queste le parole del sindaco Froio, per nostra colpevole scarsa attenzione all’informazione  sul   nostro operato. “Per quanto riguarda la questione E.log  sarebbe giusto ascoltare il parere degli stessi operai a testimonianza del nostro interessamento a tutela dei loro diritti, sin dai tempi della “Schillacium”, quando, ai sensi dell’Art. 13,abbiamo operato,continua Froio, quelle trattenute alla ditta che ci hanno poi permesso di liquidare direttamente le mensilità arretrate. Oggi abbiamo  in arretrato con la ditta E. log il solo mese di agosto, che verrà liquidato a giorni, ed abbiamo avuto garanzie che agli operi  verrà contestualmente pagato il mese di luglio. E nessuno credo possa mettere in dubbio la serietà e professionalità da sempre dimostrata dalla ditta, che, come ben ricorderete, con grande impegno ha consentito che la nostra cittadina superasse egregiamente la gravissima emergenza della scorsa estate. “Sul discorso raccolta idrica,continua Froio, stanno per essere ultimati i lavori effettuati in diverse zone del nostro territorio per un importo di 150.000,00 euro reperiti  tramite finanziamento regionale. Si tratta di costruzione ex novo di condotte mai realizzate in punti di grande rilevanza quali piazza san Francesco, viale delle Regioni e delle Provincie, ville di Calaghena e soprattutto l’importantissima raccolta della strada al confine con Gasperina  (località Pilinga), che dovrebbe finalmente intercettare in modo definitivo l’acqua che tanti danni ha fatto negli anni passati in tutta la zona limitrofa all’”Alba chiara” ed alla “Lumera”. “Ed anche  se siamo un po’ in ritardo con i SAL a causa del patto di stabilità, con tanta serietà la ditta aggiudicataria sta portando a termine il lavoro.  Un altro progetto di ancora più grande rilevanza ( rifacimento di diverse strade con i relativi servizi e con illuminazione solare) è allo studio presso il nostro ufficio tecnico. Ma per rimanere ancora nel nostro piccolo operato, continua Froio,su una delle tante cose fatte e mai propagandate, la  revisione della dotazione organica ha permesso di avere finalmente una unità lavorativa di manutentore nel nostro Comune.” A parte il consequenziale risparmio per l’Ente di 25.000 euro per la cura del verde, è proprio grazie all’impegno di questo dipendente, coadiuvato in questo periodo da due utilissimi lavoratori in mobilità, che è già iniziata, e senza costi ulteriori, conclude il sindaco di Montepaone Franco Froio, la pulizia dei tombini di raccolta.( La stessa revisione della pianta organica porterà presto un incremento della polizia municipale di ben 3 unità). L’auspicio quindi è quello che le prossime piogge autunnali possano non arrecare più i danni arrecati negli anni passati nelle zone interessate dai lavori di regimentazione.”

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Montepaone da riscoprire,tra arti e mestieri

Nell’abito del percorso gastronomico,culturale Montepaone da riscoprire ,gastronomia,arti e mestieri,ha registrato molto successo  la esposizione dei lavori eseguiti da Saverio Mellea,un grande presepe,con la natività,il fiume,gli artigiani intenti al loro lavoro giornaliero,il tutto inserito in un grande contesto armonico,Saverio Mellea artigiano del legno,e i suoi lavori in legno,e poi la riscoperta di antichi e mai dimenticati oggetti in uso negli anni cinquanta,la ruota,il cerchio con il bastoncino,il carrettino per buttarsi a capofitto nelle ripide discese di Montepaone centro storico,ma anche oggettistica di uso comune,paralumi,lampade,casette con alberi,carretti trainati da maestosi cavalli,Saverio Mellea artista del legno così si è presentato riscuotendo unanimi consensi,“ho accolto con molto piacere,l’invito di partecipazione alla mostra arti e mestieri,queste le parole di Saverio Mellea,riscoprire Montepaone,è come dare luce al visitatore,può essere tutto o niente poiché il visitatore giudica da solo alla base di tutto questo,tanta  è la passione e la voglia,continua Mellea, di fare per  riscoprire antichi strumenti andati perduti,vecchi giochi fatti con il legno lontano anni luce dall’era telematica,il carretto con le ruote fatte da cuscinetti,la ruota,ma ancora opere d’arte eseguite con il traforo,oggetti più disparati,di uso quotidiano o come oggetto da esporre,tanta la pazienza e la costanza ma alla fine il lavori viene premiato,la soddisfazione viene dagli sguardi compiaciuti dei tanti visitatori che,conclude Saverio Mellea, condividono con me un vero momento di amicizia.”

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Montepaone – la minoranza presenta due interrogazioni al Sindaco

Continua incessante il lavoro del gruppo Consiliare “l’Aquilone”, i cui componenti sin dall’inizio della propria avventura politica hanno  posto i reali problemi dei cittadini al centro dell’attenzione. Mantenendo fede alla propria missione e utilizzando gli strumenti messi a disposizione delle opposizioni consiliari, non molti per la verità, nei giorni scorsi sono state sottoposte al Sindaco due interrogazioni, aventi ad oggetto la situazione degli operatori ecologici dipendenti della E.log, e le condizioni delle opere di raccolta e canalizzazione delle acque piovane. Argomenti che se pur diversi tra loro si presentano di viva attualità.Com’ è noto i dipendenti della ditta E.log non ricevono le mensilità stipendiali da diversi mesi. In un momento di grave crisi non è possibile lasciare per mesi senza stipendio dei lavoratori, i quali garantiscono l’espletamento di un servizio essenziale per la comunità, quale la raccolta dei rifiuti.Il Gruppo l”Aquilone” ha chiesto al Sindaco: “Quali sono le ragioni dei ritardi nei pagamenti e quali azioni intende intraprendere per garantire i diritti dei lavoratori alle dipendenza della E.log. Quale è la posizione debitoria del Comune nei confronti dalla suddetta impresa.”Ugualmente importante è l’altra questione oggetto di interrogazione al Sindaco, ovvero la manutenzione e gestione del sistema di raccolta delle acque piovane del Comune di Montepaone. Ed infatti, con l’approssimarsi della stagioni più piovose L”Aquilone” ritiene necessario che si eviti il ripetersi di situazioni di potenzialepericolo, che purtroppo si sono verificate negli anni passati sul territorio. Peraltro le prime piogge, anche se di scarsa entità, hanno già evidenziato possibili situazioni di emergenza. Per questo motivo il “L’Aquilone” ha chiesto al Sindaco: “Se ha previsto di effettuare  interventi per la manutenzione e/o la realizzazione delle opere di raccolte della acque piovane. In caso di risposta affermativa si chiede di specificarne modalità e tempi. Se sono state inoltrate segnalazioni e/o richieste di intervento  presso le autorità sovra comunali competenti per gli interventi lungo i bacini fluviali.  In caso di risposta affermativa si chiede di specificarne modalità e tempi”.  Il gruppo “l’Aquilone” proseguirà ad esercitare il mandato elettorale ricevuto dai cittadini sino al termine della legislatura, mantenendo alta l’attenzione nei confronti dell’operato dell’Amministrazione, profondendo il massimo impegno e determinazione con l’unico obiettivo di perseguire il benessere e la crescita di Montepaone.

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Arriva don Bosco – mani animate da te

Comunicato stampa

In attesa del grande evento che coinvolgerà tutta la cittadinanza di Soverato, l’arrivo dell’urna del nostro cofondatore salesiano Don Bosco, mercoledì 9 Ottobre 2013, la comunità educante dell’Istituto “Maria Ausiliatrice” invita quanti vogliono lasciarsi contagiare dallo spirito salesiano a vivere, presso il nostro cortile, i momenti di festa che precederanno l’arrivo della stessa urna, con la seguente scansione oraria:

  • ore 13.30 pranzo a sacco condiviso
  • dalle ore 14.00 alle 15.00 Laboratori a tema
  • ore 15.00 Aspettando Don Bosco

Vi aspettiamo numerosi per essere con noi insieme a Don Bosco MANI ANIMATE DA TE!

 ARRIVA DON BOSCO 2

Gagliato – cani avvelenati,l’intervento di Serena Voci presidente lega nazionale difesa del cane

Il ritrovamento di due cadaveri a Gagliato, nella notte di giovedì 26 settembre, ha fatto inorridire le persone che si occupano da tempo dei “cani di quartiere” in quella zona. Due femmine di nemmeno un anno avvelenate e lasciate agonizzanti tra le più atroci sofferenze. Non è concepibile che un gesto di tale crudeltà venga accettato passivamente, a prescindere dall’amore per gli animali o dalle conoscenze in merito al problema. Un gesto di così brutale violenza è da condannare fermamente in ogni caso e contro qualunque forme di vita.  Per questo motivo è bene sottolineare l’impegno di volontari e cittadini attivi sparsi sul territorio, che si occupano per come possono dei randagi in attesa di soluzioni civili e rispettose. La Lega Nazionale per la Difesa Del Cane (Sez. di Soverato) denuncia il grave gesto e condanna fermamente l’indifferenza di chiunque non si schieri contro un tale atto di violenza.  Le due cagnette, Dea e Tamara, da tempo venivano accudite e sfamate e l’impegno dei volontari era chiaramente diretto verso una sistemazione più idonea per loro due. In attesa di soluzioni pratiche, non facili da attuare per i numerosi casi giornalieri di emergenza che si presentano un po’ ovunque nella nostra terra, i cani erano costantemente monitorati.” L’avvelenamento di randagi sul territorio ancora una volta dimostra un livello di civiltà che purtroppo tende a rendere sempre più difficile l’operato di associazioni di tutela e volontariato, dice Serena Voci,che molto spesso non solo si trovano costrette a sopperire a carenze istituzionali in tema di randagismo, ma devono attendersi il peggio dallo stesso cittadino che non contento della convivenza su suolo comune decide di spargere veleno. “Pulisce” la strada che attraversa, senza considerare che questa terra è anche la loro e l’amministrazione di un territorio parla chiaro: i randagi sono legittimati al possesso di quel territorio e dichiarati “proprietà” del primo cittadino che lo amministra. Chiunque li abbia ammazzati, ha compiuto un omicidio sul proprio territorio. E l’omicidio è punito per legge. “Alla morte di Dea e Tamara si aggiungono i decessi di due gatti randagi poco distanti e i cinque cadaveri rinvenuti nei giorni scorsi ad Olivadi.  L’Asl veterinaria ha accertato la causa della morte per avvelenamento. La Lega del Cane Sezione di Soverato, i volontari e i cittadini attivi sul territorio sporgeranno denuncia per il grave fatto accaduto, conclude Srena Voci,in attesa di un aperto dialogo con le istituzioni, che tenderà come sempre verso la tutela dei randagi, alla possibilità di un rapporto di rispettosa convivenza tra uomo e animale e alla ferma condanna per questi barbari gesti. “

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Soverato – arriva la boxe competition

Arriva a Soverato città dello sport,una nuova disciplina sportiva,la boxe competition e  questo anno il comprensorio soveratese ospiterà presso la palestra Exedra un progetto   chiamato “boxe competition, “praticamente sarebbe un settore specifico del pugilato nel quale ogni atleta può prendere parte, prepara i dilettanti e abitua i futuri professionisti al ring. Possono partecipare anche le donne e il rischio del contatto è ridotto al minimo grazie all’utilizzo delle protezioni,a seguire questi atleti è stato chiamato,Valerio Geracitano classe ’89, inizia la sua formazione a Soverato col maestro Vito Gidari e poi si trasferisce a Roma dove frequenta corsi di perfezionamento e vince il suo primo titolo nei campionati di Ciampino 2008. Geracitano pratica pugilato come sparring partner con atleti di nazionalità europea e inizia ad allenare gli atleti nella fase pre-pugilistica. Questo era ieri,oggi ha aperto una scuola di pugilato a Soverato presso la palestra exedra, la quale sarà nei prossimi mesi protagonista con eventi fini alla promozione di questa nobile arte. La Boxe Competition, è una disciplina della FPI (Federazione Pugilistica Italiana) settore amatoriale Gym Boxe. Attraverso la Boxe Competition è possibile raggiungere in breve tempo un’apprezzabile preparazione fisica ed apprendere tecniche di pugilato. La preparazione degli amatori è del tutto simile a quella degli atleti agonisti, le sedute di allenamento possono essere effettuate  con dei ritmi musicali, la boxe competition è una disciplina di combattimento propedeutica al pugilato, prevede l’opposizione di due atleti senza il contatto tra di essi. Non essendoci contatto tra gli atleti, le valutazioni andranno a considerare le abilità motorie come risultato di una preparazione fisica  combinata tanto delle capacità condizionali quanto delle capacità coordinative.  L’espressione di tali qualità sono valutabili in un contesto tattico, la competizione. Non necessariamente la Boxe Competition è fine al combattimento, l’amatore può limitarsi al solo ed esclusivo allenamento, è previsto un programma suddiviso in cinque livelli di apprendimento in ordine crescente dal 1° al 5°, dove  nella preparazione fisica, tecnica e tattica, vengono inserite esercitazioni con attrezzature quali: corda, palla elastica, bastone, pesetti 1-3 kg. sacco, guanti da passata, ecc. in un crescendo di difficoltà tali da stimolare le capacità psico-fisiche dell’atleta. Il passaggio di livello prevede un esame pratico da parte dell’atleta, che dimostri la padronanza nell’esecuzione delle tecniche e delle esercitazioni previste nel programma. La Boxe Competition trova un largo consenso in tutti quegli appassionati che per svariati motivi non vogliono o non possono intraprendere l’attività agonistica, pur volendosi cimentare in una preparazione fisica il cui fine è il combattimento sportivo. Il regolamento opportunamente stilato e le protezioni necessarie, favoriscono la pratica  ad uomini e donne (dagli 8 ai 65 anni).La musica rende le lezioni gradevoli e fa sentire meno la stanchezza aiutando a raggiungere velocemente un’ottima forma fisica. La Boxe Competition è una disciplina coinvolgente dove il combattimento diviene sinonimo di divertimento. Il progetto propone un nuovo approccio al pugilato tramite le attività amatoriali,  sfatando vecchi stereotipi e  leggende metropolitane che circondano gli ambienti del pugilato.

[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

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