Montauro ed il mistero della fontana scomparsa

Montauro in questi giorni è interessato a lavori di rifacimento del centro storico,questi lavori permetteranno di ridare lustro all’ antico borgo che, come noto, si può fregiare di numerosi portali in pietra, diversi palazzi storici ed anche di alcune fontane che, installate intorno agli anni ‘20 del secolo scorso, in passato sono state veri e propri punti di ristoro per passanti nostrani e forestieri. Ma il gruppo di opposizione,Nicola Salatino e Donatella Squillacioti dichiara”Capita però che delle famose 6 fontane, che da quasi un secolo “ornano” il nostro paese, ne sia sparita una!!!Forse che un gruppo di fantasmi o qualche novello Harry Potter abbiano deciso di prendere di mira il nostro amato Paese facendo sparire bellezze del passato che appartengono alla Comunità intera???” “ci piacerebbe sapere,continua il gruppo di opposizione e Aspettiamo di saperlo, magari proprio dal nostro amato Sindaco,A proposito: ci è capitato di notare che giusto alle spalle della fontana scomparsa, si trova proprio la casa paterna del nostro primo cittadino!!!Semplice casualità o strana coincidenza?” “I più maligni potrebbero pensare che ora che non c’è più la fontana,continua il gruppo di opposizione, lo spiazzale sia destinato a diventare comodo parcheggio per qualcuno… Speriamo che anche questo ulteriore aspetto venga chiarito (da Harry Potter, da qualche ladro, dai fantasmi o, magari, dal nostro Sindaco che, tuttavia, a noi non ha mai risposto…). Solleviamo la questione,continua il gruppo di opposizione con la speranza di scuotere le coscienze di tutti i cittadini, soprattutto quelli che hanno a cuore il nostro Paese.” “Sarebbe bello sapere se,continua l’opposizione, la rimozione della fontana era compresa tra i lavori di riammodernamento del borgo antico o se, al contrario, la scellerata decisione di rimuovere un pezzo storico del Paese sia da considerarsi il frutto di un qualche interesse privato da soddisfare…. In altri termini, chi ha autorizzato lo smantellamento della fontana? E, soprattutto, perché? Caro Sindaco,conclude il gruppo di opposizione Salatino,Squillacioti, essendo lei la massima autorità locale e trovandosi casa sua proprio dietro la fontana scomparsa, non sia timido e, per una volta, dia risposta alle domande che Le vengono rivolte!!”

Montepaone – NELLE PIAZZE CON UN FIORE PER DONARE UN RESPIRO

Anche a Montepaone lido, i volontari dell’associazione sono stati presenti con i loro stand per raccogliere fondi per la ricerca sulla fibrosi cistica,allo scopo saranno poste in vendita piante di ciclamini. “Noi abbiamo fatto in modo di esserci, voi non dovrete fare altro che venirci a cercare nella piazza più vicina. Grazie a migliaia di volontari, nel fine settimana del 20 e 21 ottobre, la Penisola vestirà in ciclamino ed il fiore a sostegno della ricerca sulla fibrosi cistica spunterà in centinaia di piazze di tutta Italia. A rendere possibile ciò sarà la collaborazione tra Lega Italiana Fibrosi Cistica e Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica, i cui volontari si daranno da fare fianco a fianco per fare conoscere la malattia e raccogliere fondi per il finanziamento di un importante progetto di ricerca.”questo il messaggio dell’associazione per la ricerca sulla fibrosi cistica, La Fibrosi Cistica. La fibrosi cistica (o mucoviscidosi) è una malattia genetica, il cui difetto di base consiste nella produzione di una proteina alterata chiamata CFTR. Questa proteina provoca una anomalia nelle secrezioni esocrine dell’organismo, con il risultato di una anormale produzione delle stesse, che sono dense e viscose. La presenza di queste secrezioni anormali determina un danno progressivo degli organi coinvolti. Dal punto di vista clinico, la fibrosi cistica è una malattia cronica: ciò significa che la persona che ne è affetta ha la malattia per tutta la vita. La fibrosi cistica è una malattia mortale ? Negli anni ’50, era improbabile che un bambino con FC potesse superare l’anno di vita. Nel corso di questi 50 anni l’aspettativa di vita delle persone con FC è andata costantemente aumentando. Attualmente l’età media di sopravvivenza è di circa 30 anni e continua ad aumentare di anno in anno. Alcune persone con fibrosi cistica hanno tuttavia già superato i 50, i 60 ed anche i 70 anni. L’impressionante ritmo che la clinica e la ricerca nel campo della FC stanno avendo suggerisce un costante ottimismo per il futuro. Come può manifestarsi la fibrosi cistica ? Alcuni tra i più comuni segni e sintomi della fibrosi cistica sono: tosse  insistente con espettorato particolarmente denso, infezioni respiratorie ripetute, scarso accrescimento o perdita di peso, disturbi intestinali con feci untuose e maleodoranti, pelle di sapore salato. Alcuni neonati con fibrosi cistica possono manifestare nelle prime ore di vita una forma particolare di ostruzione intestinale detta ileo da meconio.

[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

 

Montepaone – appaltati i lavori per la regimentazione acque meteoriche

Appaltati i lavori per la raccolta delle acque meteoriche,a dirlo l’assessore comunale ai lavori pubblici Giuseppe Macrì,dopo regolare gara di appalto i lavori sono stati assegnati per un importo superiore ai 70 mila euro alla ditta ICQ Ciccaglione con sede a Davoli.
Al via l’appalto per la regimentazione acque piovane,questo appalto permetterà una volta ultimati i lavori di regimentare in sicurezza l’acqua meteorica che copiosa esce dalla sua sede naturale per correre in modo pericoloso nella sede stradale,cosa questa che crea situazioni di pericolo,ma anche la pulizia e lo sturamento dei pozzetti,pieni all’inverosimile di fogli ed erbacce cosa questa che impedisce all’acqua piovana il suo naturale deflusso,ora grazie a questo finanziamento e alla sua realizzazione in tempi brevi si metterà la parola fine a questa annosa problematica.
Con l’approvazione del quadro economico redatto dal responsabile dell’ufficio tecnico Francesco Ficchì,si passa ora alla fase esecutiva visto e considerato che Il Comune di Montepaone ha ottenuto un finanziamento,ai sensi della legge regionale n.24/87. Programma di cui all’articolo 13 comma 1 e 5 della Legge Regionale 12.06.2009 n.19 – art. 3 comma 1 – L.R. n. 9 del 26 02.2010 – L.R. n. 8 del 26.02.2010 – DDG n. 2979 del 15.03.2010 – DDG n. 7218 del 21.06.2011- per la realizzazione dei lavori di “regimentazione acque piovane”, Si rendeva necessario rimodulare il quadro economico del progetto, in ottemperanza alla nota della Regione Calabria, protocollo 093056 del 14.03.2012.

[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

Soverato – fenomeno randagismo,parla Serena Voci

“In questi giorni sul “fenomeno randagismo” a Soverato se ne è parlato tanto,a dirlo Serena Voci presidente lega nazionale per la difesa del cane, tanti sono stati i messaggi e le telefonate che ho ricevuto da gente che mi conosce e sa che mi occupo del canile di Soverato,essendo anche la Presidente dell’Associazione Onlus Lega Nazionale per la difesa del cane Sezione di Soverato.Le domande che mi sono state fatte sono state 2: se ero soddisfatta di come si stà svolgendo la cattura dei randagi nella nostra cittadina e come mai una volta catturati i “nostri” cani siano portati in un altro canile, molto ma molto distante “in tutti i sensi” dal nostro splendido rifugio… Vorrei rispondere pubblicamente  cosi’ che tutti una volta per sempre riescano a capire che dietro tutte queste polemiche ci deve essere anche un po’ di obiettività.” “Ogni comune deve obbligatoriamente per legge convenzionarsi con un canile sanitario, continua Serena Voci,dove ogni cane randagio una volta catturato viene portato in ambulatorio presso lo stesso sotto posto a tutte le profilassi, controllato lo stato di salute, sterilizzato e inserito il microchip intestato al comune di apparteneza. Dopodichè trascorsi i giorni di “accertamento salutare” del cane, verra’ inserito con il resto degli altri nel rifugio, dove “ dovrebbe essergli garantita una vita dignitosa insieme ai propri simili” per vita natural durante, o fin quando non trova adozione, cosa che qui da noi specialmente al sud è rarissimo, seppur avendo le strutture! Bene NOI del Canile di Soverato possiamo vantarci e gridare al mondo intero di avere un rifugio dove ogni “peloso” viene trattato col “ cuore”. Purtroppo seppure ci siano stati dei lunghi ritardi solo negli ultimi mesi al nostro rifugio gli è stata data la possibilità, e qui,continua Voci, mi è doveroso ringraziare l’Amministrazione Comunale in qualità del Sindaco Leonardo Taverniti e non “solo”, a far si’ che siano iniziati i lavori già da oltre un mese per la costruzione del “ Canile Sanitario” e quindi a breve anche NOI avremo la possibilità di accogliere tutti i randagi di Soverato e degli altri comuni limitrofi. Quello che mi preme sottolineare però,continua Voci, è che se la situazione del randagismo a Soverato sia adesso diventato un problema serio è perché qualcuno non si è mosso come doveva a tempi dovuti, ovvero se solo si fosse fatto un controllo reale del randagismo e quindi ad una sterilizzazione delle cagne femmine, perché è inutile dirlo solo cosi’ si fa fronte a questo problema, state sicuri che tutto ciò non sarebbe mai accaduto. So’ per certo,continua Voci, di fare un discorso “utopistico” in quanto in questa nostra terra la “Calabria” abbandonata da tutti, come un po’ tutte le altre regioni del sud, tutto diventa difficile. Purtroppo noi semplici volontari non possiamo sostituirci in tutto e per tutto alle istituzioni ( ASP )che sicuramente hanno più possibilità di noi, e per quanto in tutti questi anni abbiamo cercato di tutelare e sterilizzare i cani presenti nel territorio proprio per non creare disturbo pubblico e soprattutto per tutelare i nostri amici a quattro zampe, la situazione è comunque degenerata.”Il branco di cani ha preso il sopravvento perché mai nessuno si è interessato concretamente e a loro,continua Voci,Per quanto riguarda il metodo della cattura dei cani,ovvero la “tele-anestesia” che si stà effettuando in questi giorni in Soverato,  credo che arrivati a questo punto e quindi non avendo la totale gestione del territorio questo metodo risulti il migliore in quanto essendo appunto un “branco” e quindi molto compatti e selvatici fra di loro qualsiasi altra tecnica risulterebbe non efficace, e comunque a mio avviso questo metodo è sicuramente molto meno invasivo del classico cappio che si usa nei metodi tradizionali, abbiamo visto la vicenda del povero Braccobaldo il cane di “quartiere” cosi’ denominato, in Catanzaro catturato barbaramente e strattonato quasi a strangolarlo….” “Concludo,dice Serena Voci,dando un consiglio col “cuore” a tutti coloro che sono vicini ai nostri amici a quattro zampe, a tutti coloro che mi seguono nelle mie vicende più disperate a tutela dei miei amici senza voce, a tutti coloro che hanno intenzione di accompagnarsi nella propria vita con un amico fedele : STERILIZZATE, STERILIZZATE, STERILIZZATE perché se davvero dite di essere sensibili a questo argomento, la sterilizzazione è un vero e proprio atto d’amore per queste povere bestie che ogni giorno sono vittime di crudeltà da parte di noi uomini, si eviterebbero cosi’ queste inutili sofferenze e queste sterili polemiche. I canili, i rifugi anche noi “animalisti attivi” non sono e non saremo mai l’unica ancora di salvezza di queste povere anime. Vi invito a venirci a visitare presso il nostro rifugio tanti cagnetti stanno aspettando di essere adottati.”

[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

Montepaone – incontro con Giancarlo Carioti

Quando conobbi Giancarlo Carioti, nel 2008, attento amico del grande Pino Michienzi, lo definii,in un articolo un “architetto in pensione”, che conosce i fasti di una seconda giovinezza, ricominciando col teatro e la poesia. Con Pino infatti faceva Laboratorio, ed anche da attore. Poi, dopo il grande successo dello spettacolo, ci perdemmo un po’ di vista. Aveva allora 62 anni; me lo ritrovo, esterrefatto, oggi a 66 a parlarmi di un suo record personale, un vero Guinness dei Primati. Infatti, in 50 mesi, vale a dire dal luglio 2008 al settembre 2012, Giancarlo ha collezionato ben 10 premi internazionali e nazionali in materia letteraria. In primis lo hanno premiato i Napoletani dell’Istituto Italiano di Cultura, poi Interrete – Agenzia Letteraria della Tiscali – e l’Editrice Albatros, esattamente 6 volte nel Romanzo, di cui tre volte nello stesso (L’educazione sentimentale, Prospettiva Editrice), e poi nella Saggistica, nelle novelle, nella poesia e nel teatro. Inoltre gli amici di Napoli lo hanno insignito del ruolo di Scrittore benemerito (Maestro di letteratura) e gli hanno conferito un incarico universitario di Estetica presso la LIUPS (Università per Stranieri) di Napoli. Si aggiunga che Giancarlo Carioti ha scritto, sempre in questi 4 anni, 20 volumi e ne ha quasi pubblicati 15 con buoni editori di rango nazionale o mondiale, come Abelbooks, che lo vende tramite Apple e Nokia, anche in America. Insomma qualcosa di sconvolgente, per cui gli auguriamo un grande avvenire e siamo orgogliosi che un figlio della nostra terra, a più di 60 anni, abbia avuto il coraggio di ricominciare, diventando uno dei più conclamati intellettuali d’Italia.

Giancarlo come hai fatto in così breve tempo a conquistare simili successi?

Non so ci ho provato. Mi sono cimentato in alcuni concorsi e li ho vinti tutti.

 Perché sei il più bravo?

No ma sono tra i migliori!

Che sensazione fa, ricominciare a 60 anni?

Una sensazione esaltante, perché capisci che questa età è forse l’apice della vita, quella in cui fornire i contributi più esorbitanti;

 Ma non pensavi, o te lo eri ripromesso di riuscire?

No mai, non lo avrei mai detto. Ripeto ci ho solo provato, anche a diventare letterato e mi sono accorto di essere un buon professionista!

Ma cosa ti ha spinto a farlo? Voglio dire, a cimentarti?

L’aiuto grande, sotto il profilo psicologico che mi hanno dato certi amici importanti, come Pino Michienzi.

Ti manca molto?

Da morire. Pensa che ho desiderato di morire io al posto suo.

Ed ora che farai?

Credo che continuerò ad impegnarmi a vincere ancora!

Ed insegnerai all’Università?

Quanto tra breve.

Lasci la Calabria?

Non credo, voglio fondare qui una scuola di Arte Terapia, una terapia psichica attraverso l’Arte, per cui chiedo alla Regione di finanziarla. E’ un fine molto prestigioso, spero che gli Amministratori lo capiscano!

Te lo auguro!

Grazie.

[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

Soverato – aumenta la TOSAP per gli ambulanti

Una corda al collo,la faccia sconsolata di un commerciante del settore ambulante e che non riesce proprio a continuare,mentre nella mano mostra una bolletta di aumenti,l’ennesima, arrivata ai commercianti del mercatino di Soverato da parte della Soget con sede a Pescara,la società che ha in essere la convenzione di riscossione dei tributi,l’avviso parla di un avviso pagamento tributi minori per conguaglio canone di Tosap,occupazione temporanea di spazi ed aree pubbliche mercato settimanale per l’anno 2012. Ancora una volta da una parte i commercianti del commercio ambulante e dall’altra il comune di Soverato,ma quello che le sigle sindacali come la confcommercio e la Cigas con il suo coordinatore regionale Renzo Pironaci vogliono mettere bene in evidenza è ,che è previsto,dopo loro interessamento un incontro con il sindaco Taverniti,e l’assessore al ramo Pascasio Matacera, per mercoledì prossimo venturo presso il palazzo di città,per discutere di problematiche ancora non risolte”perché,dicono in coro i commercianti presenti dobbiamo pagare 36 centesimi al mq. Contro i 31 precedenti, Mentre a Roma si paga a mq. 0,22 o ancora a Catanzaro 0,17 ovvio che,continuano i commercianti il comune ha libertà di scelta ma deve dire chiaro se vuole a Soverato il commercio ambulante oppure nò,stiamo,continuano i commercianti ambulanti, raccogliendo le firme per interessare di molte problematiche il prefetto di Catanzaro Antonio Reppucci,l’assessore regionale alle attività produttive Antonio Caridi e il governatore Giuseppe Scopelliti,un aumento secondo noi ingiustificato in un periodo di grande crisi e incertezza sul futuro del commercio,perché,si chiedono i commercianti del settore ambulante il comune vuole solo introiti senza dare i servizi,come i bagni pubblici chiusi da ben quattro anni,questo è una grave mancanza igienico -sanitaria,ed ancora,continuano i commercianti,la zona mercatale adibita al settore alimentare non è idonea allo scopo,non è difatti bitumata,è solo in parte piena di ghiaia,quando piove le pozzanghere prendono il sopravvento su tutto,con buona pace della salute pubblica.” I commercianti del settore ambulante hanno le idee chiare,dicono che chiederanno al governatore Scopelliti di commissariale il settore commercio del comune di Soverato,anzi i commercianti ambulanti presenti in gran numero ricordano al comune di Soverato che gli introiti ella Tosap andrebbero in parte sono destinati a migliorare l’area mercatale in questione,dotandola di servizi igienici,idonei cassonetti per la raccolta immediata della RSU,ma ad oggi concludono i commercianti ambulanti non abbiamo avuto risposte certe,a una cosa è certa dicono non molleremo e andremo avanti per fare valere i nostri diritti.

 [box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

Montepaone – tornano le domeniche dell’antiquariato

Dopo la pausa estiva,torna a Montepaone lido la domenica dell’antiquariato e del collezionismo,organizzata per la seconda domenica di ogni mese,dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Franco Froio e dall’associazione commercianti di antiquariato,nella piazzetta Catuogno adiacente il comune di Montepaone lido. Una location azzeccata secondo i più,che permette di fare giungere in città tanti appassionati del genere che suscita ricordi e sensazioni mai sopite,antiche radio,oggetti di uso comune,mobili in stile,attrezzi di civiltà contadina,dischi in vinile,strumenti musicali a fiato e a corda,ma anche giocattoli in latta,antiche bambole,ed ancora fumetti e riviste patinate che fanno ripercorrere in un istante anni in cui per divertirsi bastava veramente poco,ma presenti anche collezioni di orologi e di monete,lampade in stile e vecchi utensili di cucina,vecchie testate del letto con affreschi raffiguranti composizioni floreali,comodini in stile barocco e rococò,antichi bauli dove una volta si custodiva gelosamente la dote di famiglia,ma presenti anche tessuti di pizzo,tovaglie di fiandra con tante le bancarelle presenti,e molti anche i visitatori giunti in città,anche questo è turismo,questo serve a fare veicolare tanti appassionati del genere,ma è previsto non solo la vendita,ma anche lo scambio,e il baratto con oggetti della stessa valutazione che spesso è anche e soprattutto affettiva,un giocattolo che ha accompagnato la nostra infanzia,sparito chissà dove nel tempo,ed ora grazie alle bancarelle di antiquariato,presente lì in bella mostra,come non avvicinarsi curiosi persi in tempi andati,quello che gli organizzatori vogliono mettere giustamente in mostra è che la vendita e l’esposizione è aperta a chiunque, chi vorrà essere presente,lo potrà fare in modo del tutto gratuito.Molti gli operatori con banchi di antiquariato, mobili antichi, oggettistica d’epoca, stampe, quadri, libri, fumetti, pizzi, merletti e tante altre curiosità,ma poi, c’è la novità dei prodotti dell’artigianato,lavori artistici in legno o pregiate terracotte,tutto concorre  a fare della piazzetta dell’antiquariato,un appuntamento fisso,dove incontrarsi e scambiarsi modellini di auto,monete e tanto altro ancora nel più vero spirito dell’antiquariato,dove tutti sono protagonisti per un’intera giornata che ha anche lo scopo di fornire nuovi spunti di  aggregazione e di presenze turistica allungando di fatto una stagione estiva che sembra non finire mai.

[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

Montepaone – atto intimidatorio

Un atto intimidatorio che non lascia dubbi sul suo contenuto,ritrovati all’interno dello stadio comunale di via Mannis a Montepaone lido,una bottiglia con all’interno liquido infiammabile,all’esterno con nastro adesivo,incollati un accendino e una cartuccia di lupara calibro dodici,un messaggio chiaro e forte che tende a minacciare.
All’interno e sul perimetro dello stadio comunale sono in corso da giorni i lavori occorrenti per realizzare dei grossi pozzi artesiani per captare acqua da potabilizzare e, successivamente immettere nella condotta idrica,un progetto importante e oneroso per il comune che con questa opera,una volta ultimata renderà autonoma dal punto di vista dei consumi  idrici,Montepaone tenendo conto che nel periodo estivo la popolazione residenziale cresce in modo esponenziale.
Un atto grave,da non sottovalutare che crea apprensione e di difficile lettura se il messaggio sia stato per la ditta o per la società del Montepaone calcio,questi i quesiti,agli organi inquirenti la reale valutazione del grave gesto intimidatorio.
[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

Centrache – requisito un alloggio popolare all'Aterp

Quando la politica,quella buona, si mette a disposizione del cittadino,allora come in questo caso si ottengono risultati che vanno al di là del semplice atto amministrativo,è quello che è successo a Centrache ,dove, visto lo stato provato di indigenza in cui versava una donna residente in paese,bisognosa anche di un alloggio che si possa definite tale,il sindaco Fernando Sinopoli con apposita ordinanza sindacale requisisce all’Aterp, proprietario dell’immobile di edilizia popolare residenziale per darlo alla donna che versava in uno stato di assoluto bisogno. “Premesso che ai sensi della normative vigente compete all’organo Comunale di fare fronte, queste le parole del sindaco Fernando Sinopoli, all’interno del proprio territorio, a comprovate situazioni di emergenza abitativa,e che le medesime debbono essere ricomprese in una visione di precarietà sociale complessiva, atteso che il disagio,continua Sinopoli,abitativo è condizione diffusa con possibili implicazioni sotto l’aspetto della sicurezza pubblica;che quindi, per quanto sopra evidenziato, possono configurarsi quali atti obbligati, specifici interventi di assistenza alloggiativi. Tenuto conto,continua il sindaco Fernando Sinopoli,che in osservanza al disposto di cui all’art. 47 Legge Regionale n. 32/96, questa Amm/ne Comunale, in sinergia con l’ATERP di Catanzaro, ha avviato l’attività di riordino abitativo nell’ambito del patrimonio di ERP, il cui primario obiettivo riguarda la riacquisizione e rimessa in assegnazione agli alloggi disabitati o saltuariamente abitati; che a seguito di dette attività L’Ente Gestore, ha comunicato, ai fini dell’assegnazione, la disponibilità dell’alloggio sito alla Via Rione case Popolari Piano terra,e che una donna, continua Sinopoli, residente in questo Comune ha richiesto assistenza alloggiativa con le seguenti motivazioni: grave indigenza socio –economico ed impossibilità di reperire un alloggio idoneo per se;e che esaminato il caso a mezzo delle preposte strutture, si è constatato che trattasi effettivamente di cittadino in gravi condizioni di disagio socio-economico, per cui necessita l’adozione di un provvedimento straordinario ed urgente;E’ requisito,continua il sindaco Fernando Sinopoli, all’ATERP di Catanzaro l’alloggio di ERP sito in questo Comune alla Via Rione Case Popolari ,conclude il sindaco Fernando Sinopoli, L’alloggio medesimo viene concesso in assistenza alloggiativa temporanea .”

[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

 

Centrache – il giudice di pace dà ragione ad un cittadino

Un sentenza quella del giudice Francesco Rossini, della sezione distaccata del tribunale di Catanzaro,sede di Chiaravalle Centrale destinata a fare giurisprudenza. Il giudice nel suo dispositivo impone al comune di Centrache l’immediato riallaccio alla condotta dell’acqua comunale per una famiglia, quella di Salvatore Papasodaro,  residente a Centrache e destinatario di un alloggio di edilizia popolare dove abita con la moglie ed i suoi  quattro figli in tenera età. Il ricorso presentato dai legali del Papasodero fà riferimento all’articolo 700 del c.c., ed aveva messo in chiara evidenza che senza acqua non si può stare e il giudice Rossini ribadiva a chiare lettere il concetto dicendo che”l’acqua è un bene primario di cui non si può fare assolutamente a meno.” “Ora dice Papasodaro, giustizia è fatta, del resto io aveva molta fiducia in questa sentenza e nella magistratura. In virtù di tale sentenza e di comune accordo con i miei legali valuterò la richiesta di  risarcimento per danni al comune di Centrache. Ma facciamo un passo indietro per meglio comprendere la vicenda. Tutto nasce quando il Papasodaro entra in possesso di un alloggio di edilizia popolare, che  a suo dire presentava il contatore dell’acqua potabile danneggiato.  Puntualmente però arriva la bolletta  che il Papasodaro contesta e non paga. Il comune ritenendolo moroso, gli chiude la mandata dell’acqua, impedendo di fatto al Papasodaro e alla sua numerosa famiglia di usufruire del prezioso liquido. Il Papasodaro per il suo fabbisogno giornaliero era costretto a recarsi alla fontana pubblica ed approvvigionarsi del bene necessario alla sua famiglia.  Situazione al limite della vivibilità, quella che Salvatore Papasodaro denuncia alla procura della repubblica del tribunale di Catanzaro, a  suo dire un accanimento persecutorio da parte dell’amministrazione comunale, che gli ha sospeso l’erogazione del servizio. Frutto di questa situazione la sentenza del giudice di pace che intima il comune di provvedere  all’immediato  riallaccio dell’utenza.

[box type=”info”] da un articolo di Gianni Romano[/box]

1 128 129 130 131 132 145