Gasperina (CZ) – ritorna artisti di strada,grande kermesse

Gasperina  si è riempita di musica e colori,in occasione della II° edizione degli “artisti del mediterraneo”ed ancora una volta Gasperina,il paese con la terrazza sul mare jonio si è confermato il paese delle feste per eccellenza,musica itinerante per gli antichi vicoli e sul corso principale,trampolieri,giocolieri,pagliacci,musicisti,pizzica salentina e pipita calabrese,tutto per una tavolozza cromatica fatta di musica,e gastronomia,tanti gli stand presenti con artigianato locale tra questi quella del maestro Guido Giacobbi creatore di autentiche opera d’arte come le pipe in radica di Bruyere calabrese,anche il periodo post estivo ha permesso di avere Gasperina piena di vacanzieri e residenti per una festa che di fatto ha allungato il periodo estivo.  L’Ass.ne Il Sotterraneo è l’organizzatore di <<Artisti del Mediterraneo II° Ed.>> Il meridione è terra di colori, sapori, suoni e antiche arti. Percorrendo la nostra terra è nata l’idea di creare una manifestazione che possa racchiudere tutta l’essenza del meridione in una “teca” che per due giorni ne possa sprigionare la carica che essa racchiude in ogni suo angolo. Artisti del mediterraneo è la kermesse ideata come palcoscenico per artisti emergenti e non, una vetrina dalla quale ognuno ha la possibilità di esprimere la sua “arte”, un trampolino verso i media, verso la strada che si sogna di percorrere. Partendo da queste premesse, l’ Associazione per la Cultura, il Folklore e le tradizioni popolari ONLUS IL SOTTERRANEO con il patrocinio del Comune di Gasperina con il sindaco Domenico Lomanni e sotto la Direzione Artistica del Comitato formato da Giovanna Messina, Giovanni Lupica e Walter Guido, si è lanciata lo scorso anno in questo esperimento di prova,  proiettandosi in un esperienza che grazie alla sua carica culturale ed alla vivacità con la quale è stata presentata, è riuscita a scatenare un grande coinvolgimento in tutto il comprensorio. Di fatto sono stati ospitati, in varie abitazioni del centro storico, 75 partecipanti provenienti non solo dal Catanzarese ma persino dalle province di Cosenza, Vibo e dal Reggino. Gasperina è divenuta per due giorni la terra di asilo per gli artisti che hanno voluto partecipare al progetto, l’isola felice nella quale essi hanno potuto esprimere tutte le loro capacità e soprattutto i loro sogni, un luogo di incontro e di arricchimento della propria cultura grazie anche ai corsi di musica e strumenti tradizionali tenutesi per l’intera durata dell’ evento.

 Le presenze sono state numerosissime e le manifestazioni hanno coinvolto  grandi e piccoli suscitando un eco che ancora risuona di bocca in bocca, un grande successo per una manifestazione alla sua prima edizione,ora bissato con la seconda,che ha avuto come ombra e punto di partenza lo stesso spirito che ha contraddistinto il Programma Artistico dello scorso anno e verrà data anche questo anno la possibilità di pernottare gratuitamente nelle abitazioni situate lungo il centro storico del Paese. Per entrambi i giorni a colorare le vie di Corso Mazzini, un’estemporanea di pittura , stand espositivi e gastronomia tipica locale ed a partire dalle ore 16:30 corsi di ballo e strumenti della tradizione popolare calabrese (lira, chitarra battente, organetto) un suggestivo percorso tra musiche e antiche  movenze alla riscoperta dell’ Identità Calabrese. Si svolgeranno altresì corsi di arte circense per tutti coloro che vorranno calarsi nelle vesti degli Artisti di Strada, coloro che con pochi gesti riescono a regalare tanti sorrisi a grandi e piccini. La serata di sabato si è conclusa con un concerto live ma grazie a  tutti gli artisti di strada: balli e musiche della Calabria, musica acustica e canti del basso Tirreno-jonico, mini-club per bambini, clown, giocolieri, mangiafuoco, acrobati, musici, cantastorie e fate, hanno creato un evento da ricordare per un tocco speciale alla serata che  con il raduno di tutti gli artisti e la “Festa a Ballo” in Piazza E. Fermi. Come di consuetudine, a chiudere la due giorni di “ARTISTI DEL MEDITERRANEO”  il gran finale spetterà allo spettacolo di fuochi  lungo Corso Mazzini ed al tradizionale ballo del ciuccio di fuoco.

[box type=”bio”] articolo e foto di Gianni Romano[/box]

Soverato – dopo l’estate il coprifuoco

“Iniziata la corsa a chi chiude per primo, non vince nessuno, perde solo il comparto turistico”

Se “l’estate del coprifuoco”è un classico romanzo di formazione di Daniel Kraus,lo stesso non si può dire del coprifuoco dopo l’estate,è quello che accade nella cosiddetta estate grigia del soveratese,località vocate al turismo,Soverato,Montepaone,Montauro,Caminia e Copanello,e se queste località sono ultra gettonate nel periodo appena trascorso,lo stesso non si può dire per il mese di settembre,una volta questo mese era quello classico di vacanze di elite,con stabilimenti balneari aperti e turisti che a frotte venivano a rimpinguare la bilancia di pagamenti italiana.
Ma la crisi imperante,le scuole che aprono a metà settembre,mentre una volta si andava a scuola il giorno di San Remigio( da qui il termine remigini),il primo ottobre,lasciando tempo e spazio per un mese come quello di settembre ancora caldo e con un mare pulito e limpido,ora esiste da tempo dopo il 31 agosto,una sorta di corsa a chi chiude per primo,via i lettini e le sdraio,gli ombrelloni portati via da solerti bagnini in tutta fretta,sprangate porte e finestre,molti stabilimenti balneari chiudono anche se timidamente ci sono in queste località ancora turisti,per non parlare delle discoteche,chiuse le più gettonate e appuntamento al prossimo anno,magari con una nuova denominazione e nuova gestione,questo certo non fidelizza il cliente di turno,anzi è una corsa allo piazzamento,nonostante le ordinanze balneari recitino testualmente”si apre il primo giugno e si chiude il trenta settembre”,una occasione mancata dice qualcuno,tutto o quasi salvo rare eccezioni chiuso con i turisti disorientati che non sanno dove andare abbandonati a se stessi,le feste paesane,le sagre proposte in fotocopia un po’ in tutto il comprensorio lasciano il posto al nulla per quanto riguarda settembre,poche le iniziative,come se nel periodo che va dal primo settembre al primo giugno in queste località non abitasse più nessuno,ma ci sono i residenti,ci sono i catanzaresi,che hanno le seconde case in queste località gettonate,che vengono a controllare queste abitazioni,ma senza uno stabilimento balneare aperto,nati sulla carta come luoghi elioterapici, ma riconvertiti tutti o quasi, in ristoranti similstereotipati,con arancini,crocchette e pennette al salmone,con queste chiusure per ferie”forzate”, che lasciano queste persone senza la possibilità di ristorarsi lasciando anche una risorsa importante come il denaro in queste località,una occasione sprecata dicono in molti,peccato,alla prossima estate anzi ,al prossimo coprifuoco.

[box type=”info”] a cura di Gianni Romano[/box]

Torre di Ruggiero – consiglio comunale,il bilancio passa all’unanimità.

Si è tenuto nella consueta sede di palazzo Martelli in pieno centro storico,il consiglio comunale alla presenza del sindaco Giuseppe Pitaro,temi importanti come la approvazione triennale opere pubbliche e il bilancio. Si dava per letti ed approvati i verbali della precedente seduta, e il presidente del consiglio comunale Domenico Barbieri iniziava a illustrare i punti all’ordine del giorno come la approvazione del piano di valorizzazione degli immobili,e in località “Vigne”in Torre di Ruggiero una strada che al momento non assolve a nessuna funzione pubblica,viene così dismessa salvo i terzi,in buona sostanza si potrà proporre la vendita di questa porzione di strada salvaguardando le due servitù di passaggio presenti e confinanti,dopo la trattazione del punto all’ordine del giorno si passava alla votazione unanime,mentre era il sindaco Giuseppe Pitaro che relazionava sul punto riguardante la approvazione del programma triennale delle opere pubbliche,una atto dovuto diceva il sindaco Pitaro una scheda relativa al triennio,opere importanti ribadiva in aula Pitaro come il progetto del centro congressi per altro diceva Pitaro, già finanziata dalla regione Calabria,ma ancora altre opere che,continuava Pitaro stanno cambiando e migliorando il borgo di Torre di Ruggiero,questo punto dopo gli interventi passava all’unanimità.Si passava poi al punto riguardante il  piano di zona per l’edilizia economica e popolare e piani di zona per gli insediamenti produttivi e terziari con le aree e fabbricati da cedere in proprietà o in diritto di superficie,rendicontava ancora il sindaco Pitaro ma questo punto, passava solo con i voti della maggioranza con il gruppo di opposizione che si asteneva, dicendo che non aveva preso visione degli atti.Si passava poi al punto riguardante il bilancio di previsione 2012,con la relazione revisionale e programmatica per il triennio con l’esame e approvazione,in pratica una azione con previsione generica per una previsione dicevano in aula con voci da ultimare sull’appuntamento di fine settembre,pende difatti una spada di Damocle sul definitivo riparto bilanci,calcoli da rifare per una stima dopo la spending review ai fini della verifica di possibili tagli dal governo centrale,questo punto dopo la illustrazione in aula da parte del responsabile finanziario passava all’unanimità.

[box type=”bio”] articolo di Gianni Romano[/box]

 

Montauro – arriva Ciriaco De Mita per presentare il suo ultimo libro

Sarà come fare un tuffo nel passato,arriverà nei prossimi giorni a Montauro,e precisamente nei saloni del ristorante “Costaraba”, Ciriaco De Mita che presenterà l’ultimo suo volume”la storia d’Italia non è finita,”uno sguardo all’indietro lontano anni luce da crisi e tagli da parte del governo centrale alle autonomie comunali,tempi dove sicuramente si stava meglio con la lira e, con l’euro ancora lontano da essere considerata la moneta salva stati,ma tempi anche di grandi nomi e grandi partiti,pochi,democrazia cristiana al centro, a destra il movimento sociale,e a sinistra il partito comunista,tre grandi simboli che in questi anni si sono frantumati,spezzandosi in piccoli e minuscoli partiti qualcuno arriva a malapena alla soglia per entrare al parlamento,tempi di grandi oratori,Aldo Moro,Giorgio Almirante,Enrico Berlinguer,le piazze erano piene non solo di simpatizzanti di partito,ma anche di avversari che ascoltavano con passione i passaggi dialettici della vera politica,oggi la politica si fa sul web e su altri supporti mediatici,manca il confronto tra le parti e si preferisce a questo lo scontro duro,sicuramente oggi i temi sono più pesanti,ma la gente comune guarda al passato con nostalgia,quando la politica era rappresentativa,oggi sono in pochi a sentirsi  veramente rappresentati. Lo sguardo di De Mita si rivolge alle due coordinate del nostro tempo. In primo luogo, lo sguardo rivolto a ciò che è accaduto e a quel che sta accadendo si sofferma su di una società che non è più pensabile come un insieme coerente di parti, come un tutto omogeneo o comunque riconducibile ad unità. Una “società senza rappresentanza” in cui, scomparsi i partiti storici, non solo non si riesce a rispondere alle diverse spinte e articolazioni, alle sollecitazioni di spazi di autonomia, di partecipazione, in una parola, di libertà, ma si fatica a tracciare i quadri interpretativi entro cui la trasformazione va pensata perché possa essere superata. In secondo luogo, lo sguardo rivolto al futuro che vede, invece, la possibilità di una società che si raccoglie e cresce intorno al fuoco delle comunità, cioè di realtà che, da un lato, sono la creta in cui si forma e si consolida la memoria e, dall’altro, trattandosi di una memoria che è utopia e immagine del futuro, possono offrire agli uomini di questo tempo mobile i punti fermi entro cui organizzare la propria nuova storia. Così anche i tanti personaggi – da De Gasperi a Moro, da Sturzo a Berlinguer – più che narrati, sono originalmente rivissuti dall’Autore, così che cessano di essere ombre incerte sulla scena del ricordo collettivo, quasi fantasmi che sfuggono alla mente, e diventano i testimoni di un’eco: la storia d’Italia non è finita, la luce dell’intelligenza è ancora accesa.

[box type=”bio”] articolo di Gianni Romano[/box]

Montepaone – VIP in vacanza, Armando Cascione ex Napoli e Catanzaro.

Montepaone si conferma ancora una volta meta di Vip vacanzieri. Settembre poi è un mese caldo che allunga l’estate calabrese. In piazza San Francesco di Paola la gradita presenza di Armando Cascione ex calciatore di Napoli e Catanzaro negli anni d’oro delle aquile in serie A. Tanti i ricordi che legano Cascione a Catanzaro e sono stati in tanti a riconoscerlo per una breve chiacchierata ricordando i momenti belli. Armando Cascione (Napoli, 20 marzo 1961) è un ex calciatore italiano,  padre del calciatore Emmanuel Cascione, centrocampista del Pescara il quale, seguendo le orme paterne, ha giocato nella Reggina negli anni duemila. Cresciuto nel Napoli, debutta nella Serie A 1980-1981 disputando 15 presenze. In seguito passa al Catanzaro, dove giocherà la maggior parte della sua carriera, disputando nel suo primo anno 6 gare in Serie A e poi all’Avellino disputando altre 12 partite in massima serie. Nel 1983 torna a Catanzaro dove gioca tre anni fra Serie B e Serie C. In seguito va al Pietrasanta e poi torna due anni a Catanzaro, prima di passare ai “cugini” della Reggina in Serie B.
Dal 1990 scende in Serie C1 nel Campania Puteolana e poi in Serie C2 nel Viareggio. Chiude la carriera giocando in squadre dilettantistiche toscane come Sestese e Chianciano. Nazionale,Il 18 aprile 1981 giocò la sua unica partita con la Nazionale Under-21 contro i pari età della Germania Est, sconfitti per 1-0.

[box type=”bio”] articolo di Gianni Romano[/box]

Torre di Ruggiero – centomila presenze,parla il sindaco Giuseppe Pitaro

Soddisfatto il sindaco Giuseppe Pitaro, che ha dichiarato: “E’ stato davvero meraviglioso osservare e ammirare il fluire convinto, generoso e silente, di masse di pellegrini verso la sacra immagine della Madonna delle Grazie, oggi ancor più bella dopo il recente restauro, posta all’interno della piccola ma suggestiva basilica di Torre di Ruggiero. Vedere tanta gente che, nonostante la grave crisi economica di questi tempi che colpisce duramente soprattutto le aree più svantaggiate del Mezzogiorno italiano, si reca a rendere omaggio a Maria, deve indurci a mobilitare ogni nostra risorsa per migliorare la qualità della vita. La macchina organizzativa messa in campo dall’Amministrazione Comunale e dalle Forze dell’Ordine ha funzionato alla perfezione e ciò ha reso più facile e più comodo lo svolgimento delle celebrazioni. L’Amministrazione Comunale, fin dal suo insediamento, ha inteso investire nel rilancio civile e organizzativo della festa, oramai tra le più sentite ed importanti della Calabria, ed è di pochi giorni addietro l’acquisto da parte del Comune di circa dieci ettari di terreno a ridosso del Santuario al fine di potere dare un respiro più ampio ed una migliore viabilità a tutta la rinomata fiera dei giorni di festa. Si è data finora prova che la collaborazione sincera e spontanea, tra la Curia, il Rettorato del Santuario e l’Amministrazione Comunale, dà eccellenti risultati. L’auspicio è che a questo dialogo proficuo, che è utile per valorizzare la tradizione popolare con una religiosità scevra da superstizioni e ricca di speranza per uomini e donne che vogliano sentirsi protagonisti per il rilancio del nostro territorio, partecipino altre Istituzioni. Occorre continuare nel giusto cammino, facendo ognuno, per le proprie responsabilità, la propria parte. Un sentito grazie rivolgo a nome della mia Amministrazione all’arcivescovo Bertolone che, ancora una volta, con la sua presenza ci ha rincuorati ad andare avanti nel lavoro d’ogni giorno”. Un autentico bagno di folla con migliaia di presenze,ha accolto la solenne celebrazione per la Madonna delle Grazie a Torre di Ruggiero,si è ripetuto come ogni anno il rito di amore e devozione per la Madonna delle Grazie per la festa religiosa più importante dell’intera provincia.
La santa messa è stata celebrata nel santuario Mariano da S.E. Mons. Antonio Ciliberti e dal rettore del santuario don Maurizio Aloise,tante le autorità presenti che come ogni anno hanno inteso omaggiare la Madonna,i gonfaloni con i loro colori istituzionali riempivano tutta l’area del santuario,presente il sindaco di Torre di Ruggiero Giuseppe Pitaro,l’amministrazione comunale,il prefetto di Catanzaro Antonio Reppucci,il comandante provinciale dei carabinieri colonnello Salvatore Sgroi,tanti amministratori anche di fuori provincia,la misericordia con la governatrice Antonella Cutruzzulà,i gruppi di preghiera e quelli di volontariato,presente anche il presidente dell’associazione “Madonna delle Grazie di Torre di Ruggiero”di Toronto in Canada,Antonio Luposella a cui è stata donata anche una targa da parte dell’amministrazione comunale per la devozione e l’affetto per la Madonna delle Grazie,nonostante la distanza di migliaia di chilometri le radici con Torre di Ruggiero sono forti e immutate.
In mattinata la santa messa,e alla fine di questa il lungo corteo con i gonfaloni e i sindaci con le fasce tricolori,la musica della banda musicale città di Guardavalle per accompagnare la Madonna delle Grazie,un corteo festante tra due ali di folla con migliaia di pellegrini e molti di questi ogni anno vengono a Torre di Ruggiero a piedi,camminando anche per molti chilometri,tanta è la devozione per la Madonna delle Grazie,il corteo giungeva presso l’anfiteatro del santuario mariano,dove in un clima di grande commozione e di partecipazione si dava il via ai festeggiamenti religiosi.

[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

Montepaone – arriva una nuova ambulanza al 118 SUEM

Arriva una nuova ambulanza di classe A al 118 Suem della postazione di pronto emergenza territoriale a Montepaone lido. Con la nuova ambulanza, che manda in pensione quella presente, ora la postazione può contare su questa nuova unità e un’altra di classe B. Inoltre grazie al permesso rilasciato dal comune di Montepaone, l’ASP di Catanzaro ha realizzato la necessaria copertura dei mezzi impedendo che stiano sotto le intemperie del tempo o sotto il sole, sistemato anche il piazzale esterno,cosa questa che rende più agevole il lavoro del personale sanitario presente. Si potenzia dunque la postazione PET di Montepaone lido, il primo presidio medico-sanitario in caso di incidenti e soccorsi urgenti,difatti grazie alla logistica della postazione situata vicino allo svincolo autostradale e al centro del comprensorio,il loro meritorio lavoro diventa così più agevole. In passato si erano registrate criticità dovuti all’invecchiamento dei mezzi di soccorso, qualcuna anche con centinaia di migliaia di chilometri, spesso usate anche per il trasporto di sangue con il paziente a bordo, ora questa promiscuità non esiste più. Le ambulanze presenti sul territorio nazionale sono suddivise in due classi: tipo A e tipo B in base al materiale di cui sono dotate. I mezzi abilitati a svolgere il servizio di emergenza-urgenza, sono di classe A e rappresentano la maggior parte di quelle in circolazione. L’equipaggiamento e il personale a bordo sono in grado di fornire un supporto di vita basilare (Basic Life Support), trattamenti di ossigeno terapia e immobilizzazione traumi.

[box type=”bio”] da un articolo di Gianni Romano[/box]

Montepaone – è scomparso birillo

Manca ormai da dieci giorni Birillo, il cane che tutta piazza San Francesco di Paola ha adottato. Conosciuto anche come il cane ecologico, la mattina presto seguiva in tutte le sue tappe il camion della ditta che effettua la raccolta della RSU, correndo dietro al mezzo e fermandosi e abbaiando accanto ai cassonetti. In occasione dello sciopero delle maestranze della Schillacium che si era tenuta sul corso di Soverato, Birillo era anche lui al suo posto, in mezzo agli operai in fila su corso Umberto. Ma Birillo era vigile e presente anche davanti alle scuole cittadine e nei pressi del parco giochi di piazza  San Francesco di Paola,beniamino di tutti i bambini,tanto che era stato adottato da tutti e qualche mano buona gli portava sempre un pasto da mangiare. La sua assenza lascia la piazza vuota ed i  molti bambini ne sono dispiaciuti. Lunedì si apriranno a Montepaone lido come nella maggior parte delle città le scuole e la sua assenza si farà notare anche in quella circostanza.

[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

Torre di Ruggiero – incendio alla cooperativa “Chirone”

Un attimo,e il rosso delle fiamme si mescolava con il blu dei mezzi di soccorso,una scena già vista alla cooperativa “chirone”di Torre di Ruggiero, sede dove sono ospitati giovani profughi lontano da tutte le guerre del mondo,ancora non si sa la natura scatenante di questo incendio che ha colpito e danneggiato gravemente i locali adibiti a lavanderia e stoccaggio materiali,mentre questi giovani profughi erano intenti a guardare la televisione,solo un anno fa la stessa struttura fù oggetto di un grave atto intimidatorio,una bomba ad alto potenziale scoppiò facendo esplodere il portone di ingresso e le finestre con i vetri scagliati a distanza di decine di metri simili a schegge impazzite,anche in quella occasione per fortuna non ci furono vittime ma solo danni ingenti. La prima ad arrivare e a chiamare i soccorsi è stata l’assistente sociale Teresa Rotiroti responsabile del settore  servizi sociali del comune,subito l’intervento dei vigili del fuoco di località Foresta di Chiaravalle Centralei vigili del fuoco erano coordinati dal capo squadra Giuseppe Strumbo,le fiamme alte hanno interessato anche le travi del tetto e sembra,ma su questo vige il massimo riserbo da parte degli inquirenti,che nell’aria interessata all’incendio non sono presenti prese elettriche. Sul posto per i rilievi di rito i carabinieri della stazione di Cardinale competenti per territorio,che hanno iniziati i rilievi di rito,la cooperativa gestisce di fatto il progetto di prima accoglienza per minori extracomunitari,di questo fatto è stata informata la prefettura di Catanzaro. L’incendio veniva spento dalle squadre di soccorso giunte a Torre di Ruggiero e l’area messa successivamente in sicurezza dai vigili del fuoco di Chiaravalle Centrale.

[box type=”bio”] articolo di Gianni Romano[/box]

Montauro – in attesa di Giacobbo,parla lo storico Giuseppe Pisano

Venerdì prossimo si recherà in visita a Montauro l’autore e conduttore della famosa trasmissione televisiva “Voyager”, Roberto Giacobbo. La notizia, riportata ieri dal nostro giornale, ha destato un certo interesse ed entusiasmo in paese e nel circondario. Il popolare conduttore, che nel 2009 è stato nominato vicedirettore di Rai 2, visiterà per diverse ore il centro storico di Montauro (unica tappa di tutta la provincia di Catanzaro) ed in particolare la Grangia di Sant’Anna e la chiesa di San Pantaleone, cui si dice abbia una straordinaria somiglianza rispetto con la misteriosissima chiesa francese di Rennes le Chateau e che si trovi posizionata esattamente sulla linea che collega quest’ultima località a Gerusalemme.

Abbiamo voluto intervistare il professore Giuseppe Pisano che è stato il primo ad accorgersi di tali similitudini e particolarità poi riportate su una rivista locale e su un DVD.

Professore Pisano, lei crede che la chiesa di Montauro sia realmente simile a quella di Rennes le Chateau?

Sono convinto che in Italia non esista una chiesa più somigliante di quella di Montauro, dedicata a San Pantaleone, santo venerato dai templari. Si è parlato spesso in televisione di Gubbio e ancor più fortemente della chiesa del paesino ligure di Altare che ha ottenuto più di un servizio sulla Rai (“Voyager”) e su Canale 5 (“Mistero”). La verità è che Montauro presenta maggiori similitudini rispetto alle altre realtà italiane ma ha purtroppo lo svantaggio di essere un paese calabrese.

Lei è stato il primo ad accorgersi e a scrivere delle tante simbologie presenti nella chiesa e nel resto del borgo montaurese che rimandano alle società segrete. Qual è la sensazione che prova nel sapere che, a tal proposito, tra pochi giorni verrà in visita a Montauro Roberto Giacobbo?

A dire il vero la “Fermento Film” che collabora da tempo con il programma “Voyager” mi ha contattato già un anno fa, tramite e-mail, per propormi una collaborazione per la realizzazione di un documentario. Al momento però è tutto fermo. Accolgo con grande gioia l’arrivo di Giacobbo la cui presenza darà inevitabilmente grande visibilità al paese di Montauro. La mia speranza però è che successivamente a tale evento l’assessore regionale alla Cultura, Caligiuri si attivi seriamente per valorizzare adeguatamente questo territorio.

Lei ha già realizzato un DVD intitolato “Montauro: la vera Rennes le Chateau italiana”?

Nel mio piccolo, senza l’aiuto di nessuno e sostenuto solo dall’entusiasmo e dalla passione, ho finora realizzato un documentario della durata di 20 minuti, 2 conferenze a Soverato e diversi viaggi in pullman da Soverato per i turisti in collaborazione con il Legend Wine Bar. Ora però, dopo questa occasione, spero che Montauro faccia il salto di qualità che merita con l’aiuto fondamentale delle istituzioni.

 

Intervista a cura di Gianni Romano

 

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